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Ancient Trader

Hic sunt leones.

Saranno le reminiscenze dell'incallito giocatore da tavolo che ero in gioventù, sarà il mio antico amore per la saga di Civilization, ma ho sempre preferito gli strategici a turni rispetto a quelli in real time. Non potevo quindi che accettare quando mi hanno chiesto di recensire Ancient Trader (anche perché rifiutare una recensione vuol dire passare due ore nel pozzo dei serpenti allestito in redazione). C'era solo un piccolo problema che si frapponeva fra me e questo piccolo gioiellino a turni: non riuscivo a trovarlo.

Sarà stata la calura agostana, saranno state le grigliate di pesce, ma dopo aver scandagliato tutto il parco giochi dell'XBLA non c'era traccia del gioco; sono dovuto andare a perlustrare a fondo la sezione Indie Games per trovarlo e aggiungerlo alla mia collezione. A posteriori vi dirò che la cosa mi ha parecchio sorpreso: possibile che un titolo così ben fatto e interessante non meriti di sedere accanto a colleghi più blasonati come Risiko o Catan? Quanto buon materiale ci perdiamo ogni giorno, seppellito sotto tonnellate di tristi giochetti basati sugli avatar? Forse preferisco non saperlo, quindi chiudiamo qua le divagazioni e procediamo con la recensione.

L'orso di mare è tanto brutto quanto improbabile.

Ancient Trader è uno strategico a turni, ambientato approssimativamente intorno al sedicesimo, diciassettesimo secolo, in cui sarete messi al comando di un vascello di mercanti che deve recuperare tre artefatti e uccidere un enorme mostro marino, possibilmente arraffando il maggior numero di monete d'oro, potenziando la nave ed evitando nel frattempo di venir depredati dalle navi concorrenti o di finire vittima della variegata fauna di leviatani, kraken e balene assassine che abitano l'arcipelago in cui vi muovete.

L'aspetto che salta subito all'occhio dopo aver avviato il gioco è senza dubbio la bellissima veste grafica scelta dagli sviluppatori. Tutto ha un stile che ricorda le mappe create da Mercatore, Ortelio e altri cartografi medioevali, quando si badava più alla creazione di misteriose creature marine che all'accuratezza dei rilievi. I toni sono quelli della pergamena invecchiata e dei colori naturali; ogni icona, carattere, unità, sembra uscire fuori da un antico libro che prende vita di fronte ai vostri occhi.

Se sono troppo forti meglio la borsa della vita: c'è sempre tempo per vendicarsi.

La vostra nave inizialmente è una specie di guscio di noce con pochissimo carico, armi e possibilità di spostamento, ma potenziamento dopo potenziamento la vedrete diventare un fiero galeone con tanto di stemma leonino. Gli spazi della mappa ancora sconosciuti sono coperti da nuvolette che sfumano gentilmente al vostro passaggio, e per quanto riguarda i mostri marini il menù prevede grandi classici già citati come il Leviatano o il Kraken e nuove conoscenze come mostruosi cavallucci di mare, enormi aragoste o strani tori marini pinnuti.

Tutto questo amore per le decorazioni fortunatamente non va a discapito della giocabilità e della chiarezza del gioco. In una colonna a sinistra sono disponibili le informazioni di cui avete bisogno; in alto vedrete invece le monete d'oro, e la potenza degli armamenti. Subito avrete una rappresentazione della vostra nave in cui gli spazi di movimento sono simboleggiati da nuvolette che soffiano dietro le vele, mentre la quantità del vostro carico, sia esso composto da spezie, frutta o tè, è disponibile con un colpo d'occhio all'interno di essa. Tutto è così chiaro e semplice che potrete tranquillamente saltare la breve guida del gioco.

L'obiettivo è collezionare tre oggetti (il cui acquisto li renderà più costosi per i concorrenti) che vi permetteranno di scontrarvi con l'Ancient Guardian, un mostro particolarmente tosto che potrete avvicinare solo dopo aver potenziato al massimo il vostro vascello.

I primi 15 minuti di Ancient Trader.