Dante's Inferno
La Divina Commedia secondo Electronic Arts.
Un altro aiuto importante per portare a termine la vostra quest, sarà legato all'accumulo di Reliquie sacre. A differenza degli Incantamenti, questi oggetti (con 2 soli slot disponibili) saranno anch'essi vincolati al tipo di personaggio creato, poichè dovrete rispettare determinati requisiti "minimi" per trarne beneficio. Alcuni infatti, saranno utilizzabili solo a un determinato livello di Empietà/Santità e quindi preclusi a personaggi sviluppati in maniera non ibrida.
Come per gli Incantamenti, le Reliquie potranno essere potenziate ma, a differenza dei primi, non potranno essere usati attivamente ma solo in maniera passiva, godendo di bonus sulle caratteristiche, sull'accumulo di PX e via dicendo.
Degno di nota, passando al discorso "confezionamento", è anche il metodo scelto per raccontare questa nuova versione dell'opera dantesca: cut-scene 2D stilosissime (che richiamano alla lontana l'anime), filmati in CGI dalla qualità impressionante e dialoghi ben costruiti, con un doppiaggio sicuramente all'altezza che mai come in questo caso, in particolar modo per il pubblico di casa nostra, non avrebbe dovuto tradire le attese.
Un nuovo centro completo da parte di EA dunque, tale da oscurare difetti insignificanti seppur fastidiosi? Non proprio questa volta, perchè a differenza di produzioni titaniche come quelle di BioWare, ci troviamo stavolta di fronte a un prodotto per natura "più esposto" a determinati attacchi e se in altri casi si potrebbe tranquillamente soprassedere, questa volta delle puntualizzazioni sono quantomai necessarie.
Prima di tutto c'è da dire che per completare il gioco difficilmente supererete le 10 ore anche con la difficoltà settata al massimo (Diabolica o Infernale). Ciò significa ancor meno giocando a livello standard (Folle), nonostante la possibilità di specializzare Dante in due modi diversi invogli a riprendere in mano il pad almeno una volta per sbloccare tutto lo sbloccabile. Arriveranno ovviamente anche numerosi DLC ma per il momento la cosa fa un po' storcere il naso.
Gettandoci in-game invece, pur avendo davanti un engine solidissimo in grado di muovere tanti elementi a schermo senza il minimo rallentamento, va sottolineata la bruttezza dei modelli poligonali e la mancanza di rifiniture degli stessi e degli ambienti d gioco. Scomoda, saltuariamente, anche la camera di gioco (fissa) che in certi momenti vi impedirà di avere la giusta prospettiva prima di compiere un balzo, costringendovi a prendere per bene le misure a suon di errori e frustranti salti nel vuoto.
Al di là di questo, e di un'ovvia ripetitività di fondo dovuta all'essenza stessa del genere, Dante's Inferno si è dimostrato un titolo veramente ben confezionato, con tutte le carte in regola per tenere incollati gli appassionati al monitor e prendersi una pausa da esperienze più impegnative, a suon di sangue e pittoresche falciate. Last but not least: correrete anche il rischio di imparare qualcosa di più di una fetta importante del nostro passato letterario, tenendo sempre a mente le varie modifiche apportate dai dev per rendere ogni cosa "giocabile". Certo è che se Dante a scuola lo avessero proposto così, saremmo stati tutti sicuramente più attenti.
Appuntamento in Purgatorio dunque? Vedremo, la trilogia esiste già, in fondo...