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WRC: World Rally Championship

Un buon fuoripista per Milestone

Il modello di guida di WRC non può certo dirsi perfetto, visto che spesso l'auto sembra fissata a un perno centrale come accadeva nei titoli di tanti anni fa, ma bisogna sottolineare quanto i diversi terreni siano in grado di trasmettere sensazioni differenti al giocatore che impugna il pad.

Pur non riuscendo a rivaleggiare con i giganti di Codemasters sul fronte grafico, infatti, WRC garantisce sensazioni decisamente più credibili di quelle di Dirt 2 quando si tratta di passare da una superficie a un'altra.

Guidare sulla ghiaia nel titolo Milestone, tanto per fare un esempio, non solo costringe ad affrontare le curve con attente derapate, ma spinge anche a correggere costantemente la traiettoria perfino lungo i rettilinei, proprio a causa della cedibilità del terreno.

A seconda dell'abilità del pilota, inoltre, è possibile personalizzare il livello di difficoltà attivando o disattivando i vari aiuti inseriti dai programmatori. Questa opzione, unita all'utile Accademia del Rally, permette di affinare costantemente le proprie tecniche di guida, offrendo anche ai piloti meno abili la possibilità di eliminare, un passo alla volta, la frenata assistita, il cambio semiautomatico e via dicendo.

Gli elementi che circondano i circuiti sono quasi sempre privi di fisica. Al di là di qualche steccato, nella maggior parte dei casi ci si schianta contro ostacoli fissi.

L'Accademia è, in sostanza, una sorta di scuola guida utile per apprendere, prova dopo prova, tutte le tecniche dei piloti professionisti, affrontando frammenti di circuiti e cercando di battere il tempo dell'auto fantasma. Durante queste mini-sessioni gli aiuti vengono di volta in volta disattivati, in modo da spingere il giocatore a fare affidamento solo sulle proprie capacità.

Sul fronte tecnico il lavoro svolto dai programmatori non riesce a impressionare. Dopo essere stati viziati con i giochi di guida visivamente splendidi degli ultimi anni, di fronte allo spettacolo offerto da WRC si rimane piuttosto freddi, in particolare per quanto riguarda la rappresentazione dei danni sulla carrozzeria e degli elementi di contorno delle piste.

A causa dell'assenza di giocatori, sfortunatamente non abbiamo avuto modo di testare la modalità online, comunque presente all'interno di WRC con prove singole, rally singoli o interi campionati online. Rimanendo in tema di multiplayer, possiamo segnalare la presenza delle stesse modalità da affrontare assieme a tre amici sulla stessa console, gareggiando in successione nel tentativo di realizzare il miglior tempo. Si tratta esattamente della modalità di gara del rally tradizionale, che vede nel cronometro e nel circuito gli unici veri avversari.

WRC: World Rally Championship è quindi un gioco meritevole di essere preso in considerazione? Di sicuro si tratta di un buon prodotto, divertente anche se mai esaltante. Se siete alla ricerca di un titolo godibile e arricchito da una licenza ufficiale ben sfruttata, comunque, premiate questo sforzo tutto italiano accordandogli la vostra fiducia.

7 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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WRC

PS3, Xbox 360, PSP, PC

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