Call of Duty: Black Ops
Preview e intervista: che volere di più?
Onestamente non ho assistito alla demo di Medal of Honor, quindi non mi posso esprimere in merito. Posso comunque supporre che si tratti di una coincidenza, visto che dietro al nostro prodotto come al loro, c’è un alto sforzo creativo.
Non ho davvero elementi per darti una risposta precisa. Fino a quando non ne saprò di più, la mia opinione resta che si tratti di una coincidenza.
Mi stai facendo una domanda che riguarda un futuro davvero lontano al quale non stiamo ancora pensando. Al momento siano concentrati unicamente sulla release di Black Ops. Quando l’avremo terminato ci domanderemo dove ambientare il prossimo capitolo della serie.
No, non ci stiamo ancora pensando. Quando Black Ops sarà andato in gold avvieremo la fase di post-produzione e successivamente quella di pre-produzione del prossimo capitolo.
Non vedo un rischio particolare in proposito. Giusto per dire, non credo neppure che la Seconda Guerra Mondiale sia un argomento esaurito, eppure in molti credevano che lo fosse fino a quando non abbiamo deciso di spostare l’azione nel Pacifico con World at War.
C’è una linea guida molto semplice nel nostro mestiere, che è quella di proporre esperienze di gioco sempre nuove. Fino a quando riusciremo a farlo, sono sicuro che riusciremo a soddisfare il nostro pubblico.
Con questa affermazione si è concluso lo spazio dedicato alle interviste. Prima di uscire, però, un collega inglese ha chiesto a Olin quale sia l’aspetto di Black Ops che secondo lui lascerà il segno. La sua risposta è stata che l’annuncio del primo settembre relativo al multiplayer ci lascerà letteralmente a “bocca aperta” e ci ha invitato a dargli tutta la copertura possibile.
Non resta allora che attendere qualche giorno per verificare la bontà di questo proclama: se fondato, potremmo ritrovarci molto presto su queste pagine a parlare ancora di Black Ops…
Call of Duty: Black Ops sarà in vendita nei formati Xbox 360, PlayStation 3 e PC il 9 novembre.