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Darkness Within 2: la Stirpe Oscura

Una buia avventura vi attende..

La paura è un'emozione irrazionale: il battito del cuore aumenta senza possibilità di controllo, il fiato si accorcia, ogni movimento è occasione per cadere nel baratro del panico.

C'è chi la fugge, chi la cerca, chi la brama e chi vive per quella scarica di adrenalina capace di ricordarci in pochi secondi che siamo esseri senzienti, custodi di un'anima ancorata alla dimensione terrena.

I videogiochi, moderni cantori del regno della fantasia, non potevano certo esimersi dal toccare questo tasto così delicato e allo stesso tempo così morbosamente ricercato, tanto che il campionario di esempi negli anni è particolarmente ricco di titoli impressi nelle coronarie degli amanti del punta e clicca.

È solo però nell'ultima decade, con l'aumento esponenziale delle possibilità tecnologiche a disposizione degli sviluppatori, che abbiamo assistito a una vera escalation del brivido, con giochi capaci di proiettarci visivamente in fantasie distorte e incubi senza fine a cui sembra impossibile sottrarsi.

Questo è ad esempio il caso di Darkness Within 2, seguito di "Sulle tracce di Loath Nolder" e nuovo titolo sviluppato da Zoetrope Interactive, software house turca amante di atmosfere oscure e derivazioni lovercraftiane.

Qualcuno si è dimenticato di fare la polvere!

Qualora decidiate di imbarcarvi in questa nuovo viaggio della paura preparatevi a vestire nuovamente i panni del detective Howard Loreid, risvegliatosi senza memoria degli avvenimenti che lo hanno coinvolto in tempi recenti e assediato da una perenne sensazione di smarrimento e fragilità mentale.

Nel vostro viaggio nell'incubo che occuperà quattro giorni all'interno della dimensione temporale del gioco, dovrete infatti indagare sul misterioso passato della cittadina di Arkhamend, cercando di far luce sul complotto che lì si è perpetrato e venendo allo stesso tempo a conoscenza di verità sul vostro passato che avrebbero dovuto rimanere celate.

Non fatevi però ingannare da quella sensazione di già visto che potrebbe insinuarsi in voi alla luce dell'esposizione della trama, in quanto il titolo di Zoetrope gioca molte delle sue carte non tanto nell'intreccio narrativo, quanto nella sua ottima capacità di creare un'atmosfera soffocante grazie all'utilizzo (a volte eccessivo in effetti) del buio come trampolino di lancio per un pathos perenne.

Gli esterni non hanno la stessa resa degli interni degli edifici.

Ogni ambiente, ogni luogo e ogni stanza che vi troverete a visitare, sia di giorno che di notte, sarà permeato infatti da una patina oscura che solamente la vostra torcia o la vostra lampada potranno squarciare e che vi farà camminare sul filo del rasoio per tutta la durata dell'avventura.

Non sarà però solo il buio il nemico dei vostri nervi: la visuale in prima persona (tipica del sotto genere delle avventure ad alto tasso adrenalinico), il sonoro ricco di quegli effetti che hanno fatto la fortuna del genere horror e una generale fatiscenza di tutti gli ambienti, sono tutti piccoli artifici di un prodotto che non avrebbe niente da invidiare ai classici di Dario Argento.

Tale atmosfera gioca poi di pari passo con una solida struttura del gameplay, grazie a un impianto di gioco che pur non introducendo alcuna novità di rilievo, cerca di sfruttare al massimo i punti di forza di un titolo dove l'immedesimazione è tutto, e il resto deve rimanere in secondo piano.

Per questo motivi Darkness Within 2 non è, qualora non si fosse ancora compreso, un'avventura grafica che ricorderete grazie alla genialità dei suoi enigmi, presenti peraltro in numero veramente ridotto: quasi tutte le dinamiche ludiche si giocano sulla raccolta di alcuni oggetti, l'analisi dei testi e qualche sporadico puzzle alla Myst, lasciando molto del giocato alle fasi di esplorazione.

Il trailer della versione italiana.