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BioShock 2

La follia di Rapture dagli occhi di un Big Daddy.

La domanda non può che sorgere spontanea: se il libro Atlus Shrugged di Ayn Rands ha ispirato Bioshock, qual è l'equivalente in questo nuovo capitolo? Alla domanda Thomas ha preferito rimanere vago: "Se vi dicessi quali influenze ci sono ora, fornirei eccessivi dettagli riguardo alla trama e non è ancora giunto il momento. Posso dire che ci sono personaggi, siano essi eroici o malvagi, ideologicamente molto convincenti, e bisogna avere un certo tipo di conoscenza del materiale prima di poter scrivere un soggetto con questo criterio".

Il background di Thomas è comunque particolarmente ampio quando si parla di genere horror, basti pensare alla sua attività nella realizzazione del design di The Cradle in Thief 3 e di Fort Frolic nel primo BioShock. "Ritengo che il primo BioShock fosse ricco di drammaticità, se facciamo riferimento agli orrori e all'esposizione alle modifiche genetiche di questi personaggi, a causa dell'ADAM. In BioShock 2 spero che ci sia ugualmente un contesto horror di spessore, che possa far provare sensazioni discordanti da un istante all'altro e farvi formulare delle ipotesi. Questo è in definitiva il mio scopo primario. Penso che la paura e l'angoscia siano fattori molto importante in BioShock, così come la sua drammaticità: elementi che rendono la sfida avvincente e il gioco in sè unico".

La Big Sister non possiede certamente le dimensioni dell'equivalente maschile ma attenzione a non sottovalutarla, sarà un osso duro da affrontare, anche perchè sarà impaziente di togliervi dalla circolazione.

Su un piano strettamente strutturale, ritorneranno sia le esplorazioni degli ampi scenari che l'incremento delle capacità del personaggio, anche se gli sviluppatori non hanno spiegato come si sia evoluto effettivamente il sistema di combattimento, a parte sottolineare il fatto che si potranno sfruttare contemporaneamente sia i plasmidi che le armi da fuoco (e già questo di per sè sarebbe molto interessante). Sembra confermata anche la presenza di una modalità multiplayer, della quale era sprovvisto il primo capitolo, tuttavia per il momento non sono trapelate informazioni di nessun genere.

Dal punto di vista tecnico il titolo sembra fondare le sue caratteristiche sui medesimi punti cardine del suo predecessore, mostrando nuovi scorci di una Rapture rimasta comunque ancorata allo stile fortemente art-deco che fa emergere questo franchise dalla massa, (spesso informe) degli shooter in prima persona.

In un gioco con idee forti alla base, sarebbe un peccato non sentire mai cosa pensano i propri antagonisti. Ecco perchè la Big Sister parla.

"Non posso effettivamente spiegare come, perchè darei troppe indicazioni, ma per me è importante che BioShock 2 sia degno di tal nome, non solo dal punto di vista narrativo,ma soprattutto come un videogioco che ponga dei quesiti interessanti, e dal quale i giocatori possano trarre un significato". Jordan Thomas sembra molto sicuro dei mezzi a disposizione di 2K Marin, nelle sue parole si comprende l'impegno profuso dal team nel tentativo mai facile di rinnovare un gioco che nella sua prima incarnazione ha saputo rapire letteralmente i giocatori e non solo in virtù del nome con cui viene identificata la città sommersa in cui si svolgono gli eventi. Non vediamo veramente l'ora di conoscere nuovi succosi dettagli, oltre a togliere quel grande punto interrogativo legato al comparto multigiocatore che a nostro avviso potrebbe sì prolungare la longevità, ma rischierebbe di contaminare l'eccellente atmosfera che permea l'intero mondo di gioco. Lieti di sbagliarci ovviamente.