Cosa possiamo aspettarci da Star Wars Battlefront 2 - intervista
La Forza è forte in Steve Blank, Mark Thompson e Matt Webster.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana (o meglio, in Florida qualche giorno fa, ma rimane comunque un viaggio notevole) abbiamo partecipato alla Star Wars Celebration, l'evento in cui EA ha finalmente sollevato il velo da Star Wars Battlefront 2. Il gioco conterrà una campagna che inizierà dalla fine del Ritorno dello Jedi per arrivare fino al Risveglio della Forza e inoltre andrà a sistemare il multiplayer in accordo con le richieste fatte dai giocatori del titolo originale.
Ma c'è molto altro da dire, così ci siamo seduti con il direttore esecutivo di Lucasfilm, Steve Blank, con il direttore del gioco singleplayer, Mark Thompson, e con Matt Webster di Criterion, che sta aiutando a supervisionare il multiplayer, per vedere cosa possiamo scoprire da loro.
Eurogamer: Quanto sarà lineare la campagna? Assomiglierà alle Storie di Guerra di Battlefield 1 o sarà una storia del tutto lineare con un inizio, uno svolgimento e una fine?
Mark Thompson: Senza entrare troppo in dettagli per cui finirei nei guai... abbiamo preso tutti gli spunti necessari per raccontare una storia di Star Wars con gli sceneggiatori di Lucasfilm, abbiamo analizzato i film, scomposto le battute e il flusso della narrazione di Star Wars. Quindi sì, si tratta di una storia continuativa, con un inizio, uno svolgimento e una fine e noi seguiremo il viaggio di Iden per 30 anni, dalla fine del Ritorno dello Jedi fino al Risveglio della Forza nella base Starkiller. Non vi troverete di fronte ad una serie di missioni distinte o a Storie di Guerra separate come in Battlefield 1, seguiremo Iden lungo il suo viaggio mentre di tanto in tanto si scambieranno le parti e giocheremo nei panni di uno degli eroi più iconici, perché ancora una volta, questo fa parte del DNA di Battlefront. A volte saremo uno Stormtrooper, a volte un pilota e a volte saremo Luke Skywalker con una spada laser.
Eurogamer: Gli eroi che potremo impersonare non sono soltanto i Ribelli, giusto?
Mark Thompson: Beh, abbiamo confermato la presenza di Kylo Ren. Non dirò nient'altro!
Eurogamer: Avete scelto una protagonista femminile. Sfortunatamente sulla rete è presente un sottogruppo di persone che si accanisce nei confronti delle protagoniste femminili e che potrebbe pensare che stiate cercando di soddisfare i bisogni di una determinata ideologia. Ritenete che queste persone possano diventare più aperte nei confronti di Iden dal momento che sono abituate a personaggi come Rey e Jyn presenti nei film?
Mark Thompson: Credo personalmente che si tratti semplicemente di un bel personaggio, non m'interessa nient'altro. Se il personaggio ha senso per la storia, se esso appartiene a quell'universo, allora tutto il resto è irrilevante. È giusto per questa storia? È opportuno per Star Wars? Si tratta di un personaggio interessante e con cui ci si possa identificare, qualcuno con cui possiamo entrare in sintonia? Sono queste le cose importanti, tutto il resto non lo è.
Eurogamer: Quanto è stato difficile realizzare un personaggio con cui ci si potesse identificare, dal momento che fa parte del lato oscuro della Forza?
Mark Thompson: I film si concentrano sulla saga di Skywalker e raccontano una storia molto specifica vista dalla prospettiva dei ribelli. Se si guarda ad altre narrazioni dedicate a ciò che significa essere un Imperiale, come il romanzo Twilight Company di Alexander Freed, che faceva parte del primo gioco di Battlefront, era presente un capitolo incredibile su uno Stormtrooper che stava tornando da un combattimento. Il capitolo mostra alcuni dettagli che non si sono visti nei film, come i tempi e i modi in cui il casco viene tolto, descrive cosa significa indossare e togliere l'uniforme e l'unicità del protagonista. Era davvero incredibile leggere quelle cose ed è stato davvero una fonte d'ispirazione. Questo per noi è un punto davvero molto interessante da cui partire per esplorare il personaggio e la storia.
Eurogamer: Una cosa che ho notato del trailer è che in esso compare una versione dell'Imperatore, una cosa strana considerando che il titolo è ambientato dopo la sua morte.
Steve Blank: Si tratta in realtà di un passaggio diretto e di un riferimento immediato proveniente dal fumetto Shattered Empire, ambientato dopo la distruzione della seconda Morte Nera. Il personaggio è chiamato The Messenger ed è in realtà un sostituto d'emergenza dell'Imperatore che ha lasciato il comando a seguito della sua morte, per dare ancora ordini ai membri di grado più alto che sono rimasti dell'Impero. Questo quindi è uno dei grandi esempi di come abbiamo collegato e avvicinato il titolo alla trama esistente. Lo stiamo facendo per gettare le basi di quello che è accaduto tra questi due intervalli di tempo.
Eurogamer: Vorrei parlare un po' del droide amico di Iden. Che ruolo avrà a livello di gameplay? Verrà utilizzato per l'hacking, in combattimento, per lo stealth o per un insieme di queste cose?
Mark Thompson: Senza entrare nello specifico, ancora una volta si tratta del tipo di cosa che è molto più interessante da mostrare e da giocare piuttosto che da descrivere, ma ad un livello più alto rappresenta ciò che separa Iden dai normali Stormtrooper, è ciò che la rende parte delle Forze Speciali perché, come sapete, l'Impero è conosciuto per la sua abilità nel campo tecnologico, quindi affidarle questo droide pronto a combattere le fornisce una maggiore autonomia, più possibilità, più versatilità e maggiore flessibilità.
L'idea è quella di creare qualcosa di simile a quello che ha fatto DICE con il multiplayer. Questo per fare in modo che la nostra personalizzazione diventi anche un'espressione del nostro stile di gioco. Vogliamo catturare quello stesso spirito all'interno della campagna single player e il droide rappresenta uno dei modi attraverso i quali i giocatori possono esprimere il loro personale stile di gioco e di combattimento.
Eurogamer: Una delle richieste più grandi avanzate dai fan per Star Wars Battlefront 2 è il ritorno della modalità Conquista Galattica. Avete pensato d'inserirla nuovamente? Sarà presente? E se no, perché?
Mark Thompson: Il problema della fanbase di Battlefront è che fa molte richieste per tantissime cose diverse.
Matt Webster: Lasceremo questo argomento per un'altra volta.
Mark Thompson: Sì, non penso di poter identificare la richiesta più importante tra tutte.
Matt Webster: No, infatti. Ci sono un sacco di richieste per tantissime cose diverse.
Eurogamer: Potete chiarire se la storia è al 100% canonica rispetto ai film?
Mark Thompson: Non utilizziamo la parola canonico perché a Steve viene...
Steve Blank: Mi viene una reazione allergica quando sento quella parola! Comunque no, è fedele al 100% alle storie di Star Wars che noi stiamo raccontando, tutto il nuovo lavoro che stiamo facendo, tutti i nuovi romanzi e i fumetti come quelli accennati prima, l'integrazione di Shattered Empire e la figura del Messenger. Tutto questo adesso fa parte dell'universo, una parte autentica e consolidata di quelle storie di Star Wars e di quella Galassia.
Eurogamer: Avete accennato che nel multiplayer arriveranno tutte le ere. Non ho però sentito parlare di Rogue One o Star Wars Rebels. Saranno inclusi in qualche modo?
Matt Webster: Stiamo coprendo la trilogia prequel, la trilogia originale e la nuova trilogia, per cui questi saranno gli ambienti in cui si potrà giocare.
Eurogamer: Vedremo Jar Jar Binks? Sarà un eroe? O forse un cattivo?
Steve Blank: [ride] Ohhhh... solo il tempo lo dirà!
Matt Webster: Questa sì che è una grande risposta Steve, grazie!
Eurogamer: Potete approfondire il funzionamento intelligente del multiplayer diviso per classi di cui avete parlato?
Matt Webster: Sono presenti quattro classi di Trooper che, come sapete, dal punto di vista del gameplay sono facili da comprendere e sono convenzionali per quanto riguarda la portata o la potenza di fuoco. Le classi ci danno la possibilità di agevolare il gioco di squadra, che rappresenta una parte molto importante del multiplayer di DICE. Pensiamo perciò che quando si hanno gli Eroi, quando si diventa uno di questi eroi iconici allora si può parlare di un gioco davvero innovativo, che dà un senso di onnipotenza, che provoca una sensazione davvero eccitante e che ritengo rappresenti un enorme fattore di differenziazione per Battlefront (rispetto agli altri multiplayer). Essendoci dei Trooper in grado di giocare insieme, possono scontrarsi contro un eroe secondo un sistema carta-forbice-sasso, che ci consente di assaporare quegli straordinari momenti di combattimento.
Eurogamer: Come vi state approcciando agli equipaggiamenti per queste classi? Volete rimuovere le Carte Stellari e utilizzare un approccio diverso?
Matt Webster: Entreremo nello specifico dell'argomento un'altra volta. Quello che possiamo però dire è che saranno presenti una personalizzazione e una progressione all'interno delle classi dei Trooper, negli Eroi e negli Starfighter. Quindi anche se le linee base delle classi sono stabilite al loro interno sarà possibile una personalizzazione, ma la modalità in cui daremo questa opportunità al giocatore sarà rivelata successivamente. E, allo stesso modo della funzione di diventare un eroe, invece dei power up, sarà presente un sistema diverso.
Eurogamer: Il sistema basato sulle risorse?
Matt Webster: Ecco, è proprio quello a cui stavo pensando.
Eurogamer: Perché avete deciso di sbarazzarvi dei power up?
Matt Webster: Perché il momento in cui si diventa eroe è davvero fantastico, ma stava diventando un'esperienza breve per pochi fortunati oppure le persone passavano il tempo a cercarli e stavano intorno alle zone di spawn dei token. Volevamo quindi ampliare il gioco dell'eroe all'interno della battaglia, volevamo aumentare tale ambito, ma anche avere un miglior sistema che consentisse ai giocatori di diventare un eroe invece di prendere soltanto un token.
Eurogamer: Avete detto che il sistema di risorse consentirà anche di trasformarsi in veicoli. Questo significa che si passerà da terra alla guida dei veicoli senza soluzione di continuità?
Matt Webster:No, ci sarà una transizione. Ma questo era in riferimento a particolari tipi di veicoli.
Eurogamer: Ok, quindi presumo intendiate che i mezzi di trasporto più piccoli, come il Tauntaun cavalcabile, avranno dei trasferimenti semplificati, come anche per le Speeder Bike su Endor?
Matt Webster:Sì, esatto. Questo tipo di cose.
Eurogamer: Ci saranno però altri veicoli?
Matt Webster: Saranno diversi [ride].
Eurogamer: Avrete a disposizione qualcuno dei membri del cast originale per dare le voci agli Eroi? Alcune di loro sembravano un po' strane l'ultima volta.
Mark Thompson: Il tempo ce lo dirà! [ride]
Eurogamer: Uff, le pubbliche relazioni scorrono potenti in voi, ragazzi...
Mark Thompson: Beh, è la prima volta. Lo sai...
Eurogamer: Va bene, mi sembra abbastanza giusto. Ho notato che un concept art mostra Jango Fett che insegue Obi Wan su Kamino. Sono questi...
Matt Webster:Sì, sono eroi Starfighter. Quando si tratta di battaglie spaziali, realizzate da Criterion così come tutti i veicoli, il motivo per cui sono così eccitanti è perché si trovano fasi epiche tipiche di Star Wars, ma non solo quelle vissute nello spazio. Abbiamo momenti nello spazio e fasi di combattimento in bassa atmosfera, entrambi con le navi degli eroi.
Eurogamer: Cosa state facendo per le battaglie nello spazio per fare in modo che non ci si limiti soltanto a volare al di sopra di uno Star Destroyer?
Matt Webster: Entreremo nei dettagli nel corso dell'EA Play, ma ci impegniamo a prenderci cura di questo aspetto, a dare la priorità alle sensazioni che evocano i combattimenti spaziali e all'impostare al meglio le diverse classi. Per quanto riguarda i diversi Starfighter, all'interno di essi ci sarà qualcosa di analogo alle classi.
Eurogamer: Uno dei miei momenti preferiti del primo Battlefront di EA è stata la missione in VR. Vedremo ancora altre missioni in VR in futuro?
Matt Webster: Per il momento non parliamo della VR per Battlefront 2. Ve ne parlerò un'altra volta...
Questo articolo è stato scritto a seguito di un press tour a Orlando. EA ha provveduto alle spese di viaggio e sistemazione.