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WoW in difficoltà in Cina

Sospesa la creazione degli account.

World of Warcraft continua ad avere problemi su un mercato importante ma difficile come quello cinese. La General Administration of Press and Publications (GAPP) ha infatti ordinato a NetEase di sospendere le registrazioni.

Secondo China Press e Publishing Journal (segnalati da JLM Pacific Epoch attraverso WoW.com), GAPP ha dichiarato di aver solo permesso a NetEase di iniziare la fase di closed beta testing e che la sua decisione di avviare il gioco e consentire l'accesso a nuovi player in settembre è stato un "atteggiamento illegale".

Peraltro secondo Mobinode il governo cinese sarebbe in disaccordo con le iniziative prese, e il Ministero della Cultura avrebbe definito le scelte del GAPP come "non appropriate".

All'inizio dell'anno WoW è stato messo offline per due mesi in territorio cinese mentre Blizzard passava la gestione locale dalle mani di The9 a quelle di NetEase. Ufficialmente doveva trattarsi di problemi tecnici ma la pesante atmosfera che circonda da tempo il MMO di Blizzard sul mercato cinese aveva già fatto pensare a problematiche d'altro genere. Del resto a un anno dal lancio Wrath of the Lich King non è ancora arrivato in questi territori, sempre per ragioni dovute ai contenuti. Il titolo originale e Burning Crusade subirono ritardi ma alla fine riuscirono ad approdare nel paese. Vedremo come si evolverà la vicenda in questo caso.