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Blur

Ora è tutto molto più chiaro!

Fin dal momento in cui viene caricato, il gioco impressiona con la sua grafica pulita e farcita di luci al neon, e con l'azzeccata colonna sonora. Il livello di qualità dei menu viene mantenuto anche durante le corse. Non c'è lag, la profondità dell'orizzonte è piuttosto buona e il comparto audio offre un ottimo mix tra il rombo dei motori, lo stridio delle gomme e il rumore dei vetri rotti e delle lamiere contorte. Durante gli incidenti più spettacolari l'azione rallenta e i colori su schermo cambiano leggermente, ma si tratta di un semplice effetto cosmetico che non influisce sulla giocabilità.

Il sistema di controllo è intuitivo, con i grilletti associati ad acceleratore e freno, il bumper sinistro usato per scorrere i potenziamenti, il tasto A per usarli, B per il freno a mano e il bumper destro per passare al volo dalla visuale in prima a quella in terza persona.

In totale ci sono otto potenziamenti. Il più divertente, per quel che abbiamo visto finora, è lo Shunt, che sguinzaglia una sfera di energia a ricerca che segue l'auto più vicina come il guscio rosso di Mario Kart. La mina, invece, è perfetta per liberarsi di un inseguitore troppo insistente o per lasciare ricordini dormienti lungo il tracciato (ma si può usare anche frontalmente per ‘depositarla nel bagagliaio’ di chi ci precede, ndR).

Fino a 20 giocatori possono prender parte agli eventi. Con un simile numero di concorrenti, qualsiasi gara si trasforma in un inferno.

I fulmini rallentano la corsa del primo in classifica con scariche elettriche lungo il tracciato. La Nitro offre l'immancabile boost di velocità, mentre il Bolt scaglia una particella di energia dritta di fronte alla propria auto, per fare piazza pulita di chi trova sulla propria strada. Per occuparsi di chi si affida troppo alle sportellate, il Barge si rivela perfetto, con la sua ondata di energia sparata direttamente dai lati della macchina, mentre sul fronte difensivo ci sono lo Scudo e il power-up per riparare i danni.

Si possono accumulare fino a tre potenziamenti alla volta, che vengono mostrati in altrettante icone dietro al paraurti della macchina, ed è possibile abbandonarne uno in qualsiasi momento se si vuole fare spazio per qualcosa di più utile.

Tutto questo va ad aggiungersi a un simulatore di guida eccitante e divertente. Una volta abituatisi alla velocità e ai power-up, Blur diventa davvero interessante. Si prova una soddisfazione incredibile quando si colpisce il pilota in testa alla gara o quando si attiva lo Scudo appena prima di essere investiti da qualcosa di letale.

La lunga lista di veicoli su licenza disponibili offre moltissima varietà in termini di velocità e controllo, e la gran quantità di tipi di gara e di circuito non fa che migliorare il tutto. Scegliere l'auto giusta per una determinata corsa può essere più importante che rivelarsi degli assi della guida.

Ecco come si presenta il multiplayer di Blur.
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Blur

PS3, Xbox 360, PC

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