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Dead Rising 2

Capcom mostra uno dei sequel più attesi.

Tra tutti gli studi giapponesi Capcom è sicuramente la compagnia che si sta orientando maggiormente in direzione di progetti affidati a team di sviluppo occidentali. Basti pensare a titoli come Bionic Commando, Dark Void o Spyborgs, e allo stesso Dead Rising 2, seguito del capitolo apparso in esclusiva Xbox 360 nel 2005 e riproposto pochi mesi fa su Wii, di cui si stanno occupando gli sviluppatori canadesi di Blue Castle Games.

In passato la maggiore preoccupazione in casa Capcom riguardava la considerazione della stampa e del pubblico verso il brand. Ad esprimere tali problematiche lo stesso Keiji Inafune, responsabile della divisione Ricerca e Sviluppo. "Fui effettivamente shockato nel sentire che molte delle testate occidentali e tanti giocatori, ritenessero questo titolo un gioco occidentale solo a prima vista. Con Dead Rising 2 uno dei principali obiettivi che ci siamo posti è stato quello di creare un gioco realmente occidentale, di renderlo in tutto e per tutto identificabile in tal modo".

Peraltro se pensiamo al primo episodio, comprendiamo come non siano stati di per sè elementi come il setting unico, uno spazio temporale di sole 72 ore attraverso le quali si sviluppano gli eventi e una struttura delle missioni non lineare, o la presenza di centinaia di zombie sullo schermo a renderlo accattivante. Numerosi i richiami alle meccaniche tipiche dei prodotti di stampo nipponico, basti pensare al taglio delle inquadrature, alla presenza di bonus segreti e ai nemici dall'aspetto caricaturale.

Inafune ha spiegato che Chuck Green è a Fortune City per un motivo preciso, attendiamo di sapere i dettagli.

Dopo l'imbarazzo iniziale, sembra che lo stesso Inafune abbia compreso cosa effettivamente renda il titolo interessante. "Dan (il leader di Blue Castle Games NdEldacar) ci stava parlando e fece un'ottima considerazione: uno degli aspetti migliori del primo Dead Rising non era il fatto che fosse o meno adatto al pubblico europeo o americano, ma piuttosto che risultasse una via di mezzo, mantenendo quel pizzico di aderenza ai canoni giapponesi. Abbiamo realizzato come Blue Castle fosse una software house capace di trovare un giusto compromesso e lavorare con noi. per trovare la perfetta armonia necessaria per un grande Dead Rising 2".

Acquisita questa consapevolezza, Blue Castle ha avviato un'ampia attività di rifinitura della tecnologia per superare la già ottima presenza di nemici su schermo che nel primo capitolo si aggirava intorno ai 500. In questo secondo episodio si vestiranno i panni di un nuovo personaggio, chiamato Chuck Greene, un ex campione di motocross che dovrà farsi largo tra vere e proprie orde di non morti all'interno del nuovo setting previsto, ovvero l’agglomerato urbano di Fortune City. Capcom, in occasione del Captivate 09 tenutosi nei gironi scorsi a Monaco, ha confermato che questa volta si arriveranno a fronteggiare fino a 7000 nemici contemporaneamente sullo schermo. Se da un certo punto di vista queste cifre possono lasciare stupefatti, bisogna comunque evidenziare come una tale densità di individui possa provocare alcune inevitabili problematiche di sovraffollamento degli scenari, rendendo talvolta difficoltoso vedere chiaramente le azioni che sta compiendo il personaggio.

Come per il suo predecessore Frank, anche Chuck non andrà molto per il sottile ogni qual volta si troverà di fronte un individuo pallido e barcollante. Non sappiamo quanto pesi quella chitarra elettrica ma riceverla in faccia non deve essere il massimo..!

I movimenti del protagonista ricordano quelli del suo predecessore Frank West e anche le meccaniche dei combattimenti saranno sostanzialmente le medesime del primo capitolo, richiedendo ancora una volta la pressione ripetuta dei pulsanti del pad per effettuare molteplici attacchi sfruttando la notevole quantità di oggetti, taluni anche nascosti, sparsi per le ambientazioni. Non mancheranno quindi mazze da baseball, chitarre, sgabelli, panchine e quant'altro. Tra le novità sono da segnalare alcune armi da fuoco, come ad esempio un fucile d'assalto, che tuttavia non costituiscono il fulcro del gameplay, dominato ancora una volta dall'utilizzo selvaggio di qualunque cosa capiti nelle mani di Chuck.