Eurogamer Assetto Corsa Championship: intervista a Massimo Masetti
Quando i dettagli e la dedizione fanno la differenza.
Siamo ormai quasi alla fine dell'Eurogamer Assetto Corsa Championship: manca solo la gara di Adelaide per celebrare il vincitore della competizione che vede in questo momento Hany Alsabti in testa alla classifica con ottime probabilità di portarsi a casa la Nvidia GeForce 1080 TI messa in palio da Nvidia. Dietro di lui David Greco che nonostante una gara in meno rispetto agli altri piloti è riuscito a riguadagnare terreno per tenere viva la competizione insieme a Kevin Siggy, Jakub Charkot, Thuomas Thatela e il nostro Massimo Masetti in lizza per il secondo e terzo posto del campionato piloti.
Abbiamo parlato con Massimo a 360 gradi di quella che è stata la sua esperienza all'interno del nostro campionato: il Team Fast & Aged aveva infatti ben figurato all'Eurogamer 458 GT2 Cup di un anno fa e quando è stato il momento di selezionare i team per questa nuova competizione, la squadra di Bruno Compagnone è stata una scelta naturale vista la velocità, dedizione e professionalità mostrate in un evento dalla portata infinitamente minore di questo.
Abbiamo voluto parlare con Massimo per darvi uno spaccato il più realistico possibile di cosa voglia dire partecipare a una competizione agonistica di questo livello con tutte le difficoltà, fatiche e soddisfazioni che una sfida del genere impone. Già perché, tanto per mettere le cose nella giusta prospettiva, non stiamo parlando di giocatori seduti con il joypad sul divano che hanno fatto qualche giro il pomeriggio prima della gara per imparare la pista. Dietro a tutte le gare di questa competizione ci sono state, per tutti o quasi i piloti coinvolti, ore e ore di preparazione tecnica, allenamento sulle piste, studio delle strategie, e persino, quasi per tutti, un radicale cambio dello stile di guida.
In un'era in cui le moderne GT con il cambio semiautomatico al volante la fanno da padrone, tornare a postazioni con cambi manuali e l'uso della frizione a pedale è stato un bel problema per molti adattarsi a tecniche di guida che molti usano nella vita di tutti i giorni ma mai alla velocità e ai ritmi imposti da una gara simulata. Il livello dei piloti coinvolti ha fatto il resto, con prestazioni fantascientifiche in prova (Canada e Messico sono state qualifiche da salto sulla sedia) e in gara che hanno portato un numero ristretto di piloti a giocarsi la pole con scarti a volte nell'ordine di pochi millesimi.
Purtroppo il simracing non gode, a differenza di molte altre discipline, dello status di e-sport di altre specialità, ma la meticolosa preparazione di un GP, spesso con l'aiuto di compagni di squadra che percorrono diverse strade di setup per trovare quella giusta, e gare massacranti della durata di un'ora e mezza trascorse al massimo della concentrazione e relativo bagno di sudore finale sono un biglietto da visita che nessun altro E-Sport può attualmente vantare. Scopriamolo insieme in quest'intervista con Massimo Masetti del Team Fast & Aged.
Eurogamer.it: Ciao Massimo e benvenuto sulle pagine di Eurogamer.it. Il tuo campionato è arrivato quasi alla fine e anche se il titolo piloti è ormai fuori dalla tua portata, il secondo e il terzo posto potrebbero essere ancora possibili. Pensi di potercela fare ad Adelaide?
Massimo Masetti: Non lo so! So solo che ce la metterò tutta per arrivare a questo obiettivo, al quale tengo molto. Dipenderà molto dagli episodi di gara: 82 giri sono tantissimi e il più piccolo errore ad Adelaide, con i muretti così vicini, si pagherà sicuramente a caro prezzo. Vedremo.
Eurogamer.it: L'incidente in Canada con un doppiato è stato cruciale nel definire le sorti del tuo campionato.
Massimo Masetti: Purtroppo sì. Stavo seguendo una coppia di doppiati (Josh e Villet) in lotta da un paio di giri, sperando mi lasciassero passare quanto prima possibile. Ahimè, capita che l'adrenalina prenda il sopravvento sul buon senso, facendo diventare le bandiere blu invisibili. Per farla breve, i due si sono toccati e proprio quando stavo per passare, Josh è ripartito senza prestare la dovuta attenzione, facendomi finire contro le barriere. Brucia, ma così son le gare.
Eurogamer.it: Come ti sei preparato per l'inizio del campionato e per le singole gare in generale?
Massimo Masetti: come sempre. Tanta dedizione, tanto allenamento e tanta pignoleria per settare a puntino la macchina, rifinendo decine e decine di assetti all'estremo. C'è sempre molto lavoro dietro ogni gara, e non è raro arrivare a spendere trenta ore in sola pratica, trovare il bilanciamento ideale e imparare le linee giuste è decisamente più complicato di quanto sembri.
Eurogamer.it: Ti ha aiutato la squadra? Se si, in che modo?
Massimo Masetti; sì, certo, in particolar modo la nostra riserva Francesco Montereale, che ha sacrificato molto del suo tempo sulla qualifica permettendo a me e ad Alex di concentrarci sul passo gara. Sono convinto che senza l'assistenza di Francesco, il nostro team sarebbe stato costretto a lottare per posizioni decisamente meno nobili.
Eurogamer.it: Come ti sei trovato con la Lotus 98T? Descrivici le tue sensazioni nel guidarla. È veramente così brutale come sembra?
Massimo Masetti: sì, assolutamente, anche peggio di brutale. Basta pensare al fatto che pesa solamente 580kg per 1260 cavalli: è l'auto virtuale con il rapporto peso/potenza più alto abbia mai guidato! Il motore, inoltre, è sovralimentato, e questo rende la gestione del mezzo ancora più difficile: si passa dal guidare un'auto relativamente docile a bassi regimi ad una vera e propria belva impazzita quando si dà il tutto per tutto, come in qualifica. La potenza viene sprigionata di colpo e trovare il giusto compromesso, anche con le marce, è stata una vera e propria sfida. Ma le auto "ignoranti" mi piacciono, quindi... promossa a pieni voti!
Eurogamer.it: Quanto il consumo carburante ti ha costretto a modificare il tuo stile di guida?
Massimo Masetti: Moltissimo. Se avessi potuto usare tutta la potenza della 98T sarei sempre rimasto a secco a dieci giri dalla bandiera a scacchi. E questo è un problema, quando il regolamento vieta i rifornimenti. Non è stato sicuramente facile adattarsi; ho dovuto imparare a cambiare a regimi più bassi e a buttare sempre un occhio sul cruscotto per assicurarmi di poter davvero arrivare sino in fondo. La cosa più difficile è stata quella di non potere sfruttare al massimo il potenziale dell'auto. Quindi, forse, non è una questione di stile di guida in sé, quanto di mentalità. La differenza fra troppo e troppo poco è sottilissima.
Eurogamer.it: Che ne pensi del livello del campionato? È il più difficile a cui hai mai partecipato?
Massimo Masetti: Indubbiamente sì, anche perché rispetto la passata edizione ho avuto a che fare con una moltitudine di piloti eccezionali. In genere, nella maggior parte dei campionati, puoi ritrovarti a duellare con uno, massimo due sim-driver di altissimo livello, e l'averne così tanti in un'unica competizione è stato estremamente stimolante.
Eurogamer.it: Chi di tutti gli avversari ti ha impressionato di più e per quale motivo?
Massimo Masetti: Non ce n'è uno vero e proprio. Sapevo che per la sua fama David Greco era uno tosto e la pista ha l'effettivamente confermato. Senza dimenticarci di Hany Alsabti, Kevin Siggy, Jackub Charkot e anche Thuomas Tahtela, tutti al livello di David. Io, personalmente, nonostante qualche exploit, mi sento ad un livello leggermente inferiore al loro, il che non è necessariamente uno svantaggio vista la minore pressione che ne deriva.
Eurogamer.it Che ne pensi dell'evoluzione di Assetto Corsa: si può considerare una piattaforma veramente matura per il simracing?
Massimo Masetti: A livello di guida pura, sicuramente sì. Ma riguardo altri aspetti, come ad esempio il modello dei danni e il tyre model, forse ci sono ancora un po' di lacune. Sono piccole cose che mancano, certo, ma non sono certamente i dettagli a definire un simulatore, possono al massimo elevarlo al top della gamma ma non definirlo come tale. Sicuramente, Kunos ha investito la maggior parte del suo tempo e denaro sullo sviluppo del modello di guida e di ciò dovremmo esserne grati. Ci sono tantissime auto fra quali scegliere e nessuna sembra fasulla; è difficile far sentire una macchina virtuale come "vera", ed Assetto Corsa è uno dei pochi prodotti capaci veramente di simulare questa cosa.
Eurogamer.it: Il Team Fast & Aged è stato sponsorizzato da Nvidia che ha provveduto a farvi avere un nuovo schermo di Asus, il ROG PG279Q, e una scheda video di alto livello per mettervi nelle condizioni migliori di correre. Il passaggio da una 970 a una GeForce GTX 1080 come ha influenzato le tue prestazioni?
Massimo Masetti: Non so dirti se l'upgrade della grafica abbia contribuito ad un mio miglioramento prestazionale, in quanto anche con la mia GTX 970 riuscivo a stare confortevolmente sopra i 100 frame al secondo, pur senza attivare tutti i dettagli. Tuttavia, la potenza della GTX 1080 che Nvidia mi ha fornito solo mi ha permesso di spingere al massimo la qualità visiva di Assetto Corsa anche nella gestione dei riflessi, dell'illuminazione e dell'antialias, mantenendo un tetto massimo di frame al secondo assolutamente stratosferico di 200 frame al secondo. Simulare una sessione di gara con questo genere di prestazioni, ti mette al riparo da qualsiasi collo di bottiglia possa accadere alle prestazioni del motore grafico e quando si corre a questi livelli, soprattutto nelle fasi della partenza. Si tratta di un dettaglio importante, che mi ha permesso di affrontare con una certa serenità tutte le fasi di gara e di qualifica.
Eurogamer.it: E nel passaggio al monitor Asus ROG PG279Q, un pannello 2K, G-SYNC? I 165Hz di refresh come hanno migliorato, se lo hanno fatto, le tue performance?
Massimo Masetti: Avendo avuto in precedenza un monitor a 120Hz, il passaggio ad uno schermo con 40Hz in più non ha avuto un grande effetto su di me, mentre per il mio compagno di squadra il passaggio a un elevato numero di hertz ha cambiato nettamente la sua percezione del gioco. Alex Tarantino prima girava a 60Hz e passare di colpo a 165Hz ha abbassato da subito i suoi tempi di mezzo secondo abbondante, grazie al beneficio che ha avuto sull'input lag che a questi livelli può fare tanta differenza. Io che ero già "carrozzato" in questo senso, ho riscontrato invece un notevole beneficio nel sistema G-Sync di questo nuovo schermo che in tandem con la GTX 1080, ha reso l'azione a schermo veramente perfetta.
Eurogamer.it: Giunti a una gara dal termine, sei ancora in lizza per il secondo e terzo posto finale. Come descriveresti l'esperienza in questo campionato? Ti ha veramente spinto al limite delle capacità?
Massimo Masetti: Un'esperienza unica e molto positiva, che mi ha sicuramente spinto al limite delle mie capacità, anche perché il valore della concorrenza era ed è alle stelle. Non m'è mai capitato di dover lottare così assiduamente per in un posto nei primi cinque! Ora testa all'Australia per cercare di chiudere l'anno in grande.
Eurogamer.it: In bocca al lupo per stasera!
Massimo Masetti: Crepi!