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Borderlands: l'Isola degli Zombie

Tanta carne (morta) al fuoco

Borderlands è uscito da relativamente poco tempo, ma nonostante questo il primo contenuto scaricabile è già arrivato. E non stiamo parlando di un pacchetto di oggetti o di qualche extra superfluo ma di un'intera ambientazione da esplorare, caratterizzata da un'atmosfera completamente diversa da quella che abbiamo imparato ad apprezzare nel gioco Gearbox.

L'isola degli zombie è, in sostanza, un piccolo mondo extra dove poter affrontare diverse quest che coinvolgono non-morti e creature che sembrano uscite direttamente da uno dei tanti capitoli di Resident Evil, il tutto condito dall'umorismo eccezionale al quale i programmatori ci hanno abituati.

Una volta scaricata l'enorme espansione (circa 1GB), è possibile andare nel luogo dove si svolgono le quest aggiuntive in qualsiasi momento e senza dover compiere grossi spostamenti. In sostanza il Covo di Jacob può essere raggiunto senza problemi da una delle numerose stazioni New-U sparse per il mondo di Borderlands, e sfruttando la pratica opzione di fast-travel. L'unica limitazione è quella di aver raggiunto almeno il decimo livello, in modo da poter godere al meglio dell'esperienza.

Una volta arrivati sull'isola ci si rende subito conto di quanto i programmatori abbiano voluto cambiare le carte in tavola. L'ambientazione è cupa e misteriosa, dominata da tinte verdastre e da un'onnipresente luna piena che illumina alberi scheletrici privi di foglie.

Questi bestioni non sono affatto facili da buttare giù. Contro di loro è meglio pensare a una strategia valida.

Il primo impatto è spiazzante, perché dopo aver passato tante ore a scorrazzare per i soleggiati deserti dell'ambientazione principale il cambiamento è davvero radicale, ma proprio per questo rappresenta una piacevole novità. Si può decidere di buttarsi a capofitto nella missione principale e di correre in modo selvaggio verso la fine dell'avventura (esaurendo così l'esperienza in poco più di un'ora e mezza), ma se siete entrati davvero nello spirito di Borderlands saprete meglio di me che questo gioco merita di essere esplorato lentamente, scandagliando ogni angolo alla ricerca di oggetti particolari e vomitando piombo sulle mille creature che il titolo ci riversa contro.

E di mostruosità da abbattere, in quest'espansione, ce ne sono davvero molte. Al di là della varietà di nemici da affrontare (si va da colossali rivisitazioni di Frankenstein a busti di zombie che da terra cercano di rallentarci per renderci la vita difficile), è la quantità dei bersagli contemporaneamente su schermo a rappresentare la vera sfida e, sotto un certo punto di vista, a scatenare l'unico problema del DLC.