White Knight Chronicles

Ogni membro del party guadagnerà svariati punti esperienza che permetteranno di sbloccare abilità inedite e colpi sempre più potenti. Il gioco sembra particolarmente generoso in questo senso, e a breve vi diremo il perché. In veste di protagonista, il nostro eroe potrà invece trasformarsi nel Cavaliere Bianco, ma ciò sarà possibile solo dopo aver conseguito determinati punti azione guadagnati nei normali combattimenti. Questo significa che dovremo imparare a dosare bene i punti a nostra disposizione, sfoderando il nostro "colossale" asso nella manica giusto nei momenti più problematici, vale a dire nel confronto con i Boss.

Già, perché oltre ai canonici nemici sparsi nelle varie location, ci troveremo ad affrontare anche avversari di proporzioni enormi che solo il Cavaliere Bianco può sperare di sconfiggere. Qui il gameplay assume un'atmosfera differente, evidenziata dalla pesantezza dei colpi mandati a segno e da una visuale chiaramente più ampia che farà sembrare i nostri alleati minuscoli e indifesi. Sarà anche infantile sottolinearlo, ma credetemi: i momenti in cui si decide di avviare la trasformazione sono maledettamente galvanizzanti. Un attimo prima ci troviamo inermi dinnanzi al nemico, impegnati nel tentativo di proteggere noi e il nostro gruppo, mentre pochi istanti dopo eccoci lì a guardare quel maledetto energumeno dritto negli occhi, finalmente capaci di lottare ad armi pari. Semplicemente impagabile.

Livellare i personaggi risulta in definitiva un processo facile, appagante e nemmeno troppo ripetitivo. Ad ogni scontro vi ritroverete infatti ad applicare le mosse appena acquisite e approcci sempre nuovi. Data la stazza del Cavaliere Bianco, gli scenari di gioco sono comprensibilmente vasti e liberamente esplorabili grazie ad una minimappa posta sul lato sinistro dello schermo, il tutto senza dover patire la minima attesa nei caricamenti. Le ambientazioni risultano parecchio evocative e dettagliate, cariche di elementi squisitamente medievali (ma non prive di qualche digressione dal sapore futuristico). Stiamo quindi parlando di una struttura solida ed efficiente, in grado di divertire a dovere l'utenza PS3 affamata di giochi di ruolo in salsa giapponese.

Se fosse tutto qui, l'ennesima produzione Level 5 non meriterebbe certamente l'attesa smodata dei fan occidentali. White Knight Chronicles riserva infatti gran parte del proprio appeal nella corposa modalità multiplayer online. Partiamo dalla personalizzazione del proprio avatar: siamo letteralmente impazziti dinnanzi alle incredibili opzioni di creazione del personaggio. Lo abbiamo spulciato quel tanto che basta per capire che si tratta di uno degli editor più completi mai visti su console, e che darà ai giocatori la possibilità di ricreare alla perfezione le proprie sembianze in via digitale. Basta solo avere un bel po' di pazienza. Detto questo, non resta che creare una lobby, invitare altri tre compagni di viaggio (ciascuno con il proprio avatar personalizzato) e dare il via alle missioni.

Le varie quest sono casuali: di volta in volta vi ritroverete ad esplorare determinati scenari (gli stessi visitati in singolo) con lo scopo di recuperare svariati cimeli, annientare i nemici e, infine, combattere tutti insieme contro i boss di fine livello. Meccaniche collaudate e funzionali, anche se di certo non recano alcuna innovazione. Alcune felici idee però ci hanno fatto apprezzare enormemente l'approccio dello sviluppatore sul versione multiplayer. Il gioco salva in automatico nel passaggio istantaneo dalla modalità in singolo a quella online, senza contare che tutto ciò che avrete guadagnato con gli amici sarà facilmente trasferibile nella storia principale arricchendo a dismisura le vostre risorse, compreso il personaggio da voi creato. Sì, il vostro avatar si unirà al gruppo di Lenard (consideriamo tale feature un piccolo tocco di classe), cercate pertanto di non customizzarlo in maniera ridicola come abbiamo fatto noi... pena la perdita di intensità in alcuni momenti particolari della storia.