Blur
Il primo combat racing game?
L’ultima volta che abbiamo messo le mani su Blur, ci eravamo trovati dinnanzi a un racing game atipico, cinematografico e decisamente spettacolare. Un titolo che non intende(va) rivoluzionare un intero genere, bensì ampliarne gli orizzonti attraverso contaminazioni varie, un po’ come sta accadendo ultimamente con il genere ruolistico.
Se lo chiedete a Gareth Wilson, lead designer di Bizarre, vi dirà che dopo ulteriori mesi di sviluppo il gioco “sta in qualche modo assomigliando sempre di più a Street Fighter IV”. Okay, il paragone è azzardato ma non del tutto fuori luogo. “Ci sono contatori ovunque”, ribadisce Wilson, proprio a sottolineare il fatto che in Blur i giocatori non si troveranno solo a gareggiare su potenti vetture ma prenderanno parte ad un vero e proprio combattimento.
Non ci saranno uppercut e hadouken, questo è chiaro, però avrete modo di effettuare svariate combo e di fare seriamente del male agli avversari. Roba da far sembrare gli schianti del sempre lodato Burnout una serena passeggiata nel parco. Il team di Bizarre Creations ha da tempo dato prova di estrema padronanza del genere con Project Gotham Racing e con questo nuovo progetto tenta di realizzare un concept capace di unire l’adrenalina di un titolo di corse al ritmo serrato di un action game. E, ne converrete, non è roba da poco.
Ci si troverà a bordo di bolidi di ogni tipo nel tentativo di tagliare per primi il traguardo, eppure l’essenza del gioco non risiederà soltanto nella guida spericolata, tutt’altro. Il vero scopo del giocatore sarà quello di acquisire i vari potenziamenti dislocati lungo il tracciato e imparare a dosarli con millimetrica precisione durante lo svolgimento della gara.
Come in ogni combattimento che si rispetti, tutto sarà basato sul tempismo e sull’individuazione dei punti deboli degli avversari. Memorizzare il tracciato non servirà a nulla dato che i vari potenziamenti e ogni sorta di insano espediente implementato dagli sviluppatori andrà a influire direttamente sulle posizioni di gara, rendendo ogni avvenimento imprevedibile.