Final Fantasy XV - recensione
La nascita di un nuovo Re.
L'attesa è stata fin troppo lunga. I fan di Final Fantasy avevano ormai perso le speranze di vivere le avventure di Noctis, ma Square Enix ha continuato a lavorare al progetto, modificandolo, demolendolo e ricostruendolo da zero. Gli sviluppatori hanno dato anima e corpo con l'obiettivo di far tornare la serie al posto che le spetta, ossia in cima all'Olimpo dei JRPG. E dopo aver passato oltre 60 ore con la copia PS4 del gioco, possiamo dire con una certa tranquillità che l'obiettivo è stato raggiunto.
Final Fantasy XV è ciò che gli appassionati del genere aspettavano da tempo. Un viaggio epico attraverso un mondo vasto e meraviglioso fatto di miti, leggende, mode e tradizioni. Quella che inizia come una banale scampagnata tra amici si trasforma presto nel pellegrinaggio di Noctis verso la scoperta delle proprie origini e capacità. Un ragazzo viziato e svogliato, partito in macchina insieme al consigliere personale, alla guardia del corpo e all'amico d'infanzia, viene suo malgrado dato in pasto alle responsabilità dell'età adulta.
Il tema del viaggio è stato sviluppato alla perfezione, in Final Fantasy XV. La scoperta di luoghi nuovi e sorprendenti procede di pari passo con la presa di coscienza del proprio ruolo nel mondo, e attraverso Noctis Square Enix ci ricorda quanto la vita possa essere ingiusta. Il team responsabile del nuovo episodio di Final Fantasy è riuscito a trasmettere tutta la propria passione verso la serie, confezionando un messaggio d'amore capace di raggiungere sia i fan storici che le nuove leve. Lo ha fatto senza aver paura di sperimentare o, quando necessario, di imparare da chi ha fatto meglio in tempi recenti.
Giocando Final Fantasy XV è impossibile non trovare elementi già visti in Xenoblade Chronicles, soprattutto sul fronte dell'esplorazione. La mappa di gioco non è solo enorme ma caratterizzata in modo maniacale. Ogni angolo del mondo di Final Fantasy XV è stato realizzato con cura. Ogni città, ogni stazione di servizio, ogni zona pericolosa, ogni anfratto dell'immensa mappa esplorabile trasuda di una passione che nessun mondo procedurale sarà mai in grado di riprodurre.
Trincee distrutte, città arroccate su meteoriti in fiamme, basi militari, vulcani attivi attraversati da fiumi di lava incandescente, bivacchi di cacciatori, allevamenti di chocobo. Esplorando il mondo del gioco vi imbatterete in una gran varietà di ambientazioni, tutte popolate dagli immancabili NPC carichi di missioni da assegnare e di richieste assurde.
Se avete visto i vari trailer del gioco saprete che gran parte degli spostamenti si svolgono a bordo della Regalia, un'auto che può essere modificata durante l'avventura. I viaggi in macchina, però, non sono gli unici possibili. Final Fantasy XV incoraggia l'esplorazione a tutto tondo. Nei ristoranti e nei bar, parlando coi gestori, si ottengono informazioni relative ai dintorni, individuando punti di interesse e attivando eventuali missioni secondarie.
Nelle prime fasi gran parte degli spostamenti avvengono in auto o a piedi (pro tip: impostate la barra del vigore su "visibile" e sfruttate il trucco per lo scatto infinito, lasciando e ripremendo subito il tasto Cerchio quando la barra sta per esaurirsi), ma dopo un po' avrete accesso ai soffici chocobo o ad altri mezzi di trasporto come i treni.
L'esplorazione viene sempre premiata in qualche modo. Viaggiando si trovano preziosi ingredienti con cui cucinare piatti prelibati, tesori abbandonati, missioni secondarie non segnate sulla mappa (le auto in panne e i cacciatori in difficoltà), oltre agli indispensabili rifugi dove accamparsi per passare la notte. Già, perché viaggiare di notte, in Final Fantasy XV, è davvero pericoloso. È al calar del sole, infatti, che appaiono gli infidi Daemon, creature oscure in grado di intaccare i Punti Ferita massimi di Noctis, impedendogli di guarire dalle ferite se non dormendo o usando oggetti particolarmente preziosi.
Le battaglie, notturne o diurne che siano, si basano su un sistema di combattimento in grado di adattarsi a ogni esigenza. Con la modalità attiva, l'azione procede ininterrottamente e costringe il giocatore a prendere in fretta ogni decisione. In questa modalità, la sensazione di trovarsi di fronte a un gioco d'azione è molto forte. Diventa fondamentale affidarsi all'aiuto dei compagni e affinare le proprie abilità difensive, in modo da capire quale avversario sta per attaccare e come contrastarlo.
Attivando lo stile riflessivo, invece, basta non toccare nessun tasto del joypad per bloccare l'azione e fare il punto della situazione. La modalità riflessiva è quanto di più vicino al combattimento a turni ci possa essere, pur non rinunciando al dinamismo del nuovo battle system. Ecco quindi che si ha la conferma visiva dell'aggro (chi sta attaccando chi), che si possono individuare facilmente i punti deboli dei bersagli attraverso la Scansione e, soprattutto, scegliere in tutta calma su quale bersaglio infierire.
Considerando che i combattimenti offrono un gran numero di opzioni, sia offensive che difensive, consigliamo caldamente di prendere dimestichezza con le battaglie usando lo stile riflessivo, per poi passare a quello attivo una volta acquisita sicurezza. Tenendo premuto il tasto quadrato, per esempio, Noctis può entrare in difensiva e schivare ogni attacco, consumando parte dei propri Punti Magia.
Premendo quadrato con il giusto tempismo, invece, può parare e contrattaccare, mentre cogliendo alle spalle il bersaglio ottiene il bonus di Aggiramento, incrementando i danni inflitti. Tutto questo si moltiplica se i compagni di squadra sono nelle vicinanze, dando vita a potenti attacchi incrociati. Premendo L1 e un comando sulla croce direzionale, poi, si può ordinare ai compagni di ricorrere alle Tecniche Ausiliarie. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla capacità di Noctis di usare le proiezioni, una sorta di teletrasporto che gli permette di raggiungere in un lampo i nemici più lontani, o di allontanarsi dalla battaglia per riprendere fiato.
Il sistema di combattimento di Final Fantasy XV ci ha convinto sotto ogni punto di vista. Allo stesso modo, siamo rimasti soddisfatti dalla gestione di magie e invocazioni. Le prime devono essere sintetizzate consumando energia elementale e catalizzatori (il numero di combinazioni possibili è impressionante), per poi essere equipaggiate e utilizzate come un qualsiasi oggetto. Le seconde, invece, una volta sbloccate avvengono in modo casuale durante le battaglie, a patto che vengano soddisfatti alcuni requisiti (a seconda del luogo in cui si svolge la battaglia, per esempio, cambia il Sidereo che accorre in aiuto di Noctis).
Se all'aperto tutto funziona a meraviglia, una volta all'interno delle zone pericolose (i dungeon in chiave Final Fantasy XV) si incontra qualche difficoltà extra, dettata principalmente dalla gestione della telecamera negli spazi stretti. L'ultima fatica di Square Enix non ruota solo attorno ai combattimenti, però. Per rendere ancor più credibile e coinvolgente la tematica del viaggio, Tabata e il suo team hanno dotato ogni membro del gruppo di abilità ben precise.
Ignis è in grado di cucinare piatti deliziosi, Prompto è un appassionato di fotografia, Noctis ama pescare e Gladio è un maestro dell'esplorazione. Queste abilità scandiscono i ritmi del gioco. Ogni volta che ci si ferma per riposare, che sia all'aperto, in un camper o in un motel, si deve scegliere cosa mangiare a cena, decidendo così di quali bonus godrà la squadra nelle ore successive.
Ogni ricetta, infatti, garantisce bonus di vario tipo, ma consuma anche ingredienti da raccogliere o da farmare. Le foto di Prompto animano le conversazioni attorno al fuoco, oltre a garantire preziosi Punti Abilità durante le missioni a esse dedicate. La pesca di Noctis fornisce ingredienti per alcune ricette specifiche, mentre l'esplorazione di Gladio fornisce oggetti extra al termine dei combattimenti.
Nonostante tutto, però, Final Fantasy XV non è un gioco perfetto. Il sistema di gestione dei viaggi rapidi a volte è inutilmente confusionario. Durante la nostra run ci siamo imbattuti in un paio di bug piuttosto fastidiosi (l'assenza di doppiaggio in uno spezzone di un paio di minuti e il blocco di Noctis in aperta campagna, che ci ha costretto a ricaricare l'ultimo salvataggio). Ci sono le immancabili fetch quest e pur giocando su PlayStation 4 Pro abbiamo notato qualche rallentamento di troppo.
Si tratta comunque di poche gocce nell'oceano, viste le dimensioni del gioco e la cura generale. In base a quanto tempo dedicherete alle missioni secondarie, per portare a termine il gioco avrete bisogno di 50/60 ore, che possono anche diventare un centinaio se avete intenzione di completarlo al 100%. Con il capitolo 15, dopo aver sconfitto il boss finale (e una vecchia conoscenza per i fan di Final Fantasy), si sbloccano i labirinti delle zone pericolose e si ottiene l'accesso a una serie di combattimenti a dir poco epici.
Dovrete poi pescare tutti i tipi di pesce, darvi da fare con le battaglie tra mostri al Colosseo, vincere le Chocosfide, andare a caccia di rane (con una delle quest più difficili del gioco, vista la carenza di indizi) e portare a termine mille altri compiti. In ogni momento sarete accompagnati da un eccellente doppiaggio (inglese o giapponese) e da una colonna sonora sempre all'altezza, ulteriormente impreziosita dai revival dei vecchi Final Fantasy. L'adattamento italiano, infine, segue il glossario tipico della saga Square Enix e permette di godersi al meglio un'esperienza in cui i testi sono a dir poco indispensabili.
Concludendo, l'attesa per Final Fantasy XV è stata fin troppo lunga ma Tabata ha saputo premiare la nostra pazienza con un piccolo gioiello, "dedicato ai fan di sempre e ai nuovi amici di Final Fantasy".