F1 2011
Il pilota e la sua vita.
l genere degli sportivi può essere molto rischioso: azzeccare il prodotto giusto non è facile e non si contano i franchise che nella storia dei videogame hanno cercato di affermarsi nelle più disparate discipline.
Qualunque videogiocatore di lunga data ricorderà i titoli di calcio, basket, golf, football americano, Superbike, Moto GP, rally e Formula 1 che hanno cercato di diventare serie di successo da aggiornarsi ogni anno. Oggi come oggi, i superstiti di questa selezione naturale non sono che una goccia del mare magno degli sportivi che si sono succeduti negli ultimi decenni, ma forti della loro posizione paiono quasi inattaccabili.
Quello delle corse a ruote scoperte è però un genere a sé stante. Dopo i grandi successi del passato targati Geoff Crammond (dominatore dal 1992 al 2002 con la serie Grand Prix) e Papyrus (Indianapolis 500, Indy Car Racing 1 e 2, e l'inarrivabile Grand Prix Legends), esso ha conosciuto un periodo di calma piatta.
Certo, qualche eccezione c'è stata con le serie F1 Challenge (2000-2004) di Electronic Arts e con le fugaci apparizioni nel 1998 e nel 2000 di Ubisoft con F1 Racing Simulation e F1 Racing Championship.
Ma, tolti i titoli appena menzionati, si tratta di un genere che per lunghi anni è vissuto più dell'entusiasmo dei modder dediti ad aggiornare prodotti vecchi di svariate stagioni, che dell'apporto dei big del videoludo.
Tutto questo fino a quando, nel settembre dell'anno scorso, non è uscito il controverso F1 2010, capace di spaccare critica e pubblico per la bellezza intrinseca del gioco da una parte, e per la presenza di qualche baco di troppo dall'altra.
Parliamo però di un grande successo di mercato, se è vero quel che afferma Stephen Hood, Chief Game Designer di Codemasters, secondo il quale il titolo sviluppato dallo studio di Birmingham è stato il gioco di F1 più veloce di sempre nelle vendite, nonché il vincitore di un prestigioso premio BAFTA e il detentore di una solida media di 84 su Metacritic.
I dati fin qui elencati sono invidiabili, eppure ci lasciano intendere che esistono ancora ampi spazi di manovra. Subodorata quindi da Codemasters la possibilità di entrare nei salotti buoni del videoludo sportivo, ecco profilarsi all'orizzonte l'inevitabile release di F1 2011, previsto in uscita a settembre su Xbox 360, PlayStation 3 e PC (oltre che 3DS ed NGP... o Vita?).
Stando alle parole di Stephen Hood, il gioco presenterà innanzitutto le novità della stagione in corso come le gomme Pirelli, il KERS e il DRS. Il Drag Reduction System, ovvero il famigerato alettone mobile, è un sistema azionabile manualmente dal pilota per ridurre la portanza e fare guadagnare fino a 10 Km/h in rettilineo.
IL KERS (Kinetic Energy Recovery System) è invece un sistema di recupero dell'energia cinetica che si sprigiona durante le frenate, la quale viene accumulata in speciali batterie al litio e poi restituita in fase di trazione o di alimentazione dei dispositivi elettrici. Parliamo di un marchingegno capace di restituire per oltre 6 secondi circa 80 cavalli di potenza, una vera e propria nitro legalizzata!