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Crysis 2: il multiplayer

Non ti vedo, non ti sento.

Consci del fatto che da Call of Duty era stato preso già molto, i Crytek hanno deciso di replicare solo in parte anche l'amato concetto delle Killstreak (le file di uccisioni consecutive): in Crysis 2 sono decisamente meno e si limitano a dare vantaggi limitati all'utilizzatore come funzioni radar, supercarica della tuta o attacchi a dall'alto per un periodo di tempo limitato.

Per spendere i bonus ricevuti non basta eliminare i nemici ma occorre anche portarsi nella zona del loro cadavere per raccogliere la piastrina che ne attesta l'avvenuta uccisione. Una mossa intelligente che introduce un elemento tattico di notevole importanza: non basta eliminare nemici dalla distanza, occorre rischiare la pelle esponendosi in campo aperto. Tempi duri per sniper e camper a oltranza...

Per quanto riguarda le mappe a disposizione c'è di che guardarsi in giro visto che si tratta di una decina di scenari, alcuni inediti, alcuni presi dal singleplayer e modificati alla bisogna. Il giudizio è abbastanza positivo anche se non tutti si equivalgono per quanto riguarda il livello qualitativo delle opportunità tattiche proposte.

È tempo di portarsi al coperto: qualcuno ha accumulato sette uccisioni e presto quella navetta Ceph seminerà morte.

Sono quasi tutti abbastanza vasti, per cui, poiché il limite di giocatori non supera i dodici complessivi, a volte si ha l'impressione che squadre da sei partecipanti siano il minino per mantenere un certo ritmo dell'azione.

In ogni caso si tratta di scenari piuttosto complessi che richiedono parecchio tempo per essere sfruttati a fondo, in particolare nelle modalità a turni dove la posizione dell'obbiettivo condiziona totalmente il gameplay di chi attacca e difende.

In conclusione, come possiamo valutare il multiplayer di Crysis in relazione al prodotto completo? Sicuramente in modo positivo: il lavoro svolto da Crytek è stato di buona fattura per quanto riguarda tutta l'infrastruttura messa in piedi per offrire una valida piattaforma di divertimento una volta concluso il single player.

Macinare i cinquanta livelli di progressione del nostro account può portar via più di un mesetto di sparatorie online e la combinazione di mappe e varianti accessibili in base ai perk da sbloccare è ottima, anche se qualche modalità in più non avrebbe sicuramente guastato.

Appena uscito dal sistema mimetico, ho sorpreso due ignari marine. I loadout di perk e armi silenziate abbondano.

In ogni caso le similitudini d'impostazione con i recenti Call of Duty sono evidenti e l'impressione è che sia stata fatta una scelta conservativa per offrire almeno quanto la concorrenza, più che orientarsi su qualcosa di completamente diverso e inedito.

Il pregio migliore (o il difetto, in base ai vostri gusti) del multiplayer di Crysis 2 è quindi rappresentato dal peculiare gameplay derivante dall'uso intensivo del sistema mimetico: ad alcuni piacerà molto poiché premia lo spunto e l'intelligenza tattica del singolo, mentre chi è abituato al run&gun puro o al teamplay in senso assoluto probabilmente lo troverà eccessivamente condizionante nelle sorti dell'incontro per dargli credito a lunga scadenza.

A parte questo, ci troviamo di fronte a un più che degno completamento di quanto visto nel singleplayer che rende l'esperienza di gioco di Crysis 2 apprezzabile sotto praticamente tutti i punti di vista e giustificando quindi appieno l'esborso complessivo.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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Crysis 2

PS3, Xbox 360, PC

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