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Console War: 360 Vs PS3 Round 9

Split/Second, Lost Planet 2, Green Day: Rock Band, Prince of Persia, Backbreaker.

Green Day: Rock Band

Xbox 360 PlayStation 3
Spazio su Disco 3.34GB 3.49GB
Installazione 3.4GB (opzionale) -
Surround Dolby Digital Dolby Digital, 5.1LPCM, 7.1LPCM, Dolby Digital, DTS

Green Day: Rock Band è un gioco interessante da paragonare col suo illustre predecessore, il titolo dedicato ai Beatles. Abbandonate le brillanti visuali collegate a ogni singolo brano, questo episodio segna il ritorno della serie al suo stile classico.

L'engine è rimasto sostanzialmente invariato: se avete già giocato uno dei precedenti titoli del franchise saprete quindi già cosa vi aspetta. Come i suoi predecessori, il codice Harmonix prevede un aggiornamento dell'immagine a 60FPS nella porzione di schermo dedicata alle note, mentre il resto del framebuffer è aggiornato solo con il fotogramma successivo.

Il tempo extra concesso al rendering permette di ottenere un'immagine qualitativamente migliore, e mentre il frame-rate rimane solido nella porzione di schermo più importante e sulle note, si possono ottenere i benefici dei 60FPS combinati con visuali più ricche.

Come potete vedere nel filmato comparativo, Harmonix e i suoi partner riescono senz'altro a sviluppare giochi che risultino identici a tutti gli effetti su entrambe le piattaforme.

Difficile lamentarsi delle capacità di Harmonix nell'ambito dello sviluppo multipiattaforma

Entrambe le versioni adottano una risoluzione nativa di 720p e implementano un anti-aliasing 2x MSAA; non è facile però identificare quest'ultimo.

Non è chiaro se tale aspetto sia dovuto all'illuminazione o agli effetti di post-processing, ma rimane il fatto che nonostante i costi in termini di RAM dovuti all'utilizzo dell'anti-aliasing, l'engine Harmonix sembra annullare l'effetto di smussamento in una fase successiva del rendering.

Complessivamente, a prescindere da alcune impercettibili differenze in termini di illuminazione e di effetti di post-processing, i due giochi appaiono identici.

Grazie all'adozione di uno stile differente rispetto a The Beatles: Rock Band, la differenza tra le due versioni risulta in questo caso ancor più trascurabile.

L'assenza del 7.1 è un'occasione sprecata per i possessori di PS3, ma anche il 5.1 DTS sarebbe stata un'opzione gradita in un gioco basato fondamentalmente sul sonoro; considerato però che gli stessi musicisti sono generalmente soddisfatti dei risultati, non è il caso di lamentarsi troppo.

In conclusione, la scelta della versione da acquistare dipende da altri fattori: disponibilità di periferiche su una delle due piattaforme e lista amici su tutto.

Skate 3

Xbox 360 PlayStation 3
Spazio su Disco 6.0GB 6.48GB
Installazione 6.0GB (optional) 1166MB (mandatory)
Surround Dolby Digital 5.1LPCM, 7.1LPCM, Dolby Digital

Generalmente, l'effetto blur non è ben visto nei giochi HD. Con Skate 3 però assistiamo a un titolo che lo utilizza sistematicamente per dare consistenza alla qualità dell'immagine, tanto da renderlo fondamentale. È sempre stato un marchio di fabbrica dei titoli della serie Skate sviluppati da Black Box, giochi la cui filosofia risiede nell'utilizzo sfrenato di effetti di post-processing e nella rincorsa ossessiva di un gameplay basato sui 60FPS.

Le performance del primo Skate su PS3 erano terribili, e nonostante i miglioramenti del sequel entrambi i giochi risultavano più performanti su X360. Con il terzo capitolo il distacco si è ridotto notevolmente e, come potete vedere nel video, le due versioni sostanzialmente si equivalgono.

Skate 3 segna la miglior performance in ambito multipiattaforma di Black Box.

Le performance appaiono identiche ma l'incremento della qualità complessiva su entrambe le piattaforme ha un prezzo: Skate 3 ha una risoluzione sub-HD su entrambe le console.

A questo punto le cose si fanno complicate. Su PS3 la risoluzione nativa sembra prossima ai 1152x640, risoluzione identica se non inferiore per X360. L'analisi dei bordi risulta complicata a causa dell'imponente utilizzo di filtro blur nel gioco.

Come abbiamo detto poco sopra, si tratta di un elemento costitutivo delle visuali di un gioco nel quale è implementato anche un anti-aliasing 2x. La domanda è: la riduzione della risoluzione nativa paga in termini di performance? La risposta è affermativa.

Entrambi giochi sono fluidi a 60FPS mentre le sequenze di intermezzo sono rese a 30FPS, con un incremento di effetti e del livello di dettaglio dei personaggi.

A eccezione di qualche sporadico caso di tearing su PS3 (è presente un v-sync, implementato in modo analogo a Prince of Persia e a Split/Second), le prestazioni sono analoghe su entrambe le piattaforme e globalmente consistenti, con un framerate ancorato sui 60FPS.

Stranamente, di tanto in tanto assistiamo a qualche vibrazione ma apparentemente non siamo in presenza di frame strappati.

In conclusione, la risoluzione nativa sub-HD è bilanciata dal frame-rate consistente, e le prestazioni delle due versioni rendono il gioco competitivo su entrambe le console.