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World of Warcraft: Cataclysm

Cambiare tutto perché nulla cambi.

Completano questa imponente offerta le raid istance di Blackwing Descent, Throne of the Four Winds e Bastion of Twilight. Nei mesi successivi inoltre è previsto il ritorno in grande spolvero di Ragnaros, padre spirituale di ogni boss di WoW e personaggio amatissimo da tutti i giocatori di vecchia data, che tornerà a farci vedere i sorci verdi nei dungeon delle Firelands.

Per chi invece preferisce costruire il proprio equipaggiamento eliminando gli altri giocatori, piuttosto che i mostri gestiti dal computer, ci sono due nuove arene PVP con cui fare i conti: Twin Peaks e Battle for Gilneas.

La prima è un'arena 10 vs 10 per il Capture the Flag, simile a Warsong Gulch, con due basi poste alle estremità della mappa e un terreno asimmetrico pieno di passaggi e sentieri che collimano nel punto centrale della mappa, un ponte costruito sul fiume che entra dal lato est della mappa e che taglia quasi a metà il terreno di gioco. La maggior parte degli scontri al momento avvengono in questo punto, che è senza dubbio la chiave per dominare la partita. Cercare di aggirarlo di nascosto è quasi del tutto inutile perché si finisce impallinati quando si cerca di guadare il fiume.

The Battle for Gilneas invece è un battleground 10vs10 per giocatori di livello 85. Come avviene in Arathi Basin, le squadre devono catturare i punti di controllo strategici sulla mappa per accumulare risorse. La prima che raccoglie 2000 risorse vince. La situazione però è molto diversa rispetto ad AB: le zone che generano risorse sono tre e non cinque, dettaglio non da poco che rende il gioco più frenetico e incerto. Anche qua c'è un fiume che taglia la mappa in due e costringerà i team a lottare per il controllo dei punti d'accesso.

Sia per il PVP che per il PVE, Cataclysm introduce un nuovo sistema di punteggio per ottenere le ricompense ai propri sforzi. Nel PVE troveremo gli Honor Point ed iValor Point. I primi sono dedicati ai giocatori di livello più basso e sono più facili da ottenere. Avranno un limite massimo ma non un tetto relativo alla velocità di accumulo e sono ottenibili nella maggior parte dei dungeon, come gli attuali Emblem of Triumph.

I Valor Points invece sono riservati ai giocatori di livello superiore. Avranno un cap massimo sia sull'accumulo, sia su quanti se ne potranno guadagnare nell'arco di una stessa settimana, e si potranno ottenere nei raid e nelle instance di livello Heroic.

Nel PVP la situazione è speculare, con gli Honor Points ottenibili dai giocatori di livello più basso in tutte le arene e i Conquest Points che si possono ottenere solo nei Rated Battleground o nelle arene. All'introduzione di ogni nuovo set PVP o PVE, i punti non verranno azzerati ma subiranno un downgrade se sono di livello superiore, così che possiate comprare qualcosa, ma non subito, i pezzi migliori; sarà possibile inoltre convertire i punti PVP in PVE e viceversa, tuttavia il cambio comporterà una perdita di punti.

Come potete vedere di carne al fuoco ce n'è veramente tanta: sicuramente Blizzard poteva dimostrare maggior coraggio e implementare cambiamenti ancora più drastici al gameplay, tipo il mai realizzato Path of the Titans, ma non si può dire che non abbia provato a rinnovare un gioco che, nonostante tutto, macina ancora una quantità di soldi che non possiamo neppure immaginare (e la carta prepagata bimestrale è da anni stabilmente ai primi posti delle classifiche di vendita italiane), ed è giocato da milioni di persone che non vedono l'ora di lamentarsi di quanto si stava meglio prima.

Tutti felici e contenti dunque? Pare di sì, sia il neofita (ma esiste qualcuno che non ci ha mai giocato?) che l'esperto possono fare crescere un personaggio in base alle proprie esigenze senza rischiare noie e perdite di tempo, buttandosi a testa bassa nei nuovi raid o esplorando senza fretta le novità che Azeroth ha da offrire, contribuendo nel frattempo ai piani di Blizzard per la conquista del mondo.

Certo è che se siete veramente stufi del gioco o se non vi ha mai appassionato, non sarà certo grazie a Deathwing che sottoscriverete qualche mese di abbonamento, ma ancora una volta Blizzard ha saputo mettere sul piatto ciò che gli altri sviluppatori di MMO semplicemente non sono in grado di fare da sei anni a questa parte.

9 / 10