Wooden Sen'Sey, quando il platform incontra le imprecazioni - review
Da sinistra a destra coi pugni al cielo.
State giocando a Mario Kart 8? Bravi, ma una volta che avete vinto tutte le coppe con tre stellette cosa vi rimane sul Wii U? Wind Waker lo avete già spolpato sul GameCube (ma un ripassino ci sta sempre, sia chiaro) e quei pochi titoli veramente interessanti presenti sulla console di Nintendo già sono in vostro possesso. Ecco che allora ci si rivolge all'eShop per far luce su un presente piuttosto buio, privo di giochi, e si spera negli indie che invece trovano un discreto spazio nel negozio online della Grande N.
Wooden Sen'Sey è tra questi, opera prima dei francesi Upper Byte (team di sole due persone), che arriva su Wii U sette mesi dopo l'esordio su Steam per PC e Mac. Cédric e Camille ci raccontano di come il loro obiettivo sia la dominazione del mondo, ma che nel frattempo si dedicano alla creazione di giochi con un feeling da "vecchia scuola" e diretti a un pubblico esperto ed abile col pad.
In effetti il livello di sfida proposto dal gioco si presenta subito come stuzzicantemente altino, anche se certo non siamo di fronte a un gameplay eccessivamente tecnico. Le possibilità offensive non sono poi tante con un attacco base, uno a distanza e la possibilità di effettuare un bel ground slam in stile sederata di Super Mario per rompere i blocchi sotto di noi, o per prendere un minimo di slancio per un salto.
Ad arricchire il tutto c'è il pratico rampino da utilizzare per agganciarsi ai soffitti e svolazzare allegri superando i baratri più larghi, in un platform a scorrimento dal feeling da cabinato sia per il gameplay basato sul checkpoint piuttosto ravvicinati, che per il livello di sfida proposto e la molestia di alcuni nemici. I primi livelli scorrono senza grandi intoppi però, in un crescendo di difficoltà che porterà irrimediabilmente al game over ed al dovere ricominciare il livello fallito da capo, perdendo i check point intermedi.
Non è detto comunque che l'azione ragionata sia l'unica via, visto che al giocatore viene offerta la possibilità di lanciarsi in una corsa un po' folle evitando monete (qui sfere di energia, ma il succo è quello) e nemici, cercando di arrivare alla fine inermi o comunque solo scalfiti dai colpi avversari, invece di puntare per forza al punteggio più alto soffermandosi sui combattimenti ed esplorando quella manciata di strade alternative che viene proposta.
Non fraintendeteci, non è che ogni livello sia una vera festa di segreti e percorsi secondari, ma non mancano mai piccole digressioni dal tragitto principale pronte a premiare il giocatore con qualche punto in più. L'aspetto che soddisfa maggiormente, dunque, è quello di un gameplay poco permissivo che farà la contentezza dei giocatori alla ricerca di una sfida interessante per i caldi (o piovosissimi, se abitate al nord) pomeriggi d'estate.
Iniziamo però a parlare di cosa impedisce a Wooden Sen'Sey di classificarsi come piccola gemma, e lo facciamo partendo dall'accompagnamento musicale scelto per il peregrinare del giocatore, a base di tracce non solo oggettivamente brutte ma pure in deciso contrasto con lo stile artistico scelto per le ambientazioni. Raramente capita di dovere andare a smanettare nelle impostazioni per togliere di mezzo i brani d'accompagnamento e lasciare solo l'effettistica (tra l'altro senza infamia e senza lode, in questo caso), ma nel titolo Upper Byte è veramente difficile portare pazienza.
Soprasseduto sulla debacle musicale, si viene colpiti dalla lunghezza dei livelli, che durano giusto quel tantino di troppo. Non vogliamo fare quelli che si lamentano per le piccolezze ma l'impressione è che il materiale a disposizione degli sviluppatori non sia stato ben distribuito, e che qualche sforbiciata su passaggi evidentemente superflui poteva anche essere fatta, invece di allungare il brodo.
Chiaramente il discorso cambia qualora ci s'innamori perdutamente del gameplay ma purtroppo, per quanto sia interessante la scelta di sposare una linea più o meno hardcore, i controlli non sono perfetti ed in un platform questo fa la differenza tra il capolavoro e la mediocrità. C'è poi il fatto che i combattimenti sono poco ispirati e che l'attacco principale ha una portata irrisoria che spesso vi porterà ad andare a sbattere contro uno dei nemici perdendo punti vita, così come la fisica in generale lascia un po' a desiderare.
I nostri avversari, inoltre, non godono di chissà quale personalità, essendo tutti (o quasi) pallottole nere diversamente arrangiate, con qualche excursus tra ragni e pipistrelli. Certo, ci sono diverse classi di nemici con i loro particolari pattern ma si fa presto ad impararli a memoria. Alcuni di questi sono facilissimi da eliminare mentre altri vi faranno venire voglia di lanciare il Gamepad (e sorvoliamo volutamente sui controlli via giroscopio e accelerometro, bravi gli sviluppatori ad averceli messi, ma sciò che non c'è niente da vedere qui. Anzi, se potete attaccate un Wiimote e giocate col d-pad).
Di buono troviamo invece il sostenuto flusso di contenuti interessanti sul fronte visivo, con livelli che prima sono sulla terraferma, poi sott'acqua, poi stilizzati in un gioco di ombre e via dicendo. Sicuramente non è la varietà di ambientazioni che manca a Wooden Sen'Sey, anche se forse tutto questo variare potrebbe rischiare di rendere l'esperienza un pelo troppo eterogenea stilisticamente parlando, ma non sia mai che ci si lamenti della creatività, che troppo spesso manca in produzioni ben più blasonate.
Anche il protagonista, magari non originalissimo, gode di una buona caratterizzazione, e l'impressione è che il potenziale per un secondo capitolo più curato non manchi. Se gli sviluppatori fossero in grado di ripulire un sistema di controllo troppo impreciso e di limare per bene combattimenti e fisica, allora potremmo trovarci di fronte ad uno di quei platform old school che tanto piacciono ad una certa fetta di pubblico. Così come stanno le cose, invece, il titolo pubblicato da Neko Entertainment si rivela solo sufficiente, buono per passare qualche ora ma difficilmente il protagonista della vostra estate.