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WD_Black P10 Game Drive for Xbox One - recensione

Western Digital soddisfa le vostre necessità di archiviazione su Xbox One.

Quello degli hard disk esterni per le moderne console è un tema che sta prendendo sempre più piede. Le dimensioni sempre maggiori dei giochi più importanti, costantemente in salita in virtù di requisiti di sistema sempre in crescita, hanno visto vari produttori iniziare a guardare al mercato delle console come un potenziale sbocco per i loro dispositivi di storage esterni. Quest'oggi vi proponiamo la recensione di un nuovo prodotto di Western Digital: il produttore taiwanese ha infatti lanciato una nuova serie di periferiche esterne dedicate alle console Microsoft e il WD_Black P10 Game Drive for Xbox One è una di queste.

Nella fattispecie l'unità che abbiamo testato è quella da tre terabyte ma sono disponibili anche in versione da uno o da cinque. Per console attualmente sul mercato che si aggirano sui 500 GB - 1 Terabyte, avere a disposizione uno storage esterno è una condizione quasi imprescindibile se non si vogliono disinstallare e scaricare continuamente giochi della propria libreria. Il WD_Black P10 Game Drive for Xbox One punta a rendere il più possibile portabile il vostro catalogo, inserendolo all'interno di un disco esterno che non sfiguri a fianco della vostra Xbox. E questo il P10 Game Drive lo fa in modo tutto sommato piacevole, anche se la "livrea" si sposa sicuramente meglio con una console di colore bianco.

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Anche se Western Digital propone l'unità come compatibile con Xbox One, sgombriamo il campo da dubbi confermando la piena compatibilità anche con l'Xbox One X, console su cui l'abbiamo testata in occasione delle nostre prove, e naturalmente anche il PC, sia in versione Windows 7 sia Windows 10. Basta formattare il disco in formato NTFS e si hanno a disposizione 2,75 terabyte di dati, quindi i tre terabyte sono in realtà teorici e la perdita è abbastanza consistente. La prima configurazione sulla nostra Xbox One X è stata immediata e ci ha permesso subito di organizzare un trasferimento dati piuttosto corposo. Sulla nostra console avevamo infatti installato Quantum Break con i suoi 87 GB di dati e il trasferimento completo del gioco sul disco esterno ha preso diciotto minuti e venti secondi. Molto più rapido è stato lo spostamento di World War Z che con i suoi 15 gigabyte ha impiegato soltanto quattro minuti e trenta secondi.

Tempi tutto sommato normali e in linea con le prestazioni di molte unità simili e con i dati che ci ha comunicato il costruttore che dichiara una velocità massima di trasferimento di 130 MB/s, mentre i nostri test indicano una velocità media di 80-85 MB/s. Abbiamo deciso di effettuare non solo un test di spostamento ma anche di caricamento di un gioco prima e dopo aver traslato questi due giochi al suo interno. Questo per verificare se il WD_Black P10 Game Drive è una periferica non solo di storage ma anche utilizzabile come piattaforma su cui lanciare i giochi con prestazioni relative ai tempi di caricamento del gioco e dei singoli livelli paragonabili a quelli delle unità preinstallate sulle console. Il caricamento di Quantum Break dal lancio alla disponibilità del menu di avvio ha infatti preso 41 secondi: la stessa operazione effettuata dal WD_Black P10 ha richiesto praticamente lo stesso tempo.

La scocca è ben realizzata e l'accostamento di colore gradevole soprattutto con le Xbox bianche. Non serve alimentazione esterna per il WD_Black P10 Game Drive.

Abbiamo cronometrato anche il caricamento del prologo iniziale di Quantum Break dalla schermata del titolo fino al momento in cui è possibile prendere il controllo del protagonista all'ingresso dell'università: in questo caso abbiamo rilevato un leggero vantaggio a favore dell'unità di Western Digital che ha terminato l'operazione in 93 secondi contro i 104 del hard disk originale.

La situazione si è ripetuta con World War Z: 56 secondi del disco standard contro i 51 del P10 nel caricamento dalla dashboard dell'Xbox One X al menu iniziale. Pareggio (38 secondi) invece nel caricamento del primo livello in una partita offline con altri tre bot al nostro seguito per la prima mappa della metropolitana. Questo conferma come il disco esterno di Western Digital assolva abbastanza bene il ruolo di periferica di gioco da usare attivamente per caricare i giochi lasciandola permanentemente connessa alla nostra console e non solo per conservarli.

La portabilità è un elemento essenziale di questi dispositivi: le dimensioni sono piuttosto compatte, poco più di un pacchetto di sigarette, ma il peso è notevole. Niente che non stia comodamente in uno zainetto.

Per un prodotto di questo genere, vista la compatibilità della console di Redmond con qualsiasi unità esterna presente sul mercato, l'aspetto del prezzo è piuttosto critico per renderlo consigliabile per un acquisto e qui risiede un po' il problema visto che Western Digital lo propone a 139 euro su Amazon.it. Siamo una quarantina di euro abbondanti sopra il prezzo di molte unità simili USB 3.0 di capacità paragonabile: di questo si devono essere resi conto anche in WD ed è per questo che molto saggiamente hanno inserito nella confezione due mesi di Game Pass Microsoft con cui si riesce a recuperare parte del maggiore esborso richiesto. Il look tutto sommato piacevole dell'unità, coadiuvata dal logo Xbox per chi ha un occhio di riguardo all'estetica, è un altro plus da tenere in considerazione, ma non basta a rendere l'acquisto imprescindibile per chi non ha bisogno di frizzi e lazzi del branding.

Se però volete dedicare un'unità esterna alla vostra Xbox, due mesi pass vi fanno comodo e l'esborso extra non vi spaventa, questa potrebbe essere una soluzione interessante anche in ottica futura. La prossima generazione di console con ogni probabilità monterà di serie dischi a stato solido le cui prestazioni faranno diminuire sensibilmente i tempi di caricamento, ma le dimensioni rappresenteranno una bella gatta da pelare per i produttori nel cercare un equilibrio tra capacità e costi. Disporre di uno storage esterno di grosse dimensioni come questo, vedrà molti utenti partire con il piede giusto in questo senso.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

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