Weapon Shop de Omasse - review
Per fare una grande spada ci vuole un grande martello.
Vi siete mai chiesti che razza di vita facciano i personaggi secondari di un GdR dopo che gli eroi di turno se ne sono andati? Abbiamo giocato per anni a Final Fantasy, Tales of, Suikoden, Dragon Quest e così via, visitando migliaia di città e all'interno di queste abbiamo speso fortune in alberghi che ripristinassero i nostri HP e negozi che vendessero pozioni rivitalizzanti e piume di fenice.
Non parliamo poi dei fabbri. Già, i fabbri... cosa saremmo senza le loro opere di artigianato? Senza le lame che ci hanno venduto (spesso a caro prezzo), senza le asce, gli scudi e tutto il resto. Ma dopo essercene andati in cerca di gloria abbiamo mai rivolto un pensiero a loro? Li abbiamo mai ringraziati? Mai!
Proprio a questa oscura ma importantissima figura dei GdR è dedicato Weapon Shop de Omasse, gioco sviluppato da Level-5 come ultimo pezzo della compilation Guild01, che comprende altre piccole gemme quali Liberation Maiden e Crimson Shroud.
I primi 20 minuti in compagnia di questo gioco sono dannatamente divertenti e stracolmi di battute e citazioni dei cliché più abusati nei JRPG. Chi ama questo genere di titoli non potrà non ridere del classico eroe senza nome di Livello 1, che entrerà nella sua bottega in cerca dell'arma leggendaria per poi uscire con uno spadino +1 di fattura scadente perché di più non gli è permesso maneggiare.
"Il giocatore ha un unico pensiero, quello di realizzare la miglior arma possibile in base alle richieste del cliente"
A differenza dei fabbri che tutti noi abbiamo incontrato nelle nostre numerose carriere di aspiranti eroi, i protagonisti di Weapon Shop de Omasse sono disposti a venire incontro ai loro clienti. Le armi create per loro vengono infatti noleggiate e pagate solo in caso di successo: se le missioni dovessero concludersi con una sconfitta o con la morte del cliente, niente soldi.
Il giocatore ha allora un unico pensiero, quello di realizzare la miglior arma possibile in base alle richieste del cliente. Solo così le missioni potranno essere portate a termine con successo e il prode eroe potrà tornare in città per coprirsi di gloria e pagare il suo debito con il fabbro. Se l'idea di base è dannatamente intrigante e spassosa, la varietà di situazioni proposte inizia purtroppo a diventare stantia fin troppo presto.
Già dopo la prima ora di gioco i buffi personaggi che si alternano nel negozio iniziano a ripetersi un po' troppo e ciò che all'inizio risultava divertente diventa ben presto monotono. Anche il gameplay è piuttosto basilare e consiste in un mini-gioco "ritmico" nel quale il giocatore ha come unico obiettivo quello di tamburellare con il pennino del 3DS sullo schermo replicando le sequenze proposte in alto sullo schermo, ruotando di tanto in tanto il pezzo di ferro grezzo che verrà modellato.
L'unica variante a tale operazione è rappresentata dalla necessità occasionale di riscaldare la forgia o raffreddare la temperatura per ottenere un'arma più resistente, o dalla possibilità di aggiungere materiali alla stessa per migliorarne le prestazioni. Tali materiali potranno essere stipati nel magazzino ogni volta che una missione andrà a buon fine e la loro quantità dipenderà dalla difficoltà della stessa.
Dopo aver realizzato l'arma richiesta, l'eroe di turno partirà all'avventura e le sue imprese verranno descritte sul Grindcast, una sorta di social network in stile Twitter che ci terrà aggiornati su successi e fallimenti dei nostri clienti. Questi ultimi si presenteranno al bancone della nostra bottega con richieste sempre più complicate, che non si tradurranno però in fasi di gioco più difficili. Il titolo Level-5, infatti, si mantiene quasi sempre su un livello di difficoltà piuttosto basso e non punisce adeguatamente il giocatore in caso di scarse prestazioni.
"La difficoltà piuttosto bassa e la monotonia del gameplay dipingono un quadro generale non esaltante"
Tale difetto abbinato alla monotonia del gameplay dipinge un quadro generale non certo esaltante, anche se non totalmente disastroso. Il prezzo a cui viene venduto, 7.99 Euro, invita all'acquisto anche solo per una prova e va detto che il gioco alla lunga risulta quasi ipnotico, una simpatica alternativa per partite "mordi e fuggi" tra titoli di bel altro spessore.
Tutto qui? Purtroppo una volta tanto la risposta è "sì". Weapon Shop de Omasse è un gioco che lascia l'amaro in bocca per le potenzialità rimaste inespresse. Pur essendo un titolo dal basso budget, il team di sviluppo avrebbe potuto raggiungere un risultato nettamente migliore se si fosse concentrato maggiormente sul gameplay piuttosto che sul lato umoristico.