Dementium II
"I folli muoiono".
Non sembra esserci pace per William Redmoor, psicotico protagonista del primo Dementium, titolo con cui Renegade Kid intendeva portare l’horror “puro e crudo” sui pacioccosi lidi di Nintendo DS. Forte di una componente psicologica discretamente incisiva ma penalizzato da un gameplay ripetitivo, il primo capitolo non aveva saputo convincerci del tutto. William torna adesso sui nostri DS con un nuovo carico di follia e disperazione, ancora una volta solo contro tutti e ancora una volta faccia a faccia con il lato più oscuro della sua mente…
A seguito di una non misteriosa operazione al cervello, William si risveglia all’interno della Centro Alba Lucente, una sorta di clinica/penitenziario top secret in cui in più folli criminali d’America vengono studiati e vivisezionati a scopo scientifico. Subito dopo essere stato ricondotto in cella, William vede la realtà mutare sotto i suoi occhi, quasi venisse trasportato in una dimensione parallela e angosciante riprendendo in maniera speculare la collaudata formula di Silent Hill.
Saranno trascorsi giusto una manciata di minuti prima di scoprire di essere tornati per l’ennesima volta tra le grinfie del Dottore, artefice di tutti gli incubi vissuti nel precedente episodio. Il nostro scopo sarà essenzialmente uno solo: sopravvivere alle ondate di delirio che puntualmente ci attenderanno dietro ogni stanza della prigione e riuscire finalmente a comprendere i motivi che ci legano al nostro antagonista e ai suoi folli esperimenti.
A una prima occhiata il gioco sembra ripercorrere pedissequamente le vie tracciate nel prequel, ed è solo procedendo nel gioco che saranno evidenti le differenze. La storia ad esempio non è più frammentata in sedici brevi capitoli ma è stata suddivisa in cinque capitoli più vasti seguendo un ritmo narrativo di sicuro più convincente. Ci saranno comunque lettere, avvisi e strane cartoline “dal paradiso” disseminate nelle location con il compito di illustrarci poco a poco gli eventi accaduti nel corso della nostra convalescenza.
Come ogni serviva horror che si rispetti, Dementium II vi fornirà svariati mezzi per combattere e tenere testa agli abomini che incontrerete lungo la vostra personale discesa all’inferno. Inizierete con il classico coltello per poi passare a martelli pesanti, revolver, mitragliatrici e persino sparachiodi e lanciafiamme. Stavolta le armi da mischia non rappresentano più un inutile fardello da utilizzare unicamente in mancanza di munizioni: la loro portata è stata ampliata e combattere in mischia si rivela certamente meno frustrante rispetto al primo episodio.
William potrà finalmente correre e saltare, e la struttura dei livelli è stata pensata non solo per favorire la perlustrazione in cerca di chiavi, armi e documenti utili al prosieguo dell’avventura, ma anche per approcci differenti a seconda della tipologia di nemici. La mappatura dei controlli tuttavia è rimasta grosso modo invariata: tramite pennino possiamo manovrare la visuale e puntare i nemici, la levetta direzionale serve agli spostamenti mentre il tasto L servirà a menare fendenti con le armi da mischia o a fare fuoco.