WET

Ma se WET fosse riconducibile unicamente a questo, sarebbe in definitiva di ben poco interesse. È infatti nella morbidezza delle incaute acrobazie e nella incredibile libertà di movimento di Rubi che il gioco sembra davvero possedere il proverbiale asso nella manica. A parte crivellare di pallottole qualsiasi cosa si muova sullo schermo, ogni azione della nostra protagonista sarà contestuale al tipo di elementi ambientali posti nelle immediate vicinanze.

Con le pistole ben salde nelle nostre mani, potremo pertanto esibirci in veloci corse sui muri con la medesima agilità di un certo principe persiano, ma la cosa stupefacente è che avremo modo di manovrare il mirino senza interrompere in alcun modo la corsa verso l'obiettivo. Correre verso i nemici sparando in avanti, scivolare sotto un tavolino colpendo gli avversari posti lateralmente poi tornare a puntare dinannzi a noi dovrebbe, secondo le intenzioni dello sviluppatore, risultare agevole come nessun altro titolo è stato fino ad ora in grado di fare.

Altrettanta agilità è manifesta nell'uso della katana, la quale si confermerà essenziale negli scontri ravvicinati. Anche in tali frangenti Rubi potrà dare sfoggio della sua creatività, esibendosi in coreografici massacri, quasi assecondando l'incalzante ritmo della soundtrack. Encomiabile la velocità con cui è possibile passare dall'utilizzo di armi da fuoco a spade e armi da lancio, il tutto accompagnato da movenze sicuramente realistiche. Una volta acquisita adeguata dimestichezza, tale opzione si rivelerà fondamentale in caso di munizioni esaurite o di nemici ben asserragliati.

Benché il progetto sia ancora lontano dal suo completamento (WET sarà disponibile non prima del prossimo autunno) il comparto tecnico si mostra già discretamente competente. Il livello di animazioni della protagonista appare sicuramente degno di nota, e se tutto va come deve andare si potrebbero persino settare nuovi standard nel genere. L'aspetto prettamente estetico non sembra tradire le aspettative, anche se auspichiamo qualche elemento di variazione in più in termini di location. Come prevedibile, tutti gli ambienti del gioco saranno liberamente esplorabili e distruttibili fino a renderli irriconoscbili, nella più genuina tradizione del genere. La direzione artistica, al di là degli ovvi riferimenti al già citato Tarantino, potrebbe davvero riservare gradite sorprese.