El Shaddai: Ascension of the Metatron
L'action "divino" arriva dal Giappone.
A tre mesi di distanza dal fortunato aprile che ne ha sancito l'esordio nel mercato nipponico, El Shaddai: Ascension of the Metatron continua imperterrito a far parlare di sé anche nel Vecchio Continente, stimolando l'appetito di un ragguardevole numero di giocatori costretti ad attendere settembre per mettere le mani su questo tanto peculiare action.
UTV Ignition è dunque pronta al proverbiale colpaccio, nel tentativo di bissare l'ottimo responso di critica ottenuto da Muramasa: The Demon Blade con un titolo che ne ripropone la ricetta segreta, fatta di un comparto visivo suggestivo ed evocativo e di un gameplay che compensa la propria essenzialità con dinamiche di gioco eleganti ed estremamente intuitive.
Dopo averlo osservato a lungo negli innumerevoli video che costellano la rete, ci siamo finalmente addentrati in questa rivisitazione digitale del Libro di Enoch, uno dei testi apocrifi più celebri del Vecchio Testamento. E quanto abbiamo visto, come intuirete leggendo le prossime righe, è stato più che sufficiente a scatenare in noi una certa impazienza.
Protagonista della vicenda è lo stesso Enoch, figura chiave nella battaglia che vede contrapposti da un lato Dio in "persona" e dall'altro sette angeli espulsi dal Paradiso, i Grigori. Optando per i piaceri della Terra anziché del Paradiso, i sette dissidenti hanno scatenato l'ira furibonda del diretto superiore il quale, per chiudere i conti una volta per tutte, minaccia di scatenare un terribile diluvio universale: peccato che le conseguenze di una tale scelta siano irreparabili per il nostro amato pianeta, che finisce immancabilmente per trovarsi ad un passo dal definitivo tracollo.
Mosso da pietà per il destino dei terrestri, Enoch (anch'esso di umani natali, ma strettamente legato alle vicende celesti) intercede con l'adirato Dio, barattando la salvezza del pianeta con la cattura delle anime dei "nemici". In suo aiuto, in questa delicata missione dove i confini tra Bene e Male assumono contorni sempre più sfumati, troviamo i quattro Arcangeli e Lucifel, una creatura angelica estremamente potente e misteriosa, che riserverà più di qualche sorpresa nel corso dell'avventura.
El Shaddai si configura come il tipico action in terza persona, fatto di combattimenti serrati e di combo chilometriche, intervallato da fasi di matrice platform tutto tranne che elementari sia bi che tridimensionali. Le meccaniche della lotta risultano estremamente immediate, forti di un button system dallo schema intuitivo e facilmente padroneggiabile anche ai non avvezzi del genere d'azione.