Chrono Trigger
Capolavoro senza tempo.
La possibilità di alterare lo scorrere del tempo non è forse uno dei regali più graditi che i videogame offrono ai giocatori? Si tratta di qualcosa che nessun altro medium è in grado di offrire, e quando riavvolgiamo gli ultimi dieci secondi di Prince of Persia, annullando un salto finito non esattamente in maniera gloriosa, lo facciamo con grande naturalezza e spontaneità. In Race Driver GRID, una collisione a 250 all'ora può essere annullata con la mera pressione di un tasto, con tanto di paraurti che torna alla forma originale, motore che si ricompone e carrozzeria che riassume un aspetto dignitoso. In Braid il tempo può essere spostato continuamente avanti e indietro, con aggiustamenti esatti al millisecondo che permettono di risolvere puzzle a quattro dimensioni assolutamente inimmaginabili al di fuori di un contesto che non sia quelllo videoludico. Tutte queste possibilità, le stesse bramate dall'uomo nel corso di millenni di storia, sembrano però essere sempre e costantemente rivolte soltanto in una direzione, vale a dire per sistemare i nostri piccoli errori.
La manipolazione del tempo di Chrono Trigger ha invece propositi più nobili. Qui avrete per le mani una forza senza precedenti, la cui padronanza vi permetterà di scatenare o scongiurare guerre, di far nascere o di far morire intere stirpi, di rendere giusto ciò che è sbagliato e sbagliato ciò che è giusto per le generazioni a venire. Si tratta di un potere capace di assicurare un futuro nuovo e completamente diverso. In questo universo, un insignificante atto di gentilezza può dare vita, 600 anni più tardi, a scenari imprevedibili e radicalmente rivoluzionati. E pensate che i viaggi nel tempo sono soltanto una delle decine e decine di idee sontuose che rendono Chrono Trigger il più grande JRPG della storia.
Lanciato da Square verso la fine dell'epoca dell'oro del genere su Super Nintendo, Chrono Trigger ha avuto il merito di unire un vero e proprio Dream Team di figure storiche all'interno del panorama: Hironobu Sakaguchi, il creatore di un certo Final Fantasy, Yuji Horii, la mente dietro a Dragon Quest, Akira Toriyama, celeberrima star dei manga responsabile fra gli altri di Dragon Ball, ed il geniale compositore Nobuo Uematsu. Tutti insieme al lavoro su un JRPG che sotto molti aspetti ha davvero poco del JRPG.
Tanto per cominciare, il team ha riscritto in maniera rilevante le tanto criticate fondamenta del genere. Eliminate le battaglie casuali, ridotto a zero il level grinding e tolte le spettacolari (ma dannatamente ripetitive) animazioni d'attacco mostrate in una finestra diversa da quella principale. E al posto di tutto ciò un vivace sistema di combattimento più vicino a Link che a Cloud. Ora sarete liberi di affrontare il boss finale praticamente quando vorrete, completando il gioco quando sarete pronti a vedere uno dei quattordici differenti finali. Sparita anche la narrazione esageratamente prolissa, in favore di una struttura lessicale che ricalca da vicino quella di alcuni libri di fiabe per bambini: i dialoghi si fanno così accessibili a chiunque, le tematiche universali e l'eco appare subito quella di un immortale instant classic.
Il gioco incomincia nell'anno 1000, presentando ai fruitori Crono (manca una 'h' eliminata all'epoca per avere più spazio a disposizione sulla cartuccia SNES, anche se in questa versione DS avrete modo di rinominare a vostro piacimento il protagonista...). La migliore amica di Crono, la scienziata Lucca, ha inventato un sistema di teletrasporto che in realtà si scoprirà essere una vera e propria macchina del tempo. Il duo inizierà allora una serie di viaggi temporali attraverso sette diverse epoche, raccattando una marmaglia di amici presi da un range cronologico che va da 65 milioni di anni prima di Cristo all'apocalittico 2300. Uniti rimedieranno agli errori del passato, osservando come le loro azioni finiscano per avere ripercussioni radicali nel corso dei millenni a causa del ben noto effetto farfalla.
La mappa di gioco è tutto sommato contenuta in termini meramente geografici, anche se qui l'esplorazione si svolge nel tempo più che nello spazio, con un affascinante shift per un genere solitamente ossessionato con i viaggi. Il tema di causa ed effetto caratterizza non solo la quest principale, ma anche le missioni secondarie. Ad esempio, durante l'epoca di Crono incontrerete un sindaco ottuso e tremendamente spilorcio. Ritornando indietro nel tempo potrete parlare con un'antenata dello stesso personaggio, e durante questo incontro avrete la possibilità di regalarle un oggetto. Comportandovi così lei rimarrà favorevolmente colpita dal vostro atteggiamento, e giurerà di crescere i suoi figli impartendo loro i valori della gentilezza e della generosità. Più avanti, quando ritornerete dal sindaco, lo riscoprirete come un uomo caritatevole e buono, dedito a fare del bene agli altri. E questo approccio ad ampio raggio delle tematiche di causa/effetto è davvero stupefacente, anche se in alcune situazioni fortemente semplicistico ed un po' ingenuo.