World of Warcraft: Legion - prova
La Burning Legion ci riprova.
Ci siamo quasi: tra poche settimane, e più precisamente il 30 agosto, uscirà World of Warcraft: Legion, la sesta espansione che che porterà con sé grandi novità e che rimescolerà molte delle carte sul tavolo delle alleanze di Azeroth. Nelle passate settimane, grazie all'accesso alla closed beta, siamo tornati a scorrazzare per le lande del famoso MMO di Blizzard, vestendo per l'occasione i panni di un Demon Hunter, la nuova classe disponibile con la suddetta espansione.
Da quando abbiamo attraversato per la seconda volta il Dark Portal in Warlords of Dreanor, di cose ne sono accadute davvero parecchie: nuove alleanze sono state strette, abbiamo incontrato nuovi amici e altri ne abbiamo persi. Abbiamo poi affrontato temibili nemici nella speranza di porre fine alla corruzione del Fel e insomma, per farla breve è successo letteralmente di tutto.
Con Legion abbandoneremo (temporaneamente?) la linea temporale di Draenor per tornare a quella normale dell'Azeroth che tutti conosciamo, sempre sulle tracce dell'inafferrabile Gul'Dan che questa volta pare aver deciso di riportare in vita nientemeno che Sargeras, il titano creatore e comandante della Burning Legion. Eviteremo di svelarvi altri particolari della storia, più che altro per non rovinarvi la sorpresa, possiamo comunque dirvi che gli eventi riprendono da quanto accaduto all'Hellfire Citadel e nella quest per l'anello leggendario, e che il ritorno della Burning Legion potrebbe non essere così lontano.
Oltre al nuovo capitolo della storia anche le altre aggiunte di questa espansione sono davvero succose, tanto da far sembrare il caro vecchio World of Warcraft un gioco quasi nuovo. Blizzard ha infatti voluto affiancare agli oggetti leggendari una nuova categoria di oggetti, gli Artefatti, che andranno a sostituirsi a seconda dei casi e delle classi alle armi o agli scudi.
Ogni classe, grazie ad una serie di quest davvero semplici, entrerà in possesso di un oggetto caratteristico: i Paladini Retribution impugneranno l'Ashbringer che fu forgiata da re Magni Bronzebeard, gli Sciamani Enhancement brandiranno con grande gioia Doomhammer, in origine appartenente a Orgrim Doomhammer e poi a Thrall, o ancora i Druidi Balance avranno la Falce di Elune, un artefatto millenario creato dall'unione tra la Staffa di Elune e una zanna del semidio dei lupi Goldrinn.
La lista come potete intuire è davvero lunga, e includerà tutte e 36 le specializzazioni che non proponiamo integralmente per non trasformare questo articolo in un elenco. Ad ogni modo, gli Artefatti avranno una storia particolare che li lega indissolubilmente al passato di Warcraft e sarà davvero interessante scoprire il potere nascosto di questi antichi oggetti.
Grazie a Legion ci verrà rivelato un ulteriore pezzo della mappa, Broken Isles, composta da sette zone ricolme di meravigliose foreste e città più vecchie di quanto la civiltà umana possa ricordare. Non a caso queste sono le terre di origine degli Elfi, luoghi traboccanti di storia con anche antiche città da esplorare, dieci nuovi dungeon in cui mettere alla prova il nostro talento e, se questo non fosse ancora abbastanza, anche un nuovo raid disponibile al momento della release.
Emerald Nightmare, così è denominato il nuovo assalto, non sarà nientemeno che la versione corrotta dell'Emerald Dream, il reame etereo esistente al di fuori del mondo fisico ricolmo di spiriti e natura incontaminata, la cui guardia è affidata al drago verde Ysera che spesso ci è capitato di sentire nominare durante le nostre avventure nel mondo di Warcraft.
Qui ci troveremo a fronteggiare un temibile e vecchio nemico, Lord Xavius, che fin troppo spesso si è trovato complice dell'invasione ai danni di Azeroth per mano della Burning Legion, e ovviamente anche questa volta dovremo provare a fermarlo a tutti i costi. Un altro raid verrà reso disponibile in un secondo momento, ma di Suramar Palace sappiamo davvero poco se non che dovremo fronteggiare dieci boss tra i quali pare sia incluso anche l'inafferrabile Gul'Dan.
Per godere dei nuovi contenuti potremo decidere d'intraprendere il nuovo viaggio con uno dei nostri personaggi già esistenti, anche se le vecchie classi sono state tirate a lucido e, in alcuni casi, addirittura stravolte. Oppure, come abbiamo fatto noi, potremo vestire i panni del nuovo e sfavillante Demon Hunter. Trattandosi di una "hero class" partirà già dal livello 98 invece che dal livello 1, e l'unico requisito per accedervi sarà la presenza di un personaggio almeno di livello 70 nell'account. Un breve scenario introduttivo ci svelerà molti particolari interessanti sulla storia degli Illidari e del perché furono rinchiusi a Mar'Dun insieme al corpo del titano Sargeras, oltre a darci modo di prendere confidenza con la nuova classe e le sue potenti abilità.
A nostro parere è una classe divertente da giocare ma leggermente esagerata rispetto a quelle esistenti, e possiede alcune abilità che saranno invidiate dalle altre classi. Grazie al doppio salto riuscirà a raggiungere zone precluse agli altri personaggi, gettandosi dai dirupi non avrà paura di schiantarsi al suolo e gli basterà spiegare le ali demoniache per planare sulla testa dei nemici.
La metamorfosi, un'abilità speciale che ci permetterà per un breve lasso di tempo di trasformarci in demoni, in entrambe le specializzazioni a disposizione è a nostro parere un po' troppo potente: in versione Vengeance (Tank) aumenterà la sua vita massima e si curerà della porzione aumentata mentre in quella Havoc (DPS), grazie a un particolare talento, per trenta secondi convertirà il 100% del danno inflitto al nemico in cure. È facile immaginare quanto questo in ottica PvP possa sbilanciare gli scontri a favore dei gruppi con parecchi DH Havoc.
E a proposito di PvP, anche qui ci sono importanti novità. Il sistema è stato interamente aggiornato alla versione 3.0 e combattendo accumuleremo Honor, che ci permetterà di aumentare di rango sbloccando non solo equipaggiamento dedicato ma anche nuove abilità utilizzabili solo in PvP. L'idea è di bilanciarle meglio sia nel Player vs Player che nel PvE, lasciando così spazio di manovra agli sviluppatori altrimenti costretti a depotenziarne alcune perché troppo forti negli scontri tra giocatori. Il nuovo Honor System inoltre permetterà di raggiungere i ranghi Prestigio, sbloccando anche nuovi portaritratti per i personaggi, cavalcature esclusive e skin per gli Artefatti.
Legion introduce anche le Class Hall (oppure Order Hall a seconda della fazione), che sotto certi aspetti potrebbero ricordarci i Garrison della precedente espansione anche se non avremo la possibilità di installare nessuna bottega di artigianato, nessuna Caserma o altri servizi come invece potevamo fare in Draenor. Inoltre saranno istanziate con gli altri giocatori facenti parte della stessa classe, e ci porteranno in luoghi caratteristici e affini al background quali Mar'Dun (Demon Hunter), Ebon Hold (Death Knight) e Peak of Serenity (per i Monaci), giusto per riportane alcuni.
Queste strutture torneranno davvero utili ai giocatori e conterranno la postazione dedicata al potenziamento degli artefatti. Inoltre, grazie a una serie di quest specifiche e al corretto livello del giocatore sarà possibile sbloccare svariati potenziamenti come aumentare il numero di truppe reclutabili o la quantità di oggetti Leggendari indossabili.
Con le Hall arrivano anche i Champion, che con un funzionamento molto simile ai Seguaci di Warlords of Draenor potranno essere inviati a compiere missioni per nostro conto raccogliendo preziosi oggetti utili al potenziamento degli artefatti. Oppure potranno essere assegnati come nostre guardie personali, così da spalleggiarci durante le quest o l'esplorazione delle Broken Isles. Per ottene alcuni di essi basterà semplicemente seguire le missioni della storia principale, mentre per altri saremo costretti a cercarli nelle miriadi di missioni secondarie che come sempre costellano il mondo di WoW.
Giunge quindi il momento di tirare le somme e ci sentiamo nella posizione di dire che anche questa volta, da quanto ci è stato possibile provare, il lavoro di Blizzard si è mostrato all'altezza della sua fama, nonostante una closed beta non certamente esente da problemi. Si infatti reso necessario riavviare il client o abbandonare una quest a causa degli NPC che si rifiutavano di fare la loro comparsa; le Class Hall non sempre sono state disponibili e alcuni crash improvvisi ci hanno reso la vita un po' difficile durante le fasi di test.
Ma in fin dei conti quella che stiamo testando non è la versione definitiva del gioco e siamo abbastanza certi che Blizzard risolverà col dovuto tempismo la maggior parte dei bug prima della release ufficiale, programmata per il prossimo 30 Agosto. In quella data solcheremo nuovamente le terre di Azeroth e voi? Lok'tar Ogar!