Ys Origin - recensione
Il ritorno di una piccola, grande perla del dungeon crawling.
Ys Origin è stato originariamente pubblicato nel 2006; ambientato ben 700 anni prima le vicende dell'originale Ys del 1987, questo dungeon crawler permette di vivere l'avventura impersonando, uno dei due protagonisti, l'aspirante cavaliere Yunica e il mago Hugo.
Portando a termine la campagna, si avrà accesso anche a un terzo personaggio, mentre la modalità Arena permetterà di sbloccare persino l'iconico protagonista della saga, Adol Christen, oltre a versioni alternative e più potenti dei tre precedenti "eroi".
Ogni personaggio ha abilità e stile di combattimento unici, come anche un carattere, storie e bossfight leggermente differenti. Ciascuno ha una diversa motivazione che lo spinge a scalare la demoniaca Dharm Tower, ma tutti condividono lo stesso obiettivo: incontrare le dee Feena e Reah e scoprire la verità dietro la loro scomparsa.
Ys Origin si distacca dallo stile della serie videoludica di cui fa parte, propendendo più per una struttura lineare di avanzamento e una maggiore dinamicità degli scontri. Il giocatore esplora man mano ciascun piano della torre per recuperare le chiavi necessarie a sbloccare il passaggio verso il livello superiore e, nel mentre, affrontare orde di creature demoniache e gli immancabili boss di fine stage.
Nel corso dell'avventura, si recuperano equipaggiamenti, potenziamenti per l'arma e artefatti magici, in grado di sbloccare abilità speciali e diverse per ciascun protagonista, alcuni celati in scrigni di stanze opzionali o persino segrete; oltre ai classici punti esperienza, il giocatore potrà spendere la valuta di gioco per ottenere dei power up definitivi, come la riduzione dei danni ambientali o una maggior durata degli effetti benefici.
Per il bene della quality of life, Ys Origins prevede dei checkpoint automatici oltre al salvataggio manuale, nonché la possibilità di teletrasportarsi liberamente tra un piano all'altro della Dharm Tower per esplorare a fondo aree già visitate in precedenza.
La durata media di una run si attesta sulle 8-10 ore durante la prima partita a difficoltà standard; quest'ultima è consigliata ai meno esperti del genere, data la tendenza del gioco a creare veri e propri picchi di sfida nel passaggio tra un piano e l'altro della torre e, soprattutto, durante le battaglie con i boss: ciascuno di essi è tanto classico nelle meccaniche, quanto unico e diversificato rispetto ai suoi "colleghi". Purtroppo non si riscontra la stessa varietà fra i nemici standard disseminati lungo i livelli, tutti un po' troppo simili fra loro e vittime di un designa davvero troppo generico per essere memorabili.
Nonostante la durata relativamente breve della singola avventura, Ys Origin è assai rigiocabile, proprio grazie alle già citate differenze fra le storie dei protagonisti; a loro volta, le modalità secondarie aumentano in modo considerevole la longevità del titolo, pur peccando d'eccessiva ripetitività e necessità di farming poco entusiasmante per l'ottenimento dei premi migliori.
Ys Origin per Nintendo Switch vanta una notevole pulizia grafica di ambientazioni e sprite, framerate stabile e caricamenti estremamente rapidi; questo, accompagnato da un'interfaccia semplice e leggibile (modificata e ripulita rispetto a quella originale) e level design ottimale anche per sessioni brevi, rende questa edizione del gioco semplicemente perfetta per la console ibrida della grande N.
Impossibile non menzionare la colonna sonora del gioco, forse non al livello dei più recenti giochi della saga, ma sempre incalzante, adatta ai vari livelli della torre e mai fastidiosa, nemmeno dopo l'ennesima, rovinosa morte.
Inoltre, dettaglio certo non fondamentale in titoli così di nicchia ma sempre più che benvenuto, questa edizione del titolo comprende la localizzazione italiana dei testi di gioco.
Pur non essendo incredibilmente profondo o vario nel combat system e nel level design, Ys Origin risulta piacevole ancora oggi proprio come 14 anni fa, grazie a comandi reattivi e un'estrema fluidità dell'esperienza, anche sul fronte narrativo: un piccolo, ma prezioso gioiello nel suo genere, indispensabile anche e soprattutto per i fan della saga Ys.