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Console War 360 Vs PS3 Round 4

Wolfenstein, BF1943, Virtua Tennis, Juarez, GI Joe, Fight Night, UFC, Overlord II.

Virtua Tennis 2009

Se leggete la recensione fatta qualche mese fa Davide Persiani, l'impressione che ne ricavate è che la vera comparazione andrebbe fatta tra Virtua Tennis 2009 ed il suo immediato predecessore, Virtua Tennis 3. Davide ha evidenziato perfettamente i pro ed i contro che caratterizzano ogni versione, ma ha omesso di menzionare che mentre Virtua Tennis 3 va a 1080p su entrambe le versioni, la sua versione 2009 è limitata a 720p.

Anche se all'inizio la mancanza del Full HD può sembrare sconcertante, bisogna capire che gli sviluppatori sono i Sumo Digital di Sheffield, gli stessi di SEGA Superstars Tennis. In SST i 1080p sono stati accantonati in con l'obiettivo di un migliore il dettaglio grafico e i Sumo devono aver fatto lo stesso ragionamento per VT 2009, solo che qua i miglioramenti non sembrano poi così evidenti.

Ciononostante rispetto al gioco precedente è il pubblico non è più composto da figure di cartone in movimento ma è poligonale, l'erba non è soltanto una texture spalmata sul campo ma ha alcune piccole componenti 3d che ne aumentano la profondità ed il realismo. Ciononostante i modelli poligonali degli atleti sembrano peggiori se paragonati a quelli di VT3, probabilmente il colpevole di questa impressione è il downgrade dai 1080p allo standard HD.

Come potete immaginare non è che ci sia poi molto da comparare tra le due versioni di in un gioco di tennis, anche se le differenze sono più di quelle che mi aspettavo. Le differenze di framerate non sono molte (e spesso a favore della PS3) ma si limitano alle sequenze introduttive che precedono il match vero e proprio, dove entrambi i giochi si attestano stabilmente sui 60fps. Guardando il video noterete anche un effetto bloom nella version Xbox 360 che manca completamente in quella PS3, strana cosa visto che in VT 3 era esattamente l'opposto.

Le ombre sembrano migliori su PS3, probabilmente perché ce ne sono meno, la versione per il sistema Sony inoltre utilizza l'ormai noto anti-aliasing Quincunx che smussa la maggior parte dei dettagli. La stessa soluzione era stata adottata anche su SST, solo che in quel caso la grafica cartoonesca faceva apparire la cosa meno evidente. In definitiva il lavoro di conversione è stato svolto in modo adeguato, Sumo Digital ha dato prova di conoscere chiaramente SEGA così come conosce Virtua Tennis, anche se la direzione presa da questo titolo sembra decisamente meno limpida.

Call of Juarez: Bound in Blood

L'ultima uscita di Chrome, engine proprietario di Techland, è certamente interessante dal punto di vista della performance dura e pura. Facendo propria la mentalità tipica del mondo PC, ovvero la ricerca estrema dei frame al secondo, non importa a che prezzo, questo nuovo capito di Call of Juarez è probabilmente il titolo con il tearing più evidente dall'uscita dell'Xbox 360. Di solito su console la maggior parte dei giochi che mancano di v-sync sono di solito limitati a 30fps. Questo vuol dire che ogni frame sballato è immediatamente seguito da un frame corretto, la qualità dell'immagine ne soffre ma ogni frame non rimane su schermo per più di 16 millisecondi, un compromesso accettabile.

Call of Juarez: Bound in Blood invece cerca di ammassare il maggior numero di frame possibili e questo vuol dire fare i conti con un tearing vistoso, Techland se ne frega sonoramente. Questo vuol dire che il gioco gira sempre aldisopra dei 30 fps ma che i frame sballati possono essere così ravvicinati da impoverire sensibilimente la qualità visiva.

Ci sono un sacco di strane differenze fra le due versioni. Se date un'occhiata al video vi rendete subito conto della più evidente: la versione Xbox 360 gira in un formato "letterbox" con una risoluzione di 1280x672. Il perché di questa differenze non è dato saperlo ma non è tutto, la versione 360 è anche schiacciata verticalmente per mantenere la stessa proporzione di quella Ps3. Dall'altra parte la versione per la console Sony non presenta questo schiacciamento e neppure il letterbox ma fa pari con un vistoso calo della risoluzione, che si attesta su 1280x672, regalando al giocatore una esperienza decisamente annebbiata. Per la consueta equazione tra tearing e frame rate, la version Ps3 è meno affetta dal primo, perdendo quindi qualche punto in termini di framerate.

Ciò che rende Call of Juarez: Bound in Blood interessante dal punto di vista tecnico è l'antialiasing: l'engine Chrome utilizza una tecnica di antialiasing personalizzata, diversa da tutti i metodi visti fino ad ora e che funziona anche egregiamente. Ma mentre sulla versione Xbox360 va tutto bene, in quella PS3 il mix di anti-aliasing e blur non è altrettanto valido. Visto il gran numero di differenze credo che un salomonico pareggio sia la soluzione migliore.