Skip to main content

Castlevania: Lords of Shadow

Preparate frusta e acqua santa!

Nel corso della presentazione sono state mostrate parecchie delle creature che popoleranno i nostri nuovi incubi "made in Konami". Tra enormi mostri dallo sguardo maligno e presenze eteree e spettrali, tutto il "bestiario" di Castlevania affonda le proprie radici nella storia di questa serie, non rinunciando però a qualche tocco originale e, se possibile, più inquietante. Stesso discorso per la colonna sonora, orchestrata magistralmente come sempre, nella quale si nota la preponderanza di strumenti a corde e del solito organo. Detto in parole povere, quasi tutti gli elementi di questo sequel sono riconoscibili dai fan della serie ma raramente ci è capitato di vederli presentati in questo modo.

Anche il sistema di combattimento guarda al passato rivolgendo però un occhio al presente. Gabriel è armato della classica frusta apparsa in moltissimi altri Castlevania, ma avrà a sua disposizione altre armi secondarie tra cui gli immancabili pugnali e le fiale di acqua benedetta.

Cox ci ha mostrato i combattimenti prendendo personalmente in mano il pad e facendoci vedere quanto devastanti possano essere alcuni degli attacchi disponibili. Gabriel si è fatto largo facilmente tra orde di nemici con movimenti estremamente fluidi, mettendo insieme combo decisamente lunghe e ad alto tasso di sangue. Non pensare ad altri titoli simili come God of War o Devil May Cry è impossibile... ma va ovviamente ricordato che i giochi appena citati devono a loro volta più di un credito alla serie Konami.

Sappiamo cosa state pensando. No, non sono i protagonisti di Highlander.

Lords of Shadow avrà ovviamente anche un sistema di magie, gestite tramite l'energia ricavabile dai nemici o dagli oggetti distrutti negli scenari. Una volta accumulata, questa energia può essere convogliata in due diverse "famiglie" di magie: luce e ombra... paragonabili sia nel nome che negli effetti alle classiche magie bianche e nere. Della prima fanno parte infatti le magie di cura e difesa, mentre alla seconda appartengono gli incantesimi di attacco.

Un esempio della magia di luce ci viene dato quando Cox lancia un'incantesimo in grado di ripristinare parte dell'energia di Gabriel ogni volta che un suo attacco va a segno. Le magie possono poi essere combinate con le armi secondarie. Si può ad esempio, lanciarne una insieme a una fialetta di acqua benedetta per creare uno scudo temporaneo attorno a Gabriel.

Come dicevamo, le magie appartenenti all'ombra sono utili soprattutto per danneggiare i nemici e sono anche quelle in grado di aumentare notevolmente le combo di Gabriel. Cox a questo punto ci confida che "il sistema di magie è stato creato per consentire ad ogni giocatore di trovare il proprio stile di combattimento. Alcuni preferiranno attaccare sempre e comunque, altri cercheranno un approccio più prudente e conservativo."

In più di un'occasione durante il gioco saremo chiamati ad affrontare i Titani, colossali mostri di roccia che possono essere abbattuti solamente con pazienza e una buona dose di strategia. Molto utile risulterà anche l'abilità nelle sezioni tipicamente platform del gioco, che non troveremo solo durante l'esplorazione dei livelli ma anche durante i combattimenti con alcuni boss.

L'atleta si prepara a concludere l'esercizio con un doppio salto mortale per conquistare l'oro

"Per le battaglie con i Titani abbiamo voluto creare qualcosa che metta alla prova i giocatori e che gli permetta di mettere a frutto tutto quello che hanno imparato nel gioco fino a quel momento", ha detto Cox. Le battaglie avverranno in tempo reale, senza alcun tipo di Quick Time Event. "Abbiamo scelto questo approccio fin dall'inizio. Personalmente non amo molto i QTE, trovo che in alcuni casi distraggano dal gioco e facciano perdere la sensazione del controllo diretto".

Ma le battaglie con i titali non saranno le uniche fasi di gioco in cui sarà necessario mettere alla prova la propria abilità con i salti. Cox ci mostra un altro livello ambientato nella torre di un orologio (altro marchio di fabbrica di Castlevania), nel quale Gabriel deve vedersela con un'insidiosa serie di piattaforme rotanti.

Il nostro eroe si mostra decisamente atletico. Può oscillare su liane di corda, issarsi su pilastri scivolosi, rimanere in equilibrio su travi scricchiolanti e saltare oltre larghi crateri con estrema facilità. I giocatori che vorranno esplorare ogni singolo centimetro in cerca di tesori e segreti sono avvertiti... dovranno sudare le proverbiali sette camicie.

Ma naturalmente nessun Castlevania sarebbe degno di questo nome senza una generosa dose di puzzle ed enigmi, e Lords of Shadow non sfugge a questa tradizione. Nel corso del gioco Gabriel dovrà, ad esempio, muovere specchi per dirigere raggi di luce verso delle porte , o allineare dei scristalli secondo una precisa sequenza per fermare una trappola mortale. Insomma, niente di rivoluzionario, ma non è certo questo che tutti noi ci aspettavamo in questo gioco... e va bene così.