A Boy and His Blob
Bentornato, caro 2D!
Esattamente come accade da tempo nel mondo del cinema, anche in quello dei videogiochi le buone idee iniziano a scarseggiare, spingendo sempre più spesso gli sviluppatori a recuperare vecchie glorie del passato da riproporre sotto forma di remake opportunamente tirati a lucido.
Questo è proprio ciò che è accaduto con A Boy and His Blob, che torna alla carica in questa sua nuova incarnazione per Nintendo Wii. L'operazione nostalgia, in questo caso, è indubbiamente riuscita, visto che i programmatori sono stati in grado di riprendere il feeling originale espandendolo oltre ogni aspettativa, in particolar modo dal punto di vista della varietà.
Rispetto alla versione originale per Nes, infatti, il numero di forme che il soffice amico del protagonista è in grado di assumere è notevolmente aumentato, permettendo di affrontare ogni situazione nel modo più consono al proprio stile di gioco.
Al di là dei puzzle più rigidi, infatti, sono molte le occasioni in cui è data al giocatore la possibilità di scegliere a quale trasformazione affidarsi per risolvere la situazione, in particolar modo quando si ha a che fare con le oscure creature sparse per i livelli.
Come accadeva con i giochi di tanti anni fa, inoltre, A Boy and His Blob non ha bisogno di chissà quale trama per coinvolgere il giocatore. Basta un incipit piuttosto vago per giustificare il rapporto simbiotico che si viene a creare fra il gracile e impacciato protagonista e il tenero blob bianco, e l'avventura ha inizio.
Per chi non avesse mai sentito parlare del capitolo per NES, basti sapere che l'intero gameplay ruota attorno alla collaborazione fra il bambino controllato dal giocatore e l'informe extraterrestre guidato dalla CPU, che si aiutano a vicenda per superare ostacoli sempre più complessi.
Elemento chiave per il successo dell'impresa è la capacità del piccolo batuffolo alieno di assumere forme di vario genere, a seconda della gelatina che il bambino gli darà da mangiare. A ogni gusto è associata una trasformazione che può essere sfruttata per raggiungere tesori nascosti, affrontare pericolosi nemici o, più semplicemente, per rimanere affascinati di fronte alle meravigliose animazioni interamente disegnate a mano dai programmatori.