Assassin's Creed II
Un assassino impara sempre dai propri errori...
Ogni compito che viene affidato a Ezio gli viene dato da personaggi legati alla trama, in modo logico e ben collegato agli eventi e, soprattutto, in modo sempre diverso. L'avventura non è più divisa in un numero di omicidi pari ai capitoli della storia, ma segue ritmi che cambiano a seconda delle circostanze, spingendo il giocatore a modificare spesso l'approccio alle vittime. A volte, per esempio, viene richiesto unicamente di pedinare il bersaglio per poter assistere al suo incontro con altri oscuri personaggi, ed è in questi frangenti che emergono alcune delle novità più interessanti del gioco.
La mimetizzazione tra la folla tanto sbandierata nel primo Assassin's Creed, che in realtà si era trasformata in una ridicola camminata automatica fra i soliti gruppi di monaci teleguidati, è ora completamente nelle mani del giocatore, che una volta appresa l'abilità in questione dalla fazione delle cortigiane può sfruttare qualsiasi gruppo di persone per muoversi per le strade senza attirare l'attenzione delle guardie.
Per indicare il successo della manovra, i programmatori hanno inserito un intelligente filtro grafico che fa apparire il protagonista in bianco e nero quando è perfettamente mimetizzato.
Già solo questo semplice elemento dona al gioco un ritmo completamente diverso, cancellando la routine e rendendo gli spostamenti in città molto più intensi e gratificanti. Questo accade anche grazie al nuovo sistema di notorietà, che sembra uscito direttamente da GTA.
Alcune azioni, infatti (furto, omicidio, percosse ai civili e via dicendo), innalzano il livello di notorietà del protagonista, segnalato nella parte in alto a sinistra dello schermo. Quando l'indicatore è completamente rosso, basta essere visti da una guardia perché questa si allerti cercando di farci la pelle.
Fortunatamente ci sono diversi sistemi per ridurre la notorietà: si possono cercare i manifesti che ritraggono il nostro viso in giro per la città e strapparli uno per uno (ogni manifesto riduce l'allerta del 25%), oppure si possono corrompere gli oratori sparsi per le strade spingendoli a smettere di aizzare la folla contro di noi.
Considerando che in alcuni momenti l'attenzione nei confronti di Ezio rimane costantemente al 100%, la mimetizzazione assume un ruolo fondamentale, e il fatto che questa volta sia così ben realizzata rappresenta un grande punto di forza del gioco.
La varietà dell'azione è garantita anche da una vasta gamma di elementi che interviene durante i combattimenti, negli approcci silenziosi o nell'interazione con la folla e le fazioni, a tutto vantaggio dell'esperienza di gioco.
I negozi che si possono trovare nelle città forniscono un gran numero di oggetti utili, che vanno dalle armi e armature (reperibili dal fabbro e caratterizzate da diversi valori di resistenza, velocità, difesa, parata e salute massima) a veleni e pozioni di cura, che possono essere trasportati in borse più o meno capienti vendute dai sarti. A questi elementi si aggiungono dettagli puramente estetici come la tintura dei vestiti di Ezio o le opere d'arte che possono essere esposte nella villa a Monte Riggioni.