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Quattro chiacchiere tra genio e follia
Questa domanda mi viene fatta molto spesso. Sai...il fatto è che in passato sono stato un killer.
Ovviamente scherzo! Il fatto è che mi piace inserire nei miei titoli personaggi che si trovano spesso a contatto con la morte. Nei giochi, in particolar modo in quelli pieni di combattimenti, si è spesso vicini alla morte (e al Game Over). I killer sono indubbiamente le persone più vicine alla morte di chiunque altro.
In questo caso è solo un elemento di gameplay inserito per rendere più facile capire all'istante quale arma si stia equipaggiando.
Ci sono cose che devono essere necessariamente fatte per maturare la giusta esperienza e questa è sicuramente una di quelle. Ho lavorato con diverse realtà giapponesi e poi mi è capitata l'occasione di collaborare con Electronic Arts, che non è semplicemente grande, ma è il publiscer più grande in circolazione. Per noi è stata davvero una grande opportunità, anche per sperimentare l'approccio occidentale ai videogiochi.
Qualcuno aveva paura che Grasshopper non avrebbe potuto manifestare tutta la propria creatività lavorando con EA, ma finché non si prova non si può mai sapere. Quando abbiamo presentato Shadow of the Damned tutti, e dico proprio TUTTI, hanno amato il gioco, a partire dai vertici di EA. Hanno preso la cosa molto sul serio e hanno lavorato con impegno alla nascita di questo titolo, facendo di tutto per renderlo un successo.
Per noi è stata una grande esperienza e siamo grati dell'opportunità che ci è stata offerta.
Shadows of the Damned è previsto su PS3 e X360 a partire dal 24 giugno.