Assassin's Creed II
Un assassino impara sempre dai propri errori...
Nell'ossessiva ricerca della varietà, inoltre, i programmatori hanno inserito all'interno di Assassin's Creed 2 fasi di gioco ben diverse da quelle tradizionali, come gli inseguimenti in carrozza (non il massimo del divertimento, a dire il vero), le fasi con la macchina volante di Leonardo Da Vinci (che si sblocca solo una volta arrivati a Venezia e completate alcune missioni), e la gestione del borgo di Monteriggioni, che fortunatamente per chi non ama perdersi in dettagli del genere è completamente opzionale.
In sostanza la gestione del borgo non è nulla di particolare, visto che richiede unicamente di spendere denaro per ristrutturare i vari edifici, ottenendo così una rendita sempre più consistente, bonus di vario genere (con le banche e i negozi) o sbloccando nuovi ambienti da esplorare per trovare alcuni dei numerosi oggetti nascosti.
A sorprendermi positivamente, in Assassin's Creed 2, comunque, è stata l'evoluzione della trama, che dopo la piattezza del primo capitolo prende una svolta inattesa e piuttosto interessante. Naturalmente non vi svelo nulla in queste righe ma vi assicuro che il lavoro svolto dal team di sviluppo per offrire al giocatore situazioni coinvolgenti può considerarsi davvero riuscito.
Per svelare alcuni dei segreti del gioco, per esempio, è necessario scovare 20 simboli sparsi per le ambientazioni, che una volta analizzati richiedono di risolvere alcuni semplici enigmi. Il modo in cui i programmatori hanno inserito l'elemento in questione all'interno della storia è davvero azzeccato, e stuzzica abbastanza la curiosità da spingere ad affrontare la difficile ricerca, molto più di quanto non accadesse con le infinite bandiere del primo episodio.
Anche il sistema di combattimento è stato sviluppato rispetto al passato. I duelli risultano ancora piuttosto semplici ma fa piacere notare come le numerose possibilità offerte al giocatore spingano a sperimentare strategie sempre diverse, in particolar modo con determinati tipi di avversari. Se con alcuni soldati basta ancora attendere pazientemente un attacco per chiudere istantaneamente lo scontro con una contromossa fulminea, con altri questa strategia non può essere utilizzata, ed è quindi necessario optare per un approccio differente.
In alcune occasioni, per esempio, è necessario schivare i colpi delle armi più pesanti, attendere la finestra giusta per colpire e poi agire di conseguenza. Sul fronte tecnico Assassin's Creed 2 si dimostra piuttosto altalenante. La versione da noi testata è stata quella PS3, quindi i commenti sul reparto tecnico riguardano solo la console Sony.
Se è vero che le ambientazioni sono ancora più ricche e variegate di quelle del primo capitolo della serie, con un'incredibile varietà di texture e un gran numero di modelli progettati per le varie strutture, i filtri grafici sono quasi completamente assenti e i modelli poligonali dei personaggi risultano meno convincenti.
Questa scelta ha permesso al team di sviluppo di far circolare molte più persone per le strade cittadine, ma le riprese ravvicinate durante i dialoghi a volte sono davvero impietose, mettendo in evidenza le mani tozze e spigolose e i volti approssimativi.
Lo stesso impatto negativo lo fanno le ombre, sgranate all'inverosimile e spesso perfino fastidiose da vedere. Nonostante questo, tuttavia, l'impatto generale è più che buono, seppur poco rifinito.
Assassin's Creed 2, quindi, riesce a riscattare il nome del proprio antenato, rivelandosi un'esperienza estremamente piacevole da giocare. Dopo le prime ore mai troppo incisive, il gioco si apre rivelando un'anima ricca e sorprendente, capace di reggere tranquillamente il confronto con le aspettative montate da mesi di hype incontrollato.