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Xbox Series X/S sono l'inizio della fine per le generazioni di console - editoriale

Forse non un acquisto fondamentale oggi ma gettano le fondamenta per il futuro dell'industria.

La tradizione vuole che l'inizio di una nuova generazione di console sia un reset radicale.

Portate a casa la vostra nuova e costosa scatola con, tutt'al più, una manciata di titoli di lancio. La vostra console precedente e tutti i suoi giochi iniziano a raccogliere polvere, dando per scontato che non li abbiate rivenduti. Fuori il vecchio, dentro il nuovo.

Paragonatelo a quando acquistate uno smartphone migliore. Tutto viene salvato sul vostro PC o sul cloud, cambiate carte SIM, portate avanti il solito processo di setup, scaricate il backup e riprendete esattamente da dove eravate rimasti. Foto, musica, podcast e app sono tutti presenti. Certo, ci sono un paio di feature nuove di zecca per cui entusiasmarsi ma il vostro nuovo smartphone grossomodo replica il vecchio piuttosto che rimpiazzarlo completamente.

Impostare la mia Xbox Series X mi ha trasmesso esattamente la stessa sensazione, specialmente usando l'app Xbox per smartphone per portare avanti le scelte iniziali mentre gli aggiornamenti venivano scaricati. Non appena tutto il processo è terminato, è stato come se stessi giocando on la mia Xbox One X. Stesse impostazioni, stessa libreria di titoli, stesso solito. Anche la UI è la stessa anche se lo è perché Microsoft, come i possessori di piattaforme mobile, itera la propria interfaccia in maniera separata dalle uscite hardware e l'ha cambiata appena prima del lancio delle console.

Il concetto di 'next' di questa macchina next-gen è molto più sottile e offre un senso di continuità che non si è mai vissuto prima con qualsiasi altra console precedente

Quindi grazie ai salvataggi cloud potevo semplicemente tuffarmi nel gioco che in precedenza giocavo sulla mia vecchia Xbox il giorno, la settimana o perfino un anno prima e continuare da dove avevo interrotto. Con la differenza di avere una scatola più grande e un controller leggermente modificato.

Il concetto di 'next' in questa macchina next-gen è molto più sottile e offre un senso di continuità mai vissuto prima con qualsiasi altra console precedente.

Riesco già a sentire due risposte infuriate in stileTwitter: prima di tutto 'Beh anche PS5 ha la retrocompatibilità' e forse più scontata, 'Se allora non c'è nulla di nuovo qual è il punto?'

Sì, PlayStation 5 ha la retrocompatibilità ma Microsoft ci ha dedicato molto più impegno e focus. Xbox Series X/S possono far girare quattro generazioni di giochi Xbox grazie ai lavori sulla feature iniziati con Xbox One e i giocatori possono non solo godersi i loro vecchi giochi ma anche notare degli evidenti miglioramenti. Anche titoli non ottimizzati per Xbox Series X (inclusi Assassin's Creed Origins, Perfect Dark HD e il mio amato Assassin's Creed Unity) girano tutti più fluidamente e sono più belli da vedere di quanto ricordassi sui vecchi hardware.

Come paragone, Sony ha abbandonato PS1, PS2 e PS3 anche se l'ultima può emulare le due "antenate". E articoli come questa prova di Push Square suggeriscono che alcuni titoli PS4, anche il blockbuster di quest'anno The Last of Us: Parte II, hanno dei piccoli miglioramenti su PS5.

Quindi, tornando alle possibili domande dette in precedenza, qual è il senso di una nuova macchina che a conti fatti non offre nulla di davvero nuovo?

Non aiuta il fatto che Microsoft abbia il lancio più debole. A causa del rinvio di Halo non ci sono titoli di lancio first-party al di là di giochi Xbox One migliorati e perfino le esclusive third party come The Medium latitano. C'è un'ondata di giochi in arrivo questa settimana, titoli molto importanti come Assassin's Creed Valhalla ma non c'è nessun fattore wow come su PlayStation 5 (Spider-Man/Astro/Demon's Souls in base ai vostri gusti).

Il lancio di Xbox Series X è stato innegabilmente indebolito dalla mancanza di un contenuto esclusivo importante ma questo non toglie nulla all'appeal sul lungo periodo della macchina

I giochi che sono ottimizzati per Xbox Series X sono piuttosto belli da vedere ma il salto grafico tra generazioni sta diventando sempre meno evidente. Personalmente fatico ad entusiasmarmi (per quanto sia visivamente splendido) di fronte a pozzanghere con il ray-tracing e altre stregonerie dell'illuminazione di Dirt 5 e dubito di far parte della minoranza.

Secondo Statista solo un terzo delle famiglie negli USA, di gran lunga il mercato più grande per Xbox, possedeva una TV 4K UHD nel 2018. Sia Microsoft che Sony possono parlare di teraflops, 8K, 120 fps e altre cianfrusaglie grafiche/tecniche ma le persone che non hanno gli schermi adatti non sono dei fattori determinanti. È qualcosa di bello da avere per essere pronti per degli upgrade futuri, non qualcosa di necessario, un must have. I giochi spingono le vendite delle console.

In un certo senso, come ha osservato Chris nel nostro ultimo podcast, ora non è il momento di Xbox Series X. Quello arriverà quando Halo, Fable, Everwild, Forza Motorsport, Starfield e (per favore) un nuovo Pefect Dark usciranno il prossimo anno o successivamente. Ora c'è stata solo l'uscita della macchina che serve per quei giochi. È solo l'inizio, la preparazione. Solo perché il vostro albero è in piedi non significa che sia già Natale.

Chiunque abbia acquistato ora una Xbox Series X sta acquistando una promessa, una promessa che Microsoft potrebbe non rispettare per anni

Microsoft sta ovviamente cercando di ottenere il massimo da una situazione difficile. Quasi sicuramente non aveva pianificato di lanciare una console next-gen senza un titolo di punta ma l'impatto del COVID-19, forse combinato ai meme su Craig the Brute e, secondo Phil Spencer, alcuni piani comunicati malamente hanno portato a un Halo Infinite che non verrà pubblicato fino al prossimo anno. Nonostante i tre anni di sviluppo, per qualche ragione nemmeno Forza Motorsport è pronto e lo stesso si può dire per qualsiasi altro titolo della moltitudine di studi che Microsoft ha acquisito nel corso degli anni (anche se diversi team come Obsidian o Double Fine prima avevano altri progetti da portare a termine).

I grandi giochi sono fondamentali per vendere una console al lancio ma è importante ricordare che, come è stato detto più volte, Xbox non sta più solo vendendo console. Sta vendendo un ecosistema. Una grande varietà di giochi per spingere le vendite console.

Tornate con la mente a ogni presentazione digitale di Microsoft di questa estate. Ci fu altrettanta pubblicità riguardo il Game Pass e i titoli in arrivo sul servizio quanto tentativi di aumentare l'hype per le nuove console. Anche l'acquisizione di Bethesda è stata associata con il messaggio sottostante che Xbox è la macchina da acquistare se volete Fallout, Elder Scrolls ecc. Attraverso il suo servizio in abbonamento Xbox non è più una singola piattaforma: è console vecchia e nuova, è PC, è perfino mobile ora grazie al costante lancio in diverse nazioni di xCloud.

Xbox Series X non segna solo l'inizio di una nuova generazione, è l'accesso più recente all'ecosistema Xbox. Ancora una volta guardate ai lanci delle precedenti console; anche se le line up del day one hanno dozzine di nuovi giochi, la maggior parte delle persone possono permettersene solo due o tre, eppure sono riuscito a riempire la mia console al day one con i giochi del Game Pass e altri acquisti precedenti, con un'abbondanza di scelta rispetto a ciò con cui avrei potuto godermi la mia nuova console.

È un'evidenza della strategia che Microsoft sta seguendo da ormai diverso tempo così come un continuo spostamento nell'industria. Xbox Series X, e in parte in maniera simile PlayStation 5, devono mantenere un piede nel passato perché così tante persone continuano a giocare con il passato. Guardate solo ai più grandi giochi dell'ultima manciata di anni: Fortnite, PUBG, GTA Online, questi sono giochi che non possono permettersi il reset radicale che arrivava sempre con la transizione tra console. Hanno bisogno di continuità. Perfino giochi come Rainbow Six Siege stanno ricevendo upgrade gratis invece di un sequel. I videogiochi, così come altre forme di intrattenimento, stanno diventando service-driven, spinte dai servizi e le barriere hardware non sono conducibili a questo aspetto.

Xbox Series X ci dipinge un quadro in cui continuare a partecipare ai videogiochi è semplice quanto fare l'upgrade al vostro smartphone

E quello è il punto che Xbox Series X mi ha davvero fatto capire: i videogiochi sono stati bloccati da tecnologia e formato come mai nessun altra forma di intrattenimento. Siamo ancora in grado di leggere libri di 100 anni fa, guardare DVD vecchi decenni su lettori moderni, ascoltare CD ancora più vecchi eppure dopo sei o sette anni è necessario un nuovo dispositivo per videogiocare. Anche se le generazioni sono più lunghe che in passato, quella è una finestra di tempo comunque troppo ristretta, specialmente se ogni demarcazione rende i giochi precedenti inaccessibili.

Per quanto il nome fosse pessimo, Microsoft aveva azzeccato qualcosa quando chiamava Xbox One un "sistema d'intrattenimento all-in-one". Gestiva videogiochi, CD musicali, DVD, Blu-ray (Blu-ray 4K UHD su One X) più tutti quei film, programmi TV e musica dei servizi streaming. Anche la PS4 lo faceva, esattamente come le console next-gen (anche se né le console current gen né quelle next-gen riproducono CD).

Microsoft vuole che le persone facciano un upgrade quando lo desiderano, come farebbero con uno smartphone, piuttosto che quando l'industria decide che è arrivato il momento di acquistare un nuovo hardware

Il punto è che siamo decisamente oltre il concetto di console come solo dispositivo da gioco quindi le generazioni continuano ad avere senso? C'è una ragione dietro al fatto che Microsoft afferma che il marchio della sua nuova generazione è solo Xbox, come "iPhone", quello è il modo in cui il mainstream ne parla. Non fanno differenza tra iPhone 6, 7 o X. Non importa, è l'iPhone.

È una scommessa gigantesca con Microsoft che spinge per un futuro in cui non è necessario spendere $500 ogni cinque o sette anni per rimanere aggiornato con il tuo hobby. Qualcosa a cui sta già proponendo un'alternativa con il pagamento mensile in stile smartphone Xbox All Access. Microsoft vuole che le persone effettuino un upgrade quando desiderano, esattamente come si farebbe con uno smartphone, piuttosto che quando l'industria decide che è arrivato il momento. E quando lo fanno, tutti i giochi e i contenuti sono pronti ad aspettarli.

Non è un mondo facile da costruire. Gli analisti predicono che PS5 venderà più di Xbox Series X/S, quindi non ci troviamo sulla soglia di un improvviso cambiamento in favore di Microsoft. E Sony ha in serbo un 2021 stellare con Horizon Forbidden West, Ratchet & Clank e Gran Turismo mentre è improbabile che ci godremo il nuovo Fable o il nuovo Forza prima del 2022.

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E sicuramente Microsoft non sta (almeno per ora) facendo abbastanza per sostenere Xbox Series X. Stiamo ancora attendendo Halo, Forza e tutte le future esclusive dalla miriade di studi che la compagnia ha acquisito. Chiunque acquisti oggi una Xbox Series X sta acquistando una promessa, una promessa che Microsoft potrebbe non mantenere per anni.

Ma mentre i possessori di PlayStation affrontano degli ostacoli con il trasferimento dei salvataggi per grandi blockbuster come Spider-Man (un gioco che ha appena compiuto due anni tra l'altro) è difficile non apprezzare la semplice accessibilità che Microsoft offre. La ragione per cui sono rimasto con iPhone per così tanti anni piuttosto che passare ad Android è quella transizione immediata e non riesco a immaginare di essere l'unico. Non c'è alcuna curva di apprendimento con un nuovo hardware quindi potete semplicemente concentrarvi sull'usarlo.

Xbox Series X e per estensione Xbox Series S non hanno curva di apprendimento. Giochi solo ai videogiochi. Certo, è semplice sentirsi leggermente imbrogliati dalla mancanza di esperienze decisamente nuove al day one ma la facilità di continuare titoli non finiti e sapere di non dover acquistare frequentemente nuove uscite per potervi divertire sulla vostra nuova console dipingono un mondo in cui non dobbiamo iniziare da capo ogni manciata di anni.

Il tempo dei reset radicali sta per finire. Dentro con il nuovo, fianco a fianco con il vecchio.

Avatar di James Batchelor
James Batchelor has been a journalist in the games industry since 2006, and joined GamesIndustry in 2016, rising to Editor-in-Chief in 2021. He previously served as editor of Develop, and has written for Eurogamer, NintendoLife and MCV. He also runs the Non-Violent Game of the Day blog to showcase the full breadth of video games and their subject matter. He does still play violent games, but always on Story/Easy mode.
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