World of Goo
Squish!
La fisica nei videogame ci ha omaggiato con molti regali. Barattoli di vernice che vengono sparsi per le stanze una volta toccati, nemici uccisi che crollano assumendo complesse posizioni di yoga, puzzle assurdi, cappelli dei cowboy che volano dalle teste, arance da tirare contro gli avversari...sì, la fisica ci ha regalato tutto questo e persino qualcosa in più. Se il Large Hadron Collider del recente esperimento eseguito presso il CERN dovesse in futuro tossir fuori un paio di buchi neri, la fine del mondo sarebbe forse resa un pochino più divertente dalle surreali conseguenze fisiche del processo.
Ed il regalo più brillante e puro che la fisica ci ha recentemente offerto si chiama World of Goo. Un titolo così strepitosamente affascinante, così ricco di carisma e così semplice nel concept da appartenere ad un'altra era. Un'era in cui tutti si esaltavano un pochino per i videogiochi; l'epoca in cui le sale giochi imperversavano ed i coin-op si potevano trovare in qualsiasi bar, con tanto di fila per poter fare una rapida partita.
Dunque, World of Goo è semplice. I livelli incominciano con una piccola struttura, ed è proprio da lì che si inizia. In movinto sui puntelli della costruzione o addormentati in giro per gli stage troverete piccole palline di una sostanza appiccicosa (goo in Inglese...): afferrando un goo e posizionandolo vicino all'edificio lo vedremo appiccicarsi saldamente ad esso. Semplicemente ripetete questo processo fino a raggiungere la fine del livello -solitamente un tubo che risucchia le palline di goo. Stop, questo è quanto. Usate palline appiccicose per cosrtuire strutture che vi facciano arrivare ad un tubo, semplice no?
Il primo livello è una basilare e breve scalata -completabile in sole 3 mosse. Quello seguente, un ponte. "E' più facile di quanto sembri", verrete rassicurati. Prestissimo imparerete a conoscere il comportamento "fisico" dei goo, creando strutture pericolanti attorno a pericolosi mulini a vento. Oppure superando burroni a prima vista insormontabili, o scappando dallo stomaco di una creatura tanto vorace quanto enorme. Ogni livello, in tutti e 5 i capitoli, richiede un certo sforzo mentale e intuitivo prima ancora che pratico -e per quanto ridicole e bizzarre diventino le sfide, semplicità, intelligenza e acutezza d'ingegno saranno la chiave di tutto.
Guardate le immagini. E' splendido, no? Ogni aspetto del gioco è incredibilmente bello da guardare: dai livelli sbalorditivi, ben al di là delle aspettative di generica "grafica niente male", alle peculiari cut-scene, passando per l'accattivante caratterizzazione di quelle adorabili palline appiccicose. Ma World of Goo non è soltanto una gioia per gli occhi: il suo universo, e la sua trama controcorrente, sono qualcosa di originale e sincero. Come un'ipotetica versione firmata Tim Burton di una delle storie amorali di Roald Dahl. E anche la colonna sonora è splendida, alternativamente bizzarra, drammatica e ossessiva. Pensate ai temi di Danny Elfman per Beetlejuice e Edward Mani di Forbice e a un misto tra i due: praticamente, la soundtrack di World of Goo è quella della vita che vorrei avere vissuto.
World of Goo viene dalla genialità di 2D Boy, un paio di ragazzi che vivono in una tenda in quel di San Francisco, e nonostante sia pratica comune per i giochi indipendenti perdonare una generale mancanza di rifinitura globale e di cura, qui non c'è realmente nulla per cui chiudere un occhio; il gioco risulta infatti più curato della maggior parte dei titoli full price disponibili. Alcune sfumature secondarie sono fra l'altro insospettabilmente profonde: prendete una pallina di goo e sfregatela contro un muro, in alto e in basso...la vedrete ruotare su se stessa a causa dell'attrito. Fatelo più velocemente, e levate la palla dal muro: la vedrete continuare a ruotare. Si tratta di dettagli che non aggiungono assolutamente nulla al gioco, ma che danno alla perfezione quell'idea di completezza e cura di cui parlavamo poco fa. Similmente, gli effetti sonori sono ineccepibili: gli urletti di gioia e i festeggiamenti delle creaturine rendono ogni mossa un evento. World of Goo è insomma una vera dimensione di divertimento assoluto, in cui ogni interazione diventa il pretesto per un sorriso di ammirata sorpresa.
Il capitolo 2 si svolge in autunno, ed è lì che fanno la loro comparsa le bellissime (e ingombranti) goo femmine. Il modo in cui queste ragazzotte vengono convogliate negli stretti tubi non è forse il massimo della delicatezza, ma a loro sembra non interessare troppo. Il capitolo 3 è ambientato in un inverno industriale, e introduce fra gli altri elementi goo esplosivi e bombe. I goo che troverete sul cammino varieranno per peso, numero di connessioni formabili, appiccicosità, possibilità di essere riutilizzati e molto altro. Vorrei anche andare avanti, perché ho in testa cose che sono sicuro potreste amare. Ma mi fermerò qui, lasciando che siate voi a scoprirle: comprate il gioco e gustatevi la sorpresa.