Eurogamer Top 5
Cinque segnali che siete vecchi per i videogiochi.
Ti sembrano tutti uguali...
Mass Effect 3, Uncharted 3, Gears of War 3, Modern Warfare 3 (tecnicamente parlando Call of Duty 8? 9? Boh, ho perso il conto). Centinaia di giochi sugli zombie, Nintendo che ci ripresenta Zelda e Mario per l'ennesima volta, i titoli sportivi che spesso si limitano ad aggiornare la rosa dei giocatori... Insomma, non devo certo dirvelo io che negli ultimi anni l'originalità nei videogiochi è stata chiusa in una gabbia dal marketing e nutrita a teste di pesce, come il fratello deforme che nessuno deve vedere.
Il plagio e la copia accompagnano i videogiochi fin dalla loro nascita, ci sono stati cloni di Pong, di Pac-Man, di Mario, e negli anni d'oro del Neo-Geo i picchiaduro alla Street Fighter erano decine e decine. L'industria dei videogame sembrava una macchina per le fotocopie, esattamente come adesso, solo che all'epoca magari avevate così pochi giochi che non ci facevate caso.
Poi siete cresciuti un po' e i videogame sono diventati una ragione di vita, avete passato il tempo col naso infilato nelle riviste, vi siete letti ogni anteprima, vi siete scaricati tutte le demo cercando le novità, le anticipazioni, le tendenze.
Forse all'epoca non ci facevate caso ma non eravate molto diversi da quelli che cercavano le band più sconosciute o i libri mai letti. Ebbene sì, eravate dei fottuti hipster, ed esserlo è dannatamente faticoso: ci vogliono tempo, energia e voglia di applicarsi.
Poi improvvisamente i titoli cominciano ad apparire sugli scaffali quando ancora pensavate fossero in sviluppo; vi siete anche persi l'iscrizione alla beta, ed ecco che i videogiochi sono diventati improvvisamente un'attività passiva.
Adesso, care le mie pance da birra, tutto ciò che volete è che i distributori vi diano il meglio del meglio (tanto solo per quello avete tempo, no?), e guai a loro se si permettono di farvi perdere i vostri preziosissimi minuti strappati a un gita all'outlet con titoli scadenti. Quando eravate giovani voi non c'erano titoli scadenti, vero?
Falso, quello che avete dimenticato, è che per trovare una band che spacca bisogna ascoltare tanta, tanta immondizia.
...e non sono più divertenti come un tempo
E alla fine arriviamo al cuore del problema? Perché i videogiochi non sono più divertenti come un tempo? Oggi tutto si basa sulla tecnologia e sugli effetti speciali piuttosto che sul divertimento e sulla sostanza, esattamente come nei film! Che fine hanno fatto i bei giochi di una volta, in cui pochi pixel creavano un mondo che ti stregava ore e ore?
E perché i ragazzi di oggi li comprano? Non sanno cosa si perdono a non provare qualche vecchio titolo? Non si rendono conto delle schifezze che si fanno piacere? Che ignoranti!
Poi all'improvviso ti ricordi di tuo padre che ti diceva come tutto ciò che la musica doveva dire l'aveva già detto negli anni '70, e ora vedi Justin Bieber e dici la stessa cosa. Ti viene in mente che prima guardavi qualunque schifezza passasse in TV, e ora senti che perdi punti di quoziente intellettivo anche solo fissando la locandina di un cinepanettone; che prima il potevi passare le ore con i G.I. Joe e adesso ogni giocattolo ti sembra robaccia.
Rassegnatevi: adorate ancora i videogame e probabilmente non smetterete di giocarli, ma non siete più gli stessi. Più invecchiate più la vostra immaginazione perde colpi, e se prima riuscivate a immergervi completamente in un titolo, divertendovi per le cose più stupide, adesso è molto più difficile (e di certo quella pila di escrementi che i produttori si ostinano a chiamare "trama" non aiuta).
Perché i vostri tempi non erano migliori, probabilmente eravate migliori voi.
Ma è tutto normale, non siete morti dentro (beh, forse solo un po'); è lo stesso motivo per cui un neonato può scartare un regalo e dedicare molto più tempo all'incarto che al giocattolo. Finché lo fa lui va tutto bene, quando lo vedete fare un adulto forse è il caso di fargli qualche punturina magica e nascondere i coltelli.