XCOM: Enemy Unknown - Reloaded
Alieni in saldo.
Dopo un periodo di calma, torniamo in azione con la rubrica dedicata ai titoli più importanti del recente passato: il momento di stanca del mercato che si riflette nell'arrivo di poche novità di rilievo è infatti propizio per portarsi a casa i migliori titoli della stazione natalizia 2012 a prezzi da urlo visto che proprio in queste settimane molti sono passati in fascia midprice. Uno di questi è infatti XCOM: Enemy Unknown, il remake dell'originale strategico a turni che nel 1993 contribuì a rendere popolare un sistema di gioco apprezzato da una nicchia ristretta di appassionati.
La recensione originale del nostro Luca Forte aveva messo ottimamente in evidenza i pregi e i difetti di un gioco che riesce comunque a rielaborare in chiave moderna una serie di meccaniche comunque datate ma in grado di regalare divertimento (e tensione) agli amanti dei tactical shooter come pochi altri nel suo genere. Ad arricchire l'offerta di un singleplayer lungo e impegnativo troviamo anche il multiplayer e una grafica piacevole e poco esigente che rende questo XCOM tranquillamente giocabile anche sulle console attuali.
La fase di lancio non è stata del tutto indolore visto che molti bachi hanno condizionato le prime settimane di gioco. La versione originale non era rifinita a puntino e gli effetti si sono visti nel giro di breve tempo: oltre ai bachi e ai crash di sistema si è aggiunto anche un problema di salvataggi corrotti successivo al lancio del primo DLC avvenuto a ridosso della pubblicazione. Si è dovuto attendere la fine di ottobre prima che il problema fosse risolto definitivamente, ma la rifinitura completa di questo remake si è comunque protratta fino allo scorso gennaio.
Il fatto che le patch fossero immediatamente disponibili all'utenza PC mentre venissero rilasciate su console, Xbox 360 in particolare, a ritmi più blandi ha creato più di un malumore che tuttavia non ha frenato le vendite tra agli aficionado di vecchia data ancora attaccati al proprio home computer e anche a chi ha deciso di sperimentare per la prima volta il brivido del combattimento a turni usando la propria console.
"Il gioco perfetto per trascorrere nottate estive carichi di tensione per la sorte dei nostri commilitoni"
Ora che il supporto è ormai concluso si possono tirare le somme sul valore di una versione definitiva che ha mantenuto inalterato tutto il suo appeal rendendolo il gioco perfetto per trascorrere nottate estive carichi di tensione per la sorte dei nostri commilitoni. L'attenzione si è quindi spostata sulla pubblicazione dei DLC: il primo è stato l'Elite Soldier Pack disponibile a chi aveva eseguito il preorder e venduto separatamente all'inizio di ottobre a chi aveva comprato il gioco in versione liscia. Si tratta di un DLC prettamente cosmetico del costo di cinque euro che introduce modifiche alle armature standard presenti nel gioco nel modello tridimensionale e nelle decalcomanie degli equipaggiamenti; effettivamente nulla d'imprescindibile.
Decisamente più corposo e gettonato è stato lo Slingshot Content Pack pubblicato all'inizio di dicembre: l'aggiunta riguardava una serie di missioni extra da giocare in Cina, tre nuovi scenari e un nuovo personaggio utilizzabile nella squadra come classe heavy. Allo stesso modo dell'Elite Soldier Pack, sono state rese disponibili anche altre personalizzazioni estetiche per i membri della squadra e il loro equipaggiamento alla cifra di sette euro per tutte le piattaforme. Vista l'abbondanza in termini di missioni del gioco originale, i due DLC non hanno propriamente spopolato presso gli acquirenti in quanto molti si aspettavano qualcosa di molto più corposo, e non è una sorpresa che dei due, sia stato lo Slingshot Content Pack ad aver riscosso il successo maggiore.
Fortunatamente Firaxis non ha rinunciato a fare la felicità degli acquirenti con un terzo DLC gratuito intitolato Second Wave uscito subito dopo le feste di Natale: si tratta essenzialmente di una patch (già presente nella versione originale del gioco, ma disattivata al momento del lancio) che introduce una serie di opzioni aggiuntive in grado di alterare considerevolmente le dinamiche di gioco rendendo i vari livelli di difficoltà ancora più difficili da affrontare. Si tratta essenzialmente di "mutator" ovvero piccole modifiche a singoli parametri di gioco ma in grado di cambiare drasticamente il gameplay e quindi la difficoltà. I mutator sono sedici e quasi tutti legati alle statistiche: tra i più interessanti dobbiamo citare i fondi casuali assegnati dal consiglio o dalle varie nazioni così come le statistiche dei membri della nostra squadra al momento della loro assegnazione o la perdita progressiva di capacità di combattimento a seconda della gravità delle ferite.
"Da non sottovalutare per l'utenza PC la produzione di mod che hanno iniziato a fare capolino sulla rete"
Anche la ridotta accessibilità ai poteri psionici, il deperimento dell'Elerium, l'aumento dei costi di costruzione o manutenzione della base e la modalità Maratona che aumenta considerevolmente la lunghezza del gioco (occorrono più missioni per arrivare allo scontro finale) sono state molto apprezzate: i veri masochisti non potranno comunque mancare il mutator Total Loss che rende inutilizzabile tutto l'equipaggiamento in dotazione a un soldato morto. Se la perdita della vostra punta di diamante può gettare nello sconforto più totale, pensate anche a quel prototipo di armatura e fucile ottenuto dopo ore e ore di sanguinosi risparmi...
Da non sottovalutare per l'utenza PC è anche la produzione di mod che hanno iniziato a fare capolino sulla rete e che ha come punto di riferimento il sito Xcom Nexus. Qui è possibile trovare un sacco di modification di ottima qualità costantemente aggiornate: da quelle simili concettualmente ai mutator di Second Wave agli aggiornamenti grafici artigianali per le unità e persino a quelli che cambiano il fluire della campagna singleplayer alterando il flusso degli eventi in base alle decisioni critiche da prendere. C'è veramente l'imbarazzo della scelta: l'unica mancanza di nota che avrebbe contribuito a rendere praticamente infinita la longevità XCOM: Enemy Unknown è l'editor per i livelli, ma a questo avrebbe dovuto pensare Firaxis.
Una volta concluso un singleplayer comunque attraente e corposo, l'attenzione si può tranquillamente spostare sul multiplayer: nulla di particolarmente complicato visto che due giocatori possono scontrarsi sulle mappe singleplayer usando umani o alieni in una perfetta riproduzione delle sparatorie giocate durante la campagna in solitario. Il non conoscere posizione e composizione dei membri della squadra avversaria, oltre alla varietà tattica garantita dal numero di mappe, dalle caratteristiche diverse delle due fazioni e dalla diversità degli starting point, rende il multiplayer di XCOM: Enemy Unknown più complesso di una partita a scacchi e il motivo principale dietro alla longevità eccellente dell'offerta di Firaxis.
"Escluso il mercato del Digital Delivery, le copie retail vendute si attestano a circa un milione"
Escluso il mercato del Digital Delivery, le copie retail vendute si attestano a circa un milione, equamente suddivise tra le tre le piattaforme per cui il gioco era stato lanciato inizialmente. Non va dimenticata infatti anche la disponibilità di una versione per Macintosh pubblicata lo scorso mese di aprile e contenente i tre DLC usciti nei mesi precedenti denominata Elite Edition. Ora le possibilità di trovare online giocatori con cui cimentarsi in scontri all'ultimo sangue non mancano, ma probabilmente tenderanno a diminuire nei prossimi mesi con l'arrivo della stagione natalizia 2013 e delle prossime console.
Tale difetto è comunque ampiamente bilanciato dal taglio di prezzo di cui parlavamo all'inizio di questo articolo; vista la pubblicazione alla fine dello scorso settembre, XCOM: Enemy Unknown è stato uno dei primi titoli di alto livello della stagione natalizia ad entrare in fascia midprice. Questo, oltre a rendere ancora più appetibile un gioco già di alto livello, fa ben sperare per un rinfoltimento della community anche in ottica multigiocatore.
Potendo scegliere, senza tenere in considerazione le differenze tecniche delle tre versioni, quella migliore è sicuramente quella per home computer per due motivi: un sistema di controllo che dà il meglio usando mouse e tastiera e una comunità attiva che rende la disponibilità di mod un bonus d'indubbio valore. Inoltre, visti i trascorsi di questa serie su home computer, la sensazione è che la community rimarrà attiva più a lungo su PC che non su console, a tutto beneficio della longevità del multiplayer.
Alla luce di tutto questo, se alcuni mesi fa eravate fortemente tentati dall'acquisto ma avevate passato la mano, questo è sicuramente il momento buono per recuperare il terreno perduto con un gioco sicuramente datato nelle sue meccaniche di base, ma senza tempo per il divertimento che è in grado di offrire.