Yakuza 4
Non c'è il tre senza il quattro...
Immaginate un gioco che riesca a dare un quadro realistico di Roma o Milano – non della Roma o Milano del 1940, nemmeno di una metropoli post-apocalittica, ma della Roma o Milano di oggi, con tanto di barboni ubriachi, pedoni che camminano senza fretta e ogni angolo di lurido quartiere intatto, dal nome ai bidoni sparsi lungo la strada. Immaginate che ci sia un fast food ogni sei abitanti e di poter passeggiare tranquillamente per la città con la possibilità di scegliere una delle specialità che ci viene proposta – naturalmente ogni negozio ha il suo brand originale che viene riprodotto in maniera realistica nel gioco.
Tutto questo ha rappresentato (e rappresenterà) Yakuza in Giappone, specialmente per la città di Tokyo. Il distretto di Kamurocho magari è stato leggermente modificato per esigenze di fiction, ma tutto è praticamente identico alla realtà; tutto quello che c’è, è credibile e ha una corrispondenza nella vita di tutti i giorni, anche le pubblicità delle lotterie urlate dai bigliettai.
Naturalmente, il nostro non sarà un passeggiare tranquillo, visto che ci aspettano decine di gangster da mettere KO. D’altronde si tratta sempre e comunque di un videogioco. Il realismo di Yakuza è tutto nei dettagli. Al di là di Shenmue, non c’è nient’altro che riesca a catturare i piccoli particolari di uno scenario così vasto. Il realismo della serie cammina parallelo con la splendida trama che lo accompagna e con la violenza coreografica che lo rende comunque un picchiaduro sui generis.
SEGA, dopo avere svelato Ryu ga Gotuku 4 all’ultimo Tokyo Game Show, si è concentrata molto sulla sua autenticità. C’è stato un lavoro enorme per rendere il tutto il più reale possibile, un dietro le quinte che ha coinvolto moltissimi talenti e attori orientali nelle fasi di doppiaggio. Ci sono molte star della scena Giapponese come Kitaoji Kinya e Maju Ozawa (parente della più celebre Maria? ndSS). Se Yakuza 3 con il suo mezzo milione di copie vendute ha raggiunto determinati obiettivi in Giappone, Yakuza 4 è destinato decisamente a superarli.
Il gioco è chiaramente costruito sullo stesso engine di Yakuza 3 e infatti graficamente è identico al terzo capitolo. Il lavoro di motion-capture fatto digitalizzando una serie di attori reali rimane di ottimo livello, l’ambiente è vivo come non mai, anche se non sembrano esserci dei cambiamenti significativi nel gameplay, a parte qualche nuova mossa durante le fasi di combattimento. Il cambiamento più importante per l’intera serie sarà nel cast. Ryu ga Gotuku 4 avrà infatti quattro personaggi giocabili, ognuno con la sua storia, il suo destino e i suoi intrecci di copione durante il gioco.