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Assassin's Creed: Brotherhood

Né due e mezzo, né tre…

Interessante infine la possibilità di personalizzare il menu accessibile col D-pad, in modo da selezionare rapidamente le armi che si preferiscono.

Nonostante queste novità, però, Monteriggioni non avrà alcuna possibilità e ad Ezio non resterà che ripiegare a Roma, gravemente ferito, a cavallo del proprio destriero.

Questa prima sezione ci ha permesso di apprezzare anche un motore grafico migliorato sia nelle ombre che nei volti. Nel primo caso sono stati cambiati i modi in cui vengono gestite le sorgenti luminose e le loro rifrazioni, con risultati più convincenti che non in passato.

Ma è quando si guardano in faccia i personaggi che si notano i miglioramenti più evidenti. È stato infatti aumentato il numero dei poligoni, rese più realistiche le espressioni rifacendo tutto il motion capture, nonché aumentato il numero delle ossa alle quali attaccare i muscoli. Il risultato è un Ezio migliore rispetto alla sua ultima apparizione, capace di una recitazione più realistica e convincente.

Superate queste notazioni tecniche, però, sarà il momento di tornare ai giorni nostri nei panni di Desmond, il quale, come già s'intuiva verso la fine di AC2, è destinato ad giocare un ruolo molto più dinamico che non starsene sdraiato tutto il giorno dentro l'Animus. La sua visita alla diroccata magione degli Auditore in una Monteriggioni contemporanea, si tradurrà infatti in un livello tutta azione ed enigmi da risolvere insieme alla sua compagna, Lucy.

Le sessioni intensive alle quali Desmond si è sottoposto nell'ultimo episodio cominceranno a produrre effetti collaterali ancora più marcati di quanto non avessimo visto alla fine di AC2, i quali si tradurranno in delle visioni di Ezio che in svariate occasioni apparirà davanti ai suoi occhi quasi fosse uno spettro. Un interessante risvolto narrativo che avremo senz'altro modo di esplorare col gioco completo.

Completato anche questo livello è stato il momento di tornare a vestire i panni di Ezio in quel di Roma, città che richiede vari approfondimenti. La prima cosa da notare, infatti, è che questa sarà grande tre volte la Firenze di Assassin's Creed 2! Il fatto di essere la più vasta mappa mai apparsa in un gioco di questa fortunata serie, come dicevo in apertura, ha spinto gli sviluppatori a permetterci di andare a cavallo anche in città, così da velocizzare gli spostamenti.

L'implementazione di questa feature, però, mi ha lasciato qualche dubbio. Da un lato perché il nostro destriero, chiamabile a piacimento con un fischio come in Red Dead Redemption, ha dimostrato qualche difficoltà nel raggiungerci: un conto sono le praterie del Far West, un altro il centro storico della Città Eterna, che sembra fatto apposta per complicare il pathfinding di qualsiasi intelligenza artificiale.

Dall'altro perché, al di là di questi dettagli che saranno probabilmente risolti con la release finale, resta il fatto che le strette vie della capitale non sono il luogo migliore per andarsene in giro al galoppo. Si finirà infatti il più delle volte per travolgere gli inermi passanti in una sorta di rivisitazione medievale di Grand Theft Auto, il che potrebbe anche andar bene non fosse che tra di essi vi sono sempre delle guardie, che giustamente inizieranno a darci la caccia.

Molto meglio, quindi, sfruttare i tunnel sotterranei cittadini, che permetteranno collegamenti ancora più veloci tra una parte e l'altra della città. Sbloccarli però non sarà facile, e vediamo nel dettaglio il perché...

Ezio alle prese con le macchine di Leonardo in questo video walkthrough.

La città di Roma è suddivisa in più zone, ognuna delle quali sotto l'influenza di un comandante dei Borgia, che controlla una specifica torre. Il nostro compito sarà ovviamente ucciderlo e così facendo la zona attorno al suo quartier generale tornerà a essere libera e potrà tornare a risplendere attraverso dei restauri nei quale investire la nostra pecunia.

Riapriranno dunque i negozi, che potranno anche assegnarci quest con le quali entrare in possesso di equipaggiamenti altrimenti impossibili da ottenere. Avremo poi a disposizione scagnozzi e cortigiane, che ci caveranno d'impaccio qualora le guardie si facessero troppo insistenti. E si apriranno anche i tunnel di cui sopra.

Peccato però che i comandanti si dividano in due categorie, i coraggiosi e i codardi. Se i primi resteranno a combatterci, e quindi si riveleranno paradossalmente i più facili da affrontare, i secondi se la daranno a gambe al nostro più piccolo passo falso. Per evitare di dover ripetere la missione, dovremo allora pianificare accuratamente ogni mossa.

Per farlo, potrà tornarci utile buttare un'occhiata di quando in quando sotto la nostra barra della salute, dov'è presente un indicatore che ci dirà di quanti assassini possiamo usufruire. Già, perché lo sapete che in Brotherhood non saremo soli, vero?