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Devil's Third

Itagaki ci presenta il primo gioco dei Valhalla Studios.

Poco tempo fa THQ ha annunciato di aver messo sotto contratto i Valhalla Studios, nuova incarnazione di Tomonobu Itagaki, per un action tutto nuovo da lanciare su Ps3 e Xbox360.

Devil's Third è descritto come un “gioco dal ritmo forsennato, ambientato in un prossimo futuro, all’alba di una catastrofe globale” ma a parte questa scarna descrizione, e difficile reperire ulteriori dettagli in merito.

Fortunatamente abbiamo avuto la possibilità di fare quattro chiacchiere al telefono proprio con Itagaki e con il vice presidente di THQ Danny Bilson, per parlare del lancio del gioco ed di alcuni dettagli relativi al progetto.

Prima dell’intervista abbiamo potuto anche vedere il primo trailer del gioco, che illustra alcuni dettagli sul sistema di combattimento su cui i Valhalla hanno lavorato e che tanto ha impressionato THQ. “Ci sono voluti 10 minuti per convincere me e il mio team di andare avanti col progetto”, ci ha spiegato Bilson al termine del video, che adesso potete vedere anche voi poco più in basso.

Itagaki ha insistito molto sul concetto che, nonostante le apparenze, Devil's Third non è un gioco alla Ninja Gaiden o Devil May Cry. “I gamers che guarderanno il trailer con attenzione” - ha spiegato – “potranno notare le sostanziali differenze”.

"Immaginate un gioco dove si spara, ma in cui la cura riposta nel combattimento corpo a corpo è a livelli mai visti per uno shooter. Ecco, questo è un buon modo per descrivere Devil’s Third.”

Dunque godetevi il video e poi continuate a leggere per vedere cosa è uscito fuori dalla nostra chiacchierata in esclusiva con Danny Bilson e Tomonobu Itagaki.

Devil's Third: L’esclusivo trailer di debutto all’E3
EurogamerPotete farmi un piccolo riassunto sul vostro cammino fino ad ora?
Danny Bilson

Abbiamo incontrato il team Valhalla circa 6, 8 mesi fa, avevano un incredibile prototipo multiplayer del loro gioco che era qualcosa che noi non avevamo mai visto. Abbiamo apprezzato e creduto subito nel team, ci piacevano i loro precedenti lavori e ci sono voluti circa 10 minuti per convincere me ed il team ad andare avanti col progetto.

Quando ci siamo conosciuti ho avvertito subito un forte legame con queste persone e con la loro visione artistica, per questo dopo 10 minuti stavo già dicendo “Andiamo avanti!”. Abbiamo stretto un accordo, siamo stati a trovarli a Tokyo e abbiamo lavorato insieme su alcuni soggetti. Questo gioco è in tutto e per tutto un lavoro di Itagaki-san e del suo team. Noi abbiamo influito in minima parte e siamo assolutamente esaltati dal progetto.

EurogamerL’accordo fa parte del programma con cui solitamente affiliate uno studio,THQ Partners?
Danny Bilson

Non esattamente. Itagaki-san lavora direttamente con me, vice presidente esecutivo della sezione relativa ai giochi più importanti, e con il nostro team creativo. Questo è un nostro progetto interno sviluppato da uno studio esterno, non ha niente a che vedere con il contratto THQ Partners, che è molto più vincolante sotto molti aspetti.

EurogamerUna domanda per Mr Itagaki. Come descriverebbe Devil’s Third a qualcuno che ne ha sentito parlare pochissimo?
Tomonobu Itagaki

[Ride] Volevamo creare un gioco che, ovviamente, piacesse ad un sacco di gente, con cui molti potessero giocare e divertirsi. Dunque abbiamo pensato che ci fosse bisogno di trovare concetti innovativi che ci permettessero di fare quel tipo di gioco, e questo è ciò su cui stiamo lavorando.

Credo che le persone, quando vedranno il video che abbiamo preparato per presentare il gioco, potranno farsi un’idea abbastanza precisa sugli elementi che lo caratterizzano, e la loro immaginazione verrà stuzzicata per cercare di capire di cosa tratta Devil’s Third.

Eurogamer Potete dirci qualcosa di più sulla storia e sull’ambientazione?
Danny Bilson

Preferisco non sbottonarmi troppo sulla questione. Vi darò solo un piccolo indizio: Sindrome di Kessler, tutto qua. Questa è l’unica cosa che posso dirvi e che ha in qualche modo a che fare con la storia. La trama è un mix di realtà, fantasia e visioni del futuro, e poggia su solide basi di verità.

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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