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Bulletstorm

Il panorama degli FPS non sarà mai più lo stesso.

In questo senso il lavoro svolto dal team di sviluppo è infatti davvero encomiabile, ed assume una rilevanza ancor maggiore nel momento in cui ci si rende conto che la narrazione e la struttura della campagna sono solo uno dei tanti assi nella manica di questo straordinario sparatutto.

Ampio spazio è dedicato infatti anche alle armi, le cui caratteristiche rispecchiano perfettamente la spettacolarità dell'avventura vera e propria.

Dimenticatevi dei banali fucili d'assalto, dei noiosi fucili a pompa e dei soliti lanciamissili che negli ultimi anni avete imparato a conoscere e ad usare meglio del vostro telecomando, perché in Bulletstorm la vostra "esperienza sul campo" non conterà assolutamente nulla. Dovrete ripartire da zero e riscoprire l'irresistibile fascino delle armi da fuoco come se foste un tredicenne alle prese con la sua prima copia di Playboy.

I nemici oltre ad essere molto aggressivi hanno una gran bella mira.

Credete sia esagerato? La pensereste allo stesso modo se vi parlassi di un fucile in grado di legare i vostri avversari con delle granate bolas? O se vi raccontassi delle proprietà esplosive del cappio in grado di scatenare impressionanti onde d'urto capaci di spappolare i vostri avversari sulle pareti degli edifici come se fossero delle mosche in balia di una centrifuga?

E questi sono solo due banalissimi esempi di ciò che vi attende, perché nel corso della vostra lotta per la sopravvivenza vi capiterà di imbracciare anche fucili di precisione con proiettili teleguidabili o mitra capaci di sparare 100 proiettili in un solo colpo per spappolare qualsiasi ostacolo vi si pari davanti.

Le armi ed il cappio "multiuso" - strumento fondamentale per concatenare gli attacchi - sono tuttavia solo la proverbiale punta dell'iceberg dell'esperienza, poiché il vero punto di forza di Bulletstorm non sta tanto negli impressionanti strumenti di morte a vostra disposizione, bensì nel modo in cui deciderete di usarli.

I personaggi sono tutti davvero ben caratterizzati, ma Grayson risulta senz'altro il più carismatico.

Come molti di voi già sapranno, il team di sviluppo ha infatti manifestato, sin dal primissimo annuncio del prodotto, l'intenzione di realizzare qualcosa di innovativo e originale che fosse in grado di stimolarci e fornirci al tempo stesso costanti incentivi per sperimentare le strategie più diverse - dandoci così la possibilità di dare libero sfogo alla nostra creatività. Un obiettivo indubbiamente pretenzioso, ma la summa della filosofia dei ragazzi di People Can Fly si riassume in una sola, semplice parola: skillshots.

Per chi ancora non lo sapesse, quello degli skillshots (termine tradotto in italiano con un discutibile "tiri abilità") è un sistema che, analizzando il vostro approccio in battaglia, vi ricompenserà con un certo numero di punti in base alla creatività che avrete mostrato per fare a pezzi i nemici di turno.

Uccidendo un nemico in maniera tradizionale, ovvero sparandogli fino a farlo cadere a terra privo di vita, non otterrete più di 10 punti, e anche mettendo a segno un headhsot il vostro counter si fermerà a 25 – una vera miseria, insufficiente anche per un singolo kit di munizioni dell'arma di base.

I primi 15 minuti.
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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Bulletstorm

PS3, Xbox 360, PC

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