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Wildstar - prova

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Ogni volta in cui proviamo un nuovo MMO ci domandiamo se sarà il nuovo WoW, se riuscirà a scalfirne il monopolio, e puntualmente finiamo per risponderci che no, non siamo di fronte al nuovo re degli MMO, e che le novità introdotte (o la loro assenza) non sono altro che l'ennesimo trucco con cui si è cercato di nascondere una meccanica di gioco ormai così consolidata che chi la ama se la gioca su WoW, e chi la odia di certo non va a ricercarla su un titolo che cambia solo nella veste grafica.

Ma, ve lo giuriamo, stavolta siamo di fronte al nuovo WoW.

Ma state attenti: non stiamo dicendo che Wildstar avrà lo stesso successo del campione di Blizzard, quanto che la sensazione che ci hanno lasciato le ore di gioco in compagnia del titolo NCsoft sono le stesse che potremmo avere provando WoW in una sua versione futuristica e innovativa.

E non potrebbe essere altrimenti, visto chi ci lavora, i Carbine Studios sono tutti degli ex-Blizzard. Insomma, è un po' come ritrovarsi di fronte a Torchilight, creato da gente che si è fatta le ossa con Diablo.

Proprio come Blizzard, i Carbine hanno capito che il segreto di un buon MMO sta anche in ciò che il giocatore ha di fronte agli occhi per ore e ore, e che una visione artistica caricaturale e cartoonesca non solo annoia più tardi, ma permette di mostrare scenari e creare personaggi che la realtà non può concedersi.

E consente anche di creare un lore tra il fantascientifico e il fantasy assolutamente delizioso, e di riempirlo di un humor così nero, e di alternarlo a momenti realmente epici, che l'atmosfera diventerà probabilmente il vero motivo per cui ci giocherete un po' più degli altri MMO.

"Tutto è così ispirato al titolo di Blizzard che in certi momenti viene da gridare al plagio ma c'è comunque un tocco personale"

Certo, tutto è così ispirato al titolo di Blizzard che in certi momenti viene da gridare al plagio ma c'è comunque un tocco personale, una virata verso lo steampunk, o forse verso gli MMO coreani, che rinfresca l'atmosfera. Ma somiglianze e drastiche differenze non si fermano qui.

La prima cosa che colpisce di Wildstar è senza dubbio la varietà del character design. Le razze aliene sono così strane e particolari, così ricche di variabili, così buffe e colorate, che scegliere gli umani è veramente un peccato.

La prima decisione da prendere è quella fra due fazioni: Dominion, i cattivi, e gli Exile, ovvero la resistenza che cerca di opporsi al tentativo di conquista di Nexus, un pianeta ricco di risorse e tecnologie misteriose lasciate da una potente razza ormai scomparsa, gli Eldan.

I Dominion potranno contare sui Cassian, umani scelti dagli Eldan per conquistare l'universo, i Draken, esseri tra il demoniaco e il bestiale votati al massacro e all'onore tribale, i Chua, roditori psicopatici amanti della scienza degli esperimenti dolorosi, e i Mechari, robot privi di emozioni e ricchi di metodi cruenti per far rispettare l'ordine.

Un gruppo di Chua nelle Barr… ehm, in una zona simile a una savana.

Dalla parte degli Exile troviamo gli umani, i Granok, ovvero l'immancabile "razza grossa", gli Aurin, un incrocio tra un uomo, un gatto e un coniglio, e i Mordesh, un'interessante razza di esseri condannati all'estinzione da un morbo misterioso, che proprio su Nexus cercano una cura.

"Scelta la razza dovrete scegliervi una classe, e qui le cose si fanno abbastanza standard"

Permetteteci un giudizio del tutto personale: quando c'è di mezzo l'humor nero, la miglior scelta sono senza dubbio i cattivi, e lo si capisce quando si deve mettere a ferro e fuoco un intero bosco solo perché il proprio boss vuole del miele nel proprio the.

Scelta la razza dovrete scegliervi una classe, e qui le cose si fanno abbastanza standard, anche se i Carbine hanno avuto l'accortezza di fornire a ognuna di esse almeno due ruoli. Proprio come in WoW, alcune classi possono essere scelte solo per determinate razze. Il Warrior, beh, è il guerriero, quindi spadone e tanta armor, e può fare sia il tank che il DPS. L'Esper potremmo valutarlo come una sorta di mago ma in base alla spec può sia curare, sia far danni. Lo Spellsinger è un personaggio interessante: o fa il pistolero damage dealer in grado di lanciare magie, o sceglie capacità di cura, leggermente inferiori a quelle dell'Esper o del Medic, compensate però da una migliore capacità offensiva.

Lo Stalker non cerca foto di ragazze su Facebook ma è la classe DPS melee per eccellenza, che all'occorrenza può speccare tank e può anche diventare invisibile. Il medico è un'altra classe il cui nome dice tutto, ma volendo può anche buttarsi sul DPS, un po' come i preti shadow. Chiudiamo la carrellata con l'Engineer, una classe dotata di pet che può schierare in campo droni di varia natura, e giocare da DPS o da tank in base al proprio gusto.

Quando parliamo di spec ci riferiamo proprio a uno skill tree classico, con un punto da assegnare ad ogni passaggio di livello per migliorare una singola abilità. Altra piccola nota sulle skill: come va di moda ora, non potrete schierarle tutte ma dovrete scegliere quali collocare negli slot disponibili.

Gli Aurin sono la classe puccettosa, creata per gli amanti dei look orientali, questo è palese.

L'ultima scelta da fare riguarda il Path, una delle novità introdotte da Wildstar, una sorta di specializzazione che vi accompagnerà per tutto il gioco e che avrà una propria linea di quest esclusive e un proprio livello, con tanto di abilità e ricompense specifiche.

"Se scegliere la classe è decidere come si vuol combattere, scegliere il Path equivale a impostare lo stile di gioco"

Se scegliere la classe è decidere come si vuol combattere, scegliere il Path equivale a impostare lo stile di gioco. Vi piace eliminare mostri, difendere i più deboli o fare missioni segrete? Allora scegliete la via del Warrior. Volete esplorare posti strani, aprire nuove vie e godervi il panorama? Eccovi l'Explorer. Volete fare del bene alla comunità? Dovrete giocare come Settler, ma se invece volete scoprire nuove razze, saperne di più sul pianeta e rischiare di farvi mangiare la faccia da una pianta carnivora, lo Scientist è quel che fa per voi.

È interessante notare come a volte vi verrà chiesto di collaborare con giocatori che hanno scelto altri path. Ad esempio un Warrior potrebbe avere bisogno di uno Scienziato per aprire una tomba, a cui magari si arriva solo dopo che un Explorer ha trovato la via giusta.

A questo punto non vi resta che buttarvi nella mischia e iniziare a macinare quest, possibilmente cercando di leggere ciò che dovete fare, perché il risultato è spesso la parte più divertente del fare quest.

Un difetto di Wildastar è infatti quello di offrire incarichi che, pur cercando di mascherare la loro struttura, sono sostanzialmente l'ennesima variazione sul tema dell'ammazza questo e raccogli quello, in pieno 'WoW style'. D'altro canto tra quest principali, secondarie, incarichi del Path ed eventi pubblici, non sarete mai con le mani in mano, e la cosa più bella di tutte è che a volte non dovrete neppure tornare indietro da chi vi ha dato l'incarico.

WildStar ci mostra le sue Avventure.

Se le quest sono un tuffo nel passato, a rendere le cose più movimentate ci pensa invce il sistema di combattimento. Tutto si basa sui Telegraph, ovvero sul disegno tracciato per terra dell'area d'effetto dell'attacco, e che è la base di ogni scontro in Wildstar.

"Ogni abilità ha una sua area d'effetto che può essere conica, rettangolare, romboide, sferica o avere altre strane forme"

Ogni abilità ha una sua area d'effetto che può essere conica, rettangolare, romboide, sferica o avere altre strane forme, l'importante è che non vi troviate al suo interno al momento sbagliato. Non esistono attacchi che vanno a segno in automatico, come negli altri MMO, e non esiste l'auto-attack: per ogni colpo dovrete premere il tasto, e dovrete mirare.

I Telegraph valgono sia per voi che per i nostri avversari, e se è vero che con i mob più facili potete anche non badarci, per spuntarla negli scontri più difficili, nelle instance e nel PVP, dovrete imparare a muovervi nel modo giusto, a schivare al momento giusto e a mirare nel modo giusto. La schivata è infatti una componente molto importante degli scontri di Wildstar: potrete farne fino a due consecutive, dopo vi toccherà aspettare che la vostra stamina si ricarichi.

Combattere in Wildstar non è mai un gesto passivo, il che rende le cose decisamente meno monotone, perfino caotiche quando si arriva al PVP. L'unico difetto è che rischiate di guardare più spesso il terreno che il panorama. Ma Wildstar non è soltanto fatto di un sacco di quest classiche da sbrigare con combattimenti anticonvenzionali e umorismo a secchiate, c'è anche un sistema di housing, ci sono i dungeon, ci sono le Adventure, e ovviamente c'è il PVP.

L'housing si sblocca dal livello 14 e permette di creare una residenza sospesa nel vuoto, una vera e propria instance personale da costruire come foste in The Sims, e che potrete decorare con gli oggetti che trovate durante le vostre avventure. Possedere una casa vi fornirà tre buff giornalieri, uno per le Adventures, uno per i Dungeon e uno per il PVP, oltre alla possibilità di riposare il personaggio quando fate logout al suo interno per aumentare l'XP nella sessione successiva, e altre piccole chicche come portali dedicati per i dungeon, generatori di risorse particolari per il crafting e così via.

Indovinate un po' la classe migliore per un Granok?

Volendo potete fare in modo che i vostri amici visitino la vostra dimora, sfruttandone i benefici e trasformandola in un vero e proprio hub per la vostra gilda. Non sarà una novità che rivoluziona il mondo degli MMO ma fa comunque piacere il ritorno a una tendenza, quella delle case di proprietà degli utenti, che si era un po' persa nei titoli più moderni.

"Molto interessante è l'introduzione delle Adventures, che si sbloccano dal 15esimo livello"

Molto più interessante è invece l'introduzione delle Adventures, che si sbloccano dal 15esimo livello, e che sono l'equivalente di Wildstar del ponte ologrammi dell'Enterprise. Queste instance da cinque persone infatti non si svolgono nel mondo del gioco ma sono simulazioni che vi porteranno a vivere avventure totalmente slegate dalla trama principale, ripetibili a piacimento e dotate di un meccaniche di gioco molto particolari.

Caratteristica fondamentale delle Adventures sono le scelte multiple, che influenzano il dipanarsi della storia. Ad esempio, dovendo portare un convoglio in stile vecchio west attraverso un canyon, dovrete scegliere quale strada prendere o come rinforzare le vostre difese. Allo stesso modo, in un'altra storia, dovrete decidere se aiutare una popolazione ad armarsi e liberarsi dal giogo dell'oppressione, o se fuggire il prima possibile.

Anche il vostro Path potrà influenzare il corse degli eventi: un guerriero potrà insegnare alla popolazione come difendersi, mentre un esploratore sarà utile per trovare la via più sicura tra i canyon. Una volta arrivati all'end game, le Adventure possono essere rigiocate a un livello più elevato, che ovviamente comporta ricompense maggiori.

All'uscita del gioco troverete sei Adventure in totale, ognuna con una storia ricca di bivi e con meccaniche completamente differenti, che vanno dal MOBA al Tower Defense, dal lanciarsi con i jetpack al guidare un'insurrezione. Senza dubbio, una gradita variante rispetto alle instance classiche, soprattutto per chi ha alle spalle anni e anni di MMO.

Nel costruire la casa potrete scegliere tra vari stili, che influenzeranno ogni espansione.

Per quanto riguarda il PVP, quello non instanziato funziona proprio come in WoW: ci sono zone contese e zone di fazione. Nelle zone contese le due fazioni possono attaccarsi, in quelle controllate da una determinata fazione i giocatori che ne fanno parte devono scegliere di voler partecipare al PVP per poter attaccare chi sconfina. Esistono sia server PVP che PVE, in cui essere attaccati nelle zone contese non è automatico.

"Il PVP non instanziato funziona proprio come in WoW ma esistono anche Battleground, Arena e Warplot"

Ovviamente esiste anche un PVP organizzato, e basato su tre sistemi: Battleground, Arena e Warplot. Il primo è il classico PVP 10 vs. 10 o 15 vs. 15. Al momento è basato su due modalità, Hold the line e Smash & Grab. Nella prima i due team si alternano nell'attacco e nella difesa di determinati punti di controllo, nella seconda una maschera viene generata al centro della mappa e i due team devono portarla nella propria base per segnare un punto. Non esiste PVP in cui conti solo il numero delle kill effettuate, bisogna sempre lavorare di squadra.

La variante rispetto al Capture the Flag classico è che quando una squadra ottiene l'oggetto, ne viene generato un secondo in una posizione random, e poi un terzo. Ciò permette di annullare il punto avversario o segnarne due. Solo tre maschere possono essere presenti contemporaneamente sul campo, e capite da soli quante variabile strategiche possa generare questo continuo e caotico mescolarsi di attacco e difesa.

Esistono due tipi di Battlegrounds, Rated e Unrated. I primi si basano sul numero di vittorie e sulla skill, i secondi solo sul livello e sull'equip. Ovviamente il PVP rated garantisce ricompense migliori. Come accade in altre titoli, anche il PVP di Wildstar permette ai giocatori di livello inferiore di ricevere un piccolo boost per competere con gli avversari che hanno expato di più. Le Arena sono le classiche arene a squadre, da 2 vs. 2 a 5 vs. 5, in cui però non basta uccidere tutti i nemici, bisogna consumare il loro ammontare di respawn disponibili, all'interno di spazi di varie grandezze.

I Warplots infine sono enormi arene PVP in cui si scontreranno 80 giocatori, divisi in squadre di 40, in cui sarà possibile costruire edifici, macchine d'assedio, cannoni, torrette, trappole per uno scontro dai toni epici che può durare per giorni, riservate ai giocatori che hanno ormai raggiunto l'endgame e sono dotati di risorse ed equip di ottimo livello.

A ciascuno il suo personaggio in WildStar!

Concludiamo col sistema di abbonamento al gioco. La sottoscrizione è mensile e ci sono due modi per ottenerla: o pagate mese dopo mese o comprate dagli altri utenti il buono mensile, pagandolo in soldi del gioco. Questo permette a chi non vuole spendere soldi reali di farcela solo con quelli del gioco, e garantisce un po' di gold legali a chi invece ha euro da spendere senza problemi. Tuttavia, non è stato ancora rivelato quanto costerà un mese di abbonamento.

Di carne al fuoco in Wildstar, come vedete, ce n'è tanta. E anche se il suo sapore già lo conosciamo, non possiamo negare ai Carbine Studios un certo gusto nelle salse con cui intendono condirla. Negli amanti del genere si percepisce una certa aspettativa per questo titolo, aspettativa che ci sentiamo di condividere. Se amate il genere e non ne potete più degli MMO che si prendono sul serio, avete trovato il vostro prossimo titolo.

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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