Dead Space 2
Un seguito da pelle d'oca!
Il concetto regge. Il vero problema è rappresentato dall'impossibilità, per questa modalità, di contare sulla forte atmosfera garantita dal gioco in solitaria. Nella maggior parte dei casi, infatti, le partite si trasformano in corse a perdifiato verso gli obiettivi designati, mentre la squadra dei Necromorfi continua a caricare a testa bassa nella speranza di prevalere con la forza.
Il fatto che la modalità multiplayer non sia così interessante, comunque, non rappresenta un problema, vista la qualità dell'avventura principale. Si tratta di un extra gradevole, che magari potrà crescere nei prossimi capitoli della serie. Già! Consci della qualità del brand, nel finale del gioco i ragazzi di Visceral Games si sono lasciati spalancato un bel portone per un probabile Dead Space 3.
Dal punto di vista squisitamente tecnico Dead Space 2 è un vero gioiello. L'assenza di colori che caratterizzava il primo episodio ha lasciato spazio a tinte differenti legate al tipo di ambientazione esplorata. Vagando tra chiese, scuole, zone residenziali, sale macchine e via dicendo, ci si imbatte in colorazioni di ogni genere e, soprattutto, in gradevoli esercizi stilistici dei level designer.
Se avete paura di imbattervi di nuovo nel backtracking e nella monotonia delle ambientazioni del capitolo precedente, sappiate che si tratta di problemi brillantemente risolti in questo episodio, che al contrario saprà sorprendervi in più di un'occasione con trovate davvero interessanti (compresi i movimentati viaggi in metropolitana o a bordo di un'enorme trivella assediata dai necromorfi).
Al di là dei problemi di sparizione di cui vi abbiamo parlato poc'anzi, il motore grafico gestisce tutto con estrema naturalezza, offrendo dettagli come effetti particellari, bolle d'acqua (o di sangue!) che fluttuano nelle zone a gravità zero, un uso magistrale delle luci e, soprattutto, una fisica di tutto rispetto.
Oltre a gestire la telecinesi e le dinamiche dell'impalamento, il motore fisico si occupa ottimamente anche delle fasi di decompressione degli ambienti, che scattano quando si distrugge per errore (o di proposito) una finestra della struttura. I momenti in questione sono gestiti così bene che, mentre si scatenano, ci si sente quasi risucchiati verso il televisore.
Avendo provato la versione Inglese del gioco purtroppo non possiamo esprimerci sulla qualità del doppiaggio e degli adattamenti, ma ci è stato confermato che stavolta non sarà prevista la partecipazione di Dario Argento. Una buona notizia, anche perché il confronto con l'ottimo doppiaggio inglese sarebbe ancora una volta avvilente.
I rumori ambientali e la colonna sonora, in compenso, superano l'esame a pieni voti, dimostrandosi adeguatamente disturbanti (come la sirena in stile "Guerra dei Mondi" verso il finale).
Dead Space 2, quindi, è un acquisto consigliatissimo non solo ai fan del genere, ma a tutti coloro che abbiano voglia di vivere un'esperienza forte, profonda e coinvolgente.
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