Mass Effect 2
Analisi tecnica del capolavoro di BioWare.
Dopo il 10/10 dato a Mass Effect 2 nella nostra recensione, non potevamo non offrirvi una panoramica sugli aspetti prettamente tecnici dell’ultima fatica targata BioWare.
Il primo capitolo, benché strabiliante, soffriva purtroppo di svariate ed evidenti lacune. Ricordiamo ancora il ritardo con cui le texture andavano a ricoprire il mondo gioco a seguito di lunghi caricamenti, o il fastidioso tearing nelle sessioni più concitate, per non parlare dell'instabilità del frame-rate.
Un vero peccato, che di certo non ha sminuito l’enorme caratura del gioco, soprattutto tenendo conto di una direzione artistica e di un impianto narrativo assolutamente di prim’ordine. L’intento era quello di rappresentare un’epopea fantascientifica decisamente vasta e articolata fin nei più minimi dettagli, operazione che può certamente definirsi riuscita.
Non possiamo però valutare con piena cognizione di causa i traguardi raggiunti con ME2 senza prima aver dato uno sguardo all’episodio iniziale. Ecco quindi a seguire un bel video relativo a Mass Effect.
I dati ci informano di un “accettabile” 24% di immagini affette da tearing, mentre il framerate conferma i deludenti risultati ricordati poco prima. Tenendo d’occhio il numero relativo ai frame ci si rende conto di cali vertiginosi finanche a 13 FPS. La tecnologia di caricamento dati in streaming da supporto ottico non era certo affinata quanto quella attuale, e giocare il titolo senza una preventiva installazione su hard disk poteva in determinati casi risultare seriamente frustrante.
Cosa è cambiato quindi con questo attesissimo sequel? Ecco un video su differenti sessioni di gioco e vediamo quali sono stati gli upgrade implementati in Mass Effect 2.
Alla stregua del primo episodio, anche ME 2 presenta determinati cali di framerate. Soprattutto nelle scene filmate si arriva intorno ai 20FPS, in modo da mantenere al meglio il livello di dettaglio dei protagonisti nel frequenti primi piani dei dialoghi. Il tearing però si attesta su un trascurabilissimo 2%, segno che tale problema è stato definitivamente archiviato.
Altro elemento significativo, come già avrete avuto modo di vedere giocando il titolo, è la totale mancanza di anti-aliasing. Il primo episodio utilizzava l’Unreal Engine con un multi-sampling antialiasing a 2x. Qui invece è stato rimosso, probabilmente con lo scopo di guadagnare memoria e non affaticare ulteriormente il processore grafico. La profondità di campo è encomiabile così come la nitidezza d’insieme, nonostante in questo senso rimanga comunque indietro rispetto a quanto ammirato con Final Fantasy XIII.
Gli upgrade estetici più sostanziosi riguardano però i protagonisti, qui renderizzata in maniera sicuramente più dettagliata. Proprio nelle scene relative ai dialoghi e alle risposte multiple, il giocatore può ravvisare la cura maniacale nel riprodurre le imperfezioni del viso, i capelli e tutti quei particolari che fanno sembrare “vivi” i personaggi del gioco.
Il sistema che gestisce le ombre è stato ottimizzato, e adesso continua a lavorare decorosamente anche in caso di numerosi personaggi sullo schermo, con shadowmaps dotate di risoluzione superiore.