Zelda da solo vale il passaggio da Wii U a Switch? - articolo
Il Digital Foundry presenta il risultato della comparazione.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild è un titolo cross gen pubblicato da Nintendo in contemporanea, sia sulla ormai pensionata Wii U che sulla nuova Switch. Lodato come uno dei migliori giochi di tutti i tempi, è un titolo imperdibile, ma la domanda è: l'upgrade su Switch offre davvero una miglior esperienza rispetto alla versione Wii U? Oppure si può rimandare l'acquisto della nuova console Nintendo con la consapevolezza che la versione per Wii U offre un'esperienza di pari valore?
È opportuno sottolineare che questi sono i primi risultati, prodotti per offrire una visione generale delle differenze tra le due versioni, ciascuna aggiornata con la patch 1.1 rilasciata il day one. Una volta partiti non ci aspettavamo troppe differenze a livello visivo. Tutto quello che abbiamo visto finora di Switch, dal punto di vista hardware, suggerisce come possa essere in grado di garantire un'esperienza del tutto simile a quella offerta da Wii U e, per di più, Nintendo ha esplicitamente affermato che cosa dovremmo aspettarci in termini di differenze tra le due piattaforme.
Qui le differenze secondo un comunicato ufficiale:
- Entrambe hanno un frame rate a 30fps.
- Entrambe le versioni del gioco offrono gli stessi contenuti
- Su TV, la versione Switch ha una risoluzione di 900p, mentre quella Wii U 720p.
- La versione Switch ha una maggiore qualità dell'audio ambientale. Come risultato il suono dei passi, lo scorrere dell'acqua, il fruscio dell'erba e via discorrendo è più realistico, e aumenta l'immersività di gioco.
- La copia fisica della versione Wii U richiede 3GB di memoria disponibile sulla console o su un supporto esterno.
- Alcune icone, così come l'interfaccia, presentano delle differenze tra le due versioni.
- La Special Edition e la Master Edition non sono disponibili in versione Wii U.
In precedenza il produttore della serie, Eiji Aonuma, aveva dichiarato che la versione Switch avrebbe offerto la “stessa esperienza” della versione Wii U, affermazione che eravamo ansiosi di verificare, specialmente in seguito alla poco brillante performance vista all'E3 dell'anno scorso.
Abbiamo già confermato le differenze in termini di risoluzione tra Switch e Wii U, è giusto dire però che sotto gli altri aspetti estetici la resa dei due giochi è identica su entrambe le console. Campo visivo, risoluzione delle ombre, qualità dei modelli e delle texture, effetti, e perfino la qualità dell'illuminazione volumetrica vista al primo altare, sono esattamente le stesse. Parlando in senso strettamente visivo gli utenti Wii U non si stanno perdendo nulla. A parte la risoluzione infatti, entrambe le versioni possiedono le stesse impostazioni grafiche.
In realtà c'è una piccola differenza degna di nota, si tratta del filtro delle texture. Su Switch si ottiene un leggero miglioramento della qualità del filtraggio bilineare e ciò significa che le texture non sono filtrate solo quando molto vicine allo schermo. Se si guarda da vicino, si possono notare delle linee attraversare il pattern del pavimento, specialmente in caso di piastrellature complesse. Ancora una volta, Wii U e Switch usano un metodo di filtering evidente, rendendo semplice notare il punto in cui si attiva mentre si cammina in avanti. Switch però offre un ulteriore livello di chiarezza nelle texture, prima di osservare un calo della qualità simile a quello presente sull'altra console. Wii U rimane in linea con la versione portatile di Switch in questo senso ma, francamente, una volta in movimento non si nota nessuna differenza sensibile.
La promessa di Nintendo di un audio di maggior qualità su Switch rivela avere un impatto minimo. Sia per quanto riguarda l'acqua corrente, che il rumore dei passi o il fruscio dell'erba, l'idea è che Switch possa contare sulla sua maggior memoria in modo da offrire un comparto sonoro più ricco. Nel complesso, dopo aver trascorso la giornata a confrontare le due versioni indossando delle cuffie over-ear, abbiamo trovato difficile notare delle differenze. Per coloro che usano sistemi di diffusione audio professionali o Dolby Sorround di fascia alta, forse le migliorie di Switch potrebbero risultare più facilmente apprezzabili. Per la maggior parte dei giocatori comunque, il suono della versione Wii U rimane tranquillamente all'altezza.
A conti fatti, basandoci sulla qualità audio video, la versione Switch è quella giusta da acquistare. Ma è una vittoria di poco conto, con la sola risoluzione a fare da ago della bilancia. I miglioramenti sono poco incisivi, data soprattutto la differenza di potenza tra Wii U e la Switch posta sulla docking station, ma c'è una valida argomentazione presentata da Nintendo per giustificare il fatto che Zelda sia il più simile possibile su entrambe le console. I possessori di Wii U infatti non dovrebbero essere svantaggiati, anche perché il titolo stesso possiede le qualità per garantire a Switch un debutto brillante.
Ad ogni modo, mentre le caratteristiche estetiche sono similari, ci aspettiamo delle performance migliori sulla piattaforma più moderna. Chiaramente, Breath of the Wild è stato in sviluppo per ben più di quattro anni e l'engine utilizzato per realizzare l'open world era stato originariamente progettato per funzionare su hardware Wii U. La conversione per Switch è avvenuta molto più tardi, un cambiamento di architettura che può aver creato non pochi problemi in fase di sviluppo.
Stiamo per confrontare l'esperienza su Switch alloggiata nella base a quella su Wii U, ma prima di farlo vogliamo essere chiari: la versione portatile con risoluzione a 720p offre un'esperienza più stabile rispetto a quella ottenibile giocando su Switch alloggiata nella docking station. Per chi sta cercando la versione più stabile possibile, questo è quanto.
Tuttavia, considerare Switch in versione casalinga e metterla a confronto con Wii U, dà vita ad un interessante metro di paragone. Le basi prima di tutto: Breath of the Wild punta ad una sincronia verticale bloccata a 30fps su Wii U e Switch, ma a causa della sua struttura open world difficilmente riesce ad essere stabile. Siccome si tratta di una tipologia di sincronia verticale a doppio buffer, quando non riesce a sostenere i 30fps su entrambe le console cala fino a toccare i 20fps.
Sorprendentemente, basandoci su un test fatto al Great Plateau, Switch presenta cali di frame con la stessa frequenza di Wii U, ma in diverse sezioni della medesima area. Non ci sono cause evidenti a giustificare questa differenza: il carico del rendering non è così elevato rispetto ad altre zone in cui il gioco deve ad esempio generare dei boschi. Ciò suggerisce un collo di bottiglia causato dallo streaming di dati in background. Una teoria riguarda la possibilità che il mondo sia suddiviso diversamente sulla configurazione della RAM, dando origine a cali fino a 20fps in punti diversi per ogni dispositivo
In altre parole, il frame rate può bloccarsi a 20fps su entrambe le console, ma mentre Switch lo fa sempre in un punto, Wii U presenta problemi in aree diverse. Le limitazioni della CPU qui sono evidentemente le colpevoli: la suddivisione della banda del SoC potrebbe spiegare perché il gioco gira più fluidamente in versione portatile.
Al momento, basandoci su questi test, vi è una parità tra l'esperienza su Switch in versione casalinga e quella Wii U ed è un peccato che Zelda in entrambi i casi non riesca a girare a 30fps bloccati. Entrambe le versioni hanno cali di frame in circostanze similari ma in posti differenti.
Sarà interessante vedere se le differenze aumenteranno man mano che procederemo con il gioco, ma basandoci su questi test vi confermiamo che Wii U perde contro Switch solo in termini di pura risoluzione. Le differenze visive sono minime e l'estetica del titolo è virtualmente identica indipendentemente dalla piattaforma su cui viene giocato. Le prestazioni richiedono altre prove, ma lo ripetiamo, c'è veramente poco per cui scegliere tra la versione Wii U e quella Switch alloggiata nella docking station basandoci su quello che abbiamo potuto vedere finora.
La capacità di Switch di separarsi dal televisore, per giocare dove si vuole, è di gran lunga la differenza più tangibile tra le due versioni. In base alle prove effettuate fino ad ora, l'impatto di questa caratteristica è di certo più incisivo rispetto alle migliori performance offerte dalla versione portatile. Giocare a questo gioco ovunque e in qualsiasi momento è una prospettiva allettante, che consente anche agli utenti più occupati di ritagliarsi qualche sessione di gioco. Per concludere, non sono tanto le differenze tecniche tra le due versioni di Zelda che dovrebbero spingere ad acquistare Switch, quanto il concetto stesso della piattaforma e i titoli disponibili su di essa.