World of Tanks Generals, carri e carte nella seconda guerra mondiale - prova
Wargaming.net trasforma i suoi carri armati in scintillanti carte...risultato?
Wargaming.net è ormai una realtà affermata nel mondo dei videogiochi. I suoi titoli più famosi, World of Tanks e World of Warplanes, sono prodotti di alta qualità che dietro alla fuorviante etichetta "free to play" nascondono alti valori di produzione e un ottimo game design in grado di offrire profondità di gioco e grande longevità sul lato "collectible" e "deck building".
In verità poi si scopre facilmente, come sa bene chi si dedica a questi titoli, che c'è ben poco di "free" se si vuole procedere oltre un livello basico nella propria carriera. Ma niente scandali, siamo semplicemente di fronte a un modello di business diverso per il quale il gameplay è così solido e potenzialmente interessante da permettere agli sviluppatori di distribuire il gioco-base gratuitamente e attendere che i più dedicati sviluppino il desiderio di andare oltre, stimolati da ranking, nuovi mezzi, bonus e tutta la pletora di acquistabili. Segue poi tutta la polemica del "pay to win", che qui interessa relativamente.
Non contenti di spadroneggiare in un'arena che si sono praticamente inventati, i developer di Wargaming.net hanno ora deciso di ampliare la propria gamma, offrendo al pubblico dei videogiocatori un'esperienza diversa, incentrata sulla strategia "light" con un trading card game con plancia.
Correggiamo subito in corsa la nostra definizione. In World of Tanks Generals il trading nell'acronimo TCG si limita all'acquisto di carte, previa ricerca tecnologica (esattamente come in WOT e WT), e la plancia su cui queste carte si schierano è limitata a tre file da cinque posizioni.
Quindi, se vogliamo cercare dei riferimenti sul mercato videoludico attuale, possiamo dire che questo World of Tanks Generals mescola la parte collectible e deck building dei suoi titoli precedenti con un gameplay TCG simile a Scrolls.
Dopo aver provato il gioco estensivamente, è ora il momento di distillare qualche impressione. Diciamo subito che il livello qualitativo dell'intera produzione è in linea con gli standard di Wargaming.net, ovvero molto alto: interfaccia semplice e intuitiva, graphic design piacevolissimo e illustrazioni di ottima qualità. Anche il comparto audio è di prim'ordine, con colonne sonore evocative ed effetti sonori praticamente ovunque (ma mai intrusivi). L'intera esperienza, totalmente su web (non si installa nulla), è estremamente piacevole dal punto di vista della fruibilità.
Il gameplay chiede al giocatore di assortire un mazzo di quaranta carte mescolando carri armati, artiglieria, abilità ed eventi speciali; il tutto per un totale di duecento carte disponibili divise nelle tre fazioni protagoniste della seconda guerra mondiale (USA, URSS e Germania). Ovviamente le carte migliori si trovano a parecchi punti esperienza di distanza e già ora è visibile (ma non utilizzabile) il classico sistema di acquisti e conversioni di token utilizzato negli altri titoli di Wargaming.net
Una volta assortito il mazzo si gioca in PvP o ci si allena con un bot decisamente poco impegnativo. Ogni giocatore dispone di un HQ (quartier generale, anch'esso upgradabile e modificabile con esperienza e token) posizionato in un angolo della plancia; esso ha un punteggio d'attacco, un quantitativo di punti-salute e un tot di risorse che è in grado di produrre ogni turno.
Anche i tank e le artiglierie che schiererete sulla plancia dispongono di questi tre punteggi; quindi, oltre a fungere da unità del vostro esercito saranno anche spesso fondamentali per la produzione di risorse. Dimenticavo, ovviamente le risorse servono per giocare le carte: il costo, in risorse, è un altro punteggio che trovate su ogni carta.
Obiettivo del gioco è distruggere l'HQ avversario e per farlo i giocatori dovranno utilizzare al meglio carte e abilità, e qui arriva il bello. Il game design di World of Tanks Generals è pensato in modo da svolgersi in maniera molto veloce in uno spazio molto ristretto (non si hanno mai sulla plancia più di cinque-sei unità).
Tra le poche carte che avete in mano, le unità che avete sulla plancia e le pochissime regole, il ragionamento strategico è sempre eseguibile in pochi secondi. Ciò non significa che il gioco sia banale ma, semplicemente, molto denso e poco dispersivo. Queste caratteristiche lo rendono perfetto per giocare molte partite in poco tempo e accumulare così risorse velocemente da spendere poi nella ricerca e nel deck building.
Le scelte in-game sono interessanti e basate sia sulla mobilità sia sulle statistiche della varie unità; ovviamente il tutto abbinato alla gestione delle risorse e delle carte che si hanno in mano. Il gameplay appare bilanciato con una eccezione che mi pare abbisogni di un ritocco.
Concentrandosi sullo spawning furioso di unità, e occupando così velocemente gran parte della plancia di gioco, la partita tende rapidamente a incanalarsi verso la sconfitta dell'avversario. Non sembrano infatti essere presenti possibili contromisure che rendano questo tipo di strategia contrastabile.
Di più, se un giocatore acquisisce una certa supremazia numerica ne trae soltanto vantaggi (non ci sono penalità né abilità in grado di arrecare danni a gruppi di unità vicine) e ciò comporta una sorta di feedback sempre positivo. Ciò vuol dire che se le cose vanno bene per il nostro avversario in termini quantitativi tenderanno ad andargli ancora meglio, e questo priva il gioco della possibilità di rimonte o ribaltamenti che potrebbero essere divertenti e interessanti.
Quest'ultimo aspetto, il bilanciamento, pare essere l'unico che ha ancora necessità di lavoro da parte del team di sviluppo. Il resto della produzione sembra onestamente ampiamente pronta per il lancio già ora.
Se Wargaming.net riuscirà a limare anche questa possibile strategia di exploiting, World of Tanks Generals potrà diventare un titolo estremamente interessante, almeno tanto quanto le produzioni precedenti del team bielorusso.