Xenoblade Chronicles 2: Torna The Golden Country - recensione
Tutto ebbe inizio 500 anni fa...
Non capita spesso che un DLC sia giocabile come titolo a parte. Ancora meno spesso lo si vede nei negozi in versione "pacchettizzata". Su PC il fenomeno è più frequente, specie con i giochi strategici o i MMORPG, ma su console esperimenti di questo tipo si contano sulle dita di una mano. I primi a venirci in mente sono i contenuti aggiuntivi di The Witcher 3 e ora ad essi si aggiunge Torna The Golden Country, un'avventura ambientata nel suggestivo mare di nuvole noto come Alrest, 500 anni prima degli eventi raccontati nell'avventura precedente.
La storia prende vita durante la cruenta Guerra degli Aegis, che nel gioco principale viene raccontata attraverso alcuni flashback ma mai approfondita più di tanto, e si focalizza su un cast di personaggi diversi, tra i quali spiccano Lora, Jin e il carismatico Addam. Se avete giocato Xenoblade Chronicles 2 questi nomi non dovrebbero suonarvi nuovi, così come familiare sarà l'identità dell'antagonista di questo DLC.
Si tratta di Malos, vecchio compagno d'armi di Jin e Aegis tra i più potenti e ambiziosi. Per ovvi motivi eviteremo di spiegarvi la loro storia e il legame con gli altri eroi del gioco quindi i dettagli sulla trama si fermano qui. Ovviamente il cast non sarà così ristretto, nel corso del gioco avrete occasione di incontrare e gestire fino a tre squadre formate da un Ductor/Drive e i suoi Gladius/Blade. La struttura è per forza di cose più rigida rispetto al gioco principale, ma concede comunque al giocatore un discreto potere decisionale e libertà di movimento.
Il gameplay non si discosta molto da quello del capitolo precedente e ne eredita tutti i pregi e difetti, aggiungendo però alcune novità in grado di rinfrescarne la memoria. Chiesta a gran voce dai fan arriva finalmente la possibilità di comandare direttamente le Blade insieme ai rispettivi Driver, sia in battaglia che nelle fasi d'esplorazione. In qualsiasi momento durante un combattimento è possibile scambiare avanguardia e retroguardia per sfruttare le differenti abilità dei personaggi, dare vita a combo particolarmente sfiziose chiamate Tecniche di Scambio e ottenere anche una parziale rigenerazione della vita persa. Queste tecniche si aggiungono ovviamente agli standard dei personaggi e alle varie Combo Gladius e Ductor già sperimentate centinaia di volte durante Xenoblade Chronicles 2, con la differenza che stavolta dovrete ragionare come se aveste un vero party a disposizione e non un protagonista con dei compagni "d'appoggio".
Ricordate sempre che per iniziare un combattimento con un nemico presente sul campo dovrete prima agganciarlo con il pulsante dorsale e poi dare il via ad una serie di attacchi automatici. Questi caricheranno l'attacco speciale primario mentre per ognuno degli altri dovrete rispettare alcune condizioni. Inizialmente potreste fare un po' di confusione nell'utilizzare questo sistema e tutto potrebbe sembrare frutto della casualità. Così non è, dopo una prima fase di assestamento vi abituerete a questo particolare combat system. Durante gli scontri potrete muovervi attorno al bersaglio e anche allontanarvi da lui, ma ricordate sempre che la vicinanza tra gli eroi è fondamentale per aumentare la loro intesa, che vi regalerà maggiore potenza e dei preziosi bonus. Rispetto al gioco principale i combattimenti hanno maggiore dinamismo e flessibilità, ma per sfruttare al meglio le novità introdotte c'è bisogno di un periodo di assestamento... specialmente per chi era abituato alla versione precedente.
Il sistema di crescita dei personaggi è rimasto quasi immutato e sfrutta come sempre i Punti Esperienza accumulati, in combo con i Punti Potenza e quelli Abilità. Essendo stata introdotta la possibilità di guidare direttamente i Gladius, gli sviluppatori hanno dovuto invece modificare un po' il modo in cui le abilità di questi ultimi vengono sviluppate. In questo caso i potenziamenti arriveranno solo nel caso riusciate a portare a termine determinate azioni. Nulla di particolarmente complicato, molti di essi arriveranno naturalmente con il procedere dell'avventura mentre per raggiungere quelli più "importanti" dovrete sudare un po' di più.
Il ritmo dell'avventura non è particolarmente elevato a causa di un mission design non sempre all'altezza. Nel corso delle circa 16/18 ore necessarie ad arrivare ai titoli di coda (non poche per un DLC) vi ritroverete a svolgere missioni troppo simili tra loro per motivi di stampo... sociale. In Torna The Golden Country infatti incontrerete una marea di NPC e ognuno verrà "registrato" nel vostro elenco. Molti di loro vi affideranno quest secondarie che una volta portate a termine accresceranno il Prestigio del gruppo. È possibile saltare tutto questo? In parte sì, ma una generosa fetta di ore dovrete comunque dedicargliela per poter avanzare nella storia principale e questo non farà che diluire parte del coinvolgimento. Un'iniziativa potenzialmente divertente se fosse stata del tutto opzionale e fruibile in qualsiasi momento dell'avventura.
Non ci sarebbe dispiaciuto inoltre un redesign dei menù relativi all'equipaggiamento e ai personaggi. Come in Xenoblade Chronicles 2 le schermate sono scomode da navigare, ridondanti e non particolarmente immediate da utilizzare. Un difetto non da poco vista la notevole quantità di elementi e statistiche da tenere costantemente d'occhio. Graficamente siamo sui livelli del gioco principale, nel bene e nel male. Gli scenari sono ricchi di dettagli ma anche in modalità portatile la risoluzione bassa si fa notare e nonostante ciò rimangono alcuni inspiegabili cali di frame rate, specialmente durante i combattimenti più movimentati.
Torna The Golden Country eredita pregi e difetti del suo predecessore/successore, ma ne rinvigorisce il ricordo con alcune interessanti novità. Non tutte particolarmente riuscite, ma comunque encomiabili dal punto di vista dell'impegno da parte del team di sviluppo. Narrativamente parlando riesce a colmare le lacune lasciate da Xenoblade Chronicles 2 raccontando gli eventi della Aegis War, approfondendo la storia di molti personaggi in precedenza trattati come carismatici comprimari (Mythra su tutti) e fornendo un'altra corposa fetta dell'epopea targata Monolith Soft. È possibile giocarlo senza aver affrontato il titolo principale? Sì, ma in questo modo accrescerete non poco il rischio spoiler nel caso vogliate acquistarlo in futuro.
Il DLC viene venduto a 40 Euro ma nel pacchetto non è compreso il gioco principale. Un prezzo piuttosto alto se si considera che l'avventura in questione è inclusa nell'Expansion Pass, il cui costo è di 30 Euro. La quantità di contenuti è comunque elevata se si considera anche la presenza della modalità Nuova Partita +, che permette di ricominciare tutto dall'inizio mantenendo i progressi dei personaggi (ma non del Prestigio) e sbloccando nuovi livelli di difficoltà, mercanti, oggetti speciali e persino boss segreti. Se non avete ancora giocato l'avventura di Rex e Pyra è giunto il momento di colmare questa lacuna e se ne avete voglia prendete l'intero pacchetto di espansioni per prolungare ulteriormente la vostra permanenza in questo magico mondo.