Civilization V: Spain & Inca
Maracas e lama alla corte di Civilization.
Esistono alcuni alimenti con i quali è davvero difficile riuscire a contenersi, presi da quella voracità i cui risultati si fanno sentire quando ci si sottopone al test della bilancia. Curiosamente, nel tempo ho potuto riscontrare che anche l'utilizzo di Civilization rispecchia dinamiche simili, essendo sufficiente sostituire al cibo i celebri turni e al verdetto del peso il vostro status sociale.
Se poi a questo meccanismo di per sé già diabolico inseriamo la perversa logica dei contenuti aggiuntivi, potete ben capire come il nuovo capitolo di questa serie storica avrebbe tutti i crismi per essere messo al bando. Peccato che per giudicarlo sia necessario giocarlo e da qui la spirale è inesorabile...
Oltre al nuovo scenario e alle due nuove civiltà con cui il civilizzatore medio si dovrà cimentare, questo DLC è foriero di diverse novità in grado di migliorare ulteriormente un ingranaggio di per sé già ottimale.
Iniziamo proprio dall'avventura allestita dai ragazzi di Firaxis per capire che cosa ci attende e se il gioco valga la famosa candela.
Il nuovo scenario, partendo dall'Anno Domini 1492, ci vedrà alle prese con i maggiori stati europei dell'epoca (Spagna, Inghilterra e Francia) oppure con tre civiltà del nuovo mondo (Aztechi, Incas e Irochi) per un massimo di cento turni.
Durante questo lasso di tempo il nostro compito sarà raggiungere per primi il totale di mille punti o in alternativa il punteggio più alto al termine del periodo prestabilito; ovviamente nel fare ciò l'occasione è ottima anche per testare le due nuove civiltà, vedendo come e perché la loro introduzione sia in grado di risvegliare la nostra passione per la civilizzazione.
Da una parte abbiamo la Spagna guidata da Isabella di Castiglia, una civiltà che ricalca grossomodo lo stile degli stati europei cui il giocatore medio è già abituato, sebbene vi siano alcune aggiunte interessanti.
Ad esempio, grazie al bonus d'oro che il giocatore ottiene nel ritrovamento di meraviglie naturali, frutto del plus della regina Isabella, vedremo il nostro approccio pesantemente orientato all'esplorazione, al fine di raggiungere quanto prima dei vantaggi significativi sui rivali.
Altra introduzione interessante è quella dei Conquistadores, un'unità peculiare in grado di muoversi anche al di là dell'oceano: la loro corretta gestione può essere la chiave per una vittoria militare, sebbene spendere troppe risorse in questa direzione possa indebolire il nostro impero in modo gravoso.
Tuttavia dopo alcune ore di test, credo di poter affermare che l'aggiunta della monarchia iberica non abbia spostato in maniera sensibile gli equilibri di gioco o, perlomeno, non sia risultata così dirompente come ci si poteva aspettare in sede di anteprima: i bonus sono circoscritti e se si viene preceduti nelle fasi di esplorazione si vede scemare ben presto ogni vantaggio.