Dragon's Dogma
Tra Shadow of the Colossus e Monster Hunter.
Nello stesso momento un altro alleato non faceva che elencare a ripetizione i punti deboli dei goblin: il fuoco e gli attacchi alle spalle.
Come se tutto ciò non fosse già abbastanza, queste informazioni sono state mostrate sotto forma di consigli testuali in un box sulla parte sinistra dello schermo, disturbando gran parte dell'azione. Evidentemente Capcom vuole che la comunicazione tra il protagonista e i suoi compagni sia estremamente chiara, ma forse si sta spingendo un po' troppo oltre. La speranza è che il team di sviluppo ritocchi il design bilanciando meglio lo spam vocale e aggiustando le dimensioni del box testuale.
Ricapitolando: Guerriero, Strider e Mago. Abilità con i pugnali e con l'arco. Resurrezione e incantesimi di fuoco. Le caratteristiche action di Dragon's Dogma si sentono in modo evidente. Il mago, per esempio, non utilizza punti magia ma un sistema rituale impostato sul caricamento delle magie. Più tempo si passa a recitare l'incantesimo, più i suoi effetti sono devastanti. Le abilità dello Strider funzionano allo stesso modo, non consumando punti di alcun tipo ma venendo regolate da semplici tempi di cooldown.
Premere selvaggiamente il tasto di attacco basta e avanza per ottenere ottimi risultati con i pugnali. La pressione occasionale di altri tasti frontali del pad scatenano abilità speciali di vario genere, quando disponibili. Il lancio delle frecce, invece, è leggermente più complesso, visto che si basa su diversi passaggi.
Entrando nella modalità di tiro si attiva un reticolo di mira e a quel punto bisogna assicurarsi di preparare il tipo di attacco che si desidera eseguire (Charge Shot, Arrow Storm e via dicendo). Tutti i colpi, a quanto pare, sono già veloci e reattivi al punto giusto.
Dallo scontro con i goblin Dragon's Dogma è venuto fuori come un piacevole gioco fantasy tecnicamente in perfetto stile MT Framework e ricco di combattimenti divertenti. Il grifone gigante subito dopo, tuttavia, ha reso le cose decisamente più interessanti.
Dal momento in cui è arrivato in volo librandosi minacciosamente vicino al party del protagonista, è stato immediatamente chiaro quanto un combattimento ravvicinato possa essere sconsigliato. Vista la situazione, quindi, la scelta migliore è stata quella di allontanarsi e di mirare alle massicce ali della creature utilizzando delle frecce incendiarie. O almeno, questo è stato ciò che consigliava (insistentemente) il mago del gruppo.
Dopo alcuni colpi le ali del grifone hanno preso fuoco e il mostro è caduto a terra. Un rapido scatto e il party ha accorciato le distanze, tagliando e pungendo con le armi da mischia. Premendo il tasto R2 è stato anche possibile afferrare le piume della creatura per arrampicarsi alla ricerca di punti vulnerabili.
Questa caratteristica è stata sicuramente una delle più interessanti di Dragon's Dogma e, senza ombra di dubbio, una delle più esaltanti mai viste in questo genere di giochi. Quando il grifone è tornato a librarsi in volo con l'eroe protagonista aggrappato alle sue piume, le animazioni dell'eroe si sono dimostrate fluide e ben collegate fra loro. Muovendosi con tenacia e cautela lo strider si è portato fino al garrese dell'animale, per dare il colpo decisivo.
"In molti giochi d'azione con nemici di grandi dimensioni la tendenza è quella di rimanere a osservarli dal basso. Non si ha mai l'impressione di combattere davvero un boss gigantesco", ha detto Itsuno. "Con questo gioco sarà possibile arrampicarsi lungo tutto il corpo delle creature più grandi. Si potrà attaccare qualsiasi parte".